Ristoratori, Fratelli d'Italia lancia class action contro il governo: "Non sono interruttori"
"Potranno aderire gratuitamente tutti gli esercenti, con lo scopo di ottenere un indennizzo e far valere i propri interessi in giudizio"
Un'azione legale contro il governo per le misure e i ristori giudicati inadeguati per il settore dei bar e della ristorazione.
L'iniziativa "SOS Ristoratori" proposta da Fratelli d'Italia è stata presentata oggi, 1 febbraio, nel corso di una conferenza stampa in Regione e si pone l'obiettivo di supportare le "categorie, a nostro avviso abbandonate dal Governo in questa delicata fase pandemica", si legge nella nota. Alla class action contro il Governo " potranno aderire gratuitamente tutti gli esercenti di queste categorie, con lo scopo di ottenere un indennizzo e far valere i propri interessi in giudizio".
Si nota una certa "ostilità del governo nei confronti della ristorazione - secondo il deputato Galeazzo Bignami - dopo la fase uno, bar e ristoranti, ma anche palestre e parrucchieri, hanno dovuto adottare sistemi di sicurezza, quindi affrontare dei costi, poi sono rimasti chiusi, quindi o le misure non servivano o perchè non tenerli aperti? Inoltre, i ristori non sono sufficienti - e ancora - l'adozione delle zone, rosse o gialle, è troppo repentina" per permettere ai titolari di organizzarsi, fare la spesa e richiamare i lavoratori.
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Si occuperà dell'azione legale, volta a ottenere una sorta di risarcimento o ristori adeguati l'avvocata Silvia Marzot: "Sto valutando quale strada processuale percorrere" a tutela delle persone che intendono intraprendere il provvedimento.
"Come ha dimostrato la CGA di Mestre, i ristori coprono una minima parte delle perdite, circa il 7%"
"Un'iniziativa drastica in tema di ristori perchè chi amministra non è stato in grado di disporre misure minimamente adeguate - detto il capogruppo FdI in Regione regionale Marco Lisei - come ha dimostrato la CGA di Mestre, i ristori coprono una minima parte delle perdite, circa il 7%. Oggi il focus è sulla ristorazione, ma Fratelli d'Italia è consapevole che ci sono anche cinema, teatri e il mondo della cultura che non ha mai avuto la possibilità di riaprire, quindi proseguirà con altri settori in stato di sofferenza".
Per Francesco Sassone, capogruppo FdI al Comune di Bologna: "I ristoratori non sono interruttori da accendere e spegnere, un imprenditore ha bisogno di programmare e deve essere rispettato".
A spiegare le modalità di adesione alla class action, Stefano Cavedagna, responsabile Provincia Bologna FdI: "Un vademecum verrà diramato su tutta la provincia, entro il 15 febbraio dovrà essere inviata una mail. Si tratta di un'azione legale che ha i suoi tempi". ail entro 15feb azione legale avrà i suoi tempi
"La gastronomia italiana non è un accessorio, ma un'eccellenza - ha detto Lorenzo Biagioni, responsabile dipartimento Commercio FdI Bologna - dietro la ristorazione c'è un mondo che ha bisogno di risposte concrete e sostegni economici".