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Imola, oltre un milione di euro di ristori sulla Tari: "Andranno alle attività colpite dalle chiusure per l'emergenza "

L'annuncio dell'assessore al Bilancio e vicesindaco Fabrizio Castellari: "Sono risorse provenienti dal Governo attese e doverose, un buon sostegno al sistema delle imprese e alle attività colpite"

Il Comune di Imola assegnerà nel complesso "oltre 1,1 milioni di euro di ristori sulla Tari 2021 a tutte le attività colpite dalle chiusure causa emergenza Covid", fa sapere l'assessore al Bilancio e vicesindaco Fabrizio Castellari, aggiungendo che si tratta di risorse provenienti dal Governo attese e doverose, di un buon sostegno al sistema delle imprese e alle attività colpite".

Nei giorni scorsi Castellari e all'assessore alle Attività produttive, Pierangelo Raffini, hanno incontrato il Tavolo delle imprese per fare il punto della situazione, riferisce l'amministrazione, ricordando che per le imprese il Comune ha deciso di posticipare la rata di giugno a settembre e di suddividerla nelle due rate che saranno emesse successivamente, con scadenza 30 settembre e 2 dicembre. Scelta fatta "in primo luogo perché in questo modo sarà possibile applicare appieno tutte le scontistiche previste.

Inoltre, posticipando la rata di giugno- continua la nota- non si graverà sulle casse delle imprese proprio nel momento in cui le attività stanno appena ripartendo. In secondo luogo perché si è in attesa della completa definizione del dl Sostegni che prevede i ristori alle aziende e dei chiarimenti per la completa applicazione del decreto 116 del 2020, che ridefinisce la nozione di rifiuto urbano anche ai fini dell'applicazione della tassa rifiuti, per le utenze non domestiche". Il Covid ha pesato su tutto il sistema economico, "ma soprattutto su chi ha dovuto sospendere la propria attività del tutto o in gran parte- aggiunge Castellari- durante i periodi in cui la città è stata classificata zona rossa o zona arancione rafforzato".

Grazie a queste risorse del governo, "il Comune riesce a mettere a disposizione oltre 1,1 milioni di euro di ristori a favore delle attività rimaste chiuse del tutto o in parte sia nel 2021 sia nell'autunno 2020. Abbiamo scelto di ristorare e dunque di restituire il massimo che la legge ci consentiva per questo anno", spiega il vicesindaco, sottolineando che questa cifra si aggiunge ai circa 500.000 euro di sconti sulla Tari del 2020 già applicati.

"Con queste ulteriori risorse dedicate alle imprese stiamo dimostrando con i fatti l'impegno di questa Giunta anche verso le attività in generale e agli esercizi pubblici- rimarca Raffini- perché questi ristori si vanno ad aggiungere alla gratuità della Cosap garantita da noi, a prescindere dai termini del Dpcm, fino al 31 dicembre e agli sconti importanti già deliberati per tutte le aziende ed associazioni che sono in affitto in locali comunali".

In questo modo "pensiamo di contribuire attivamente alla ripresa che certamente ci sarà dell'economia nella nostra città. Per noi questo è un ulteriore step- aggiunge Raffini- ma non l'ultimo. Abbiamo una strategia. Pensiamo di mettere in campo altre iniziative nei prossimi mesi". Il perimetro dei ristori, spiega il Comune, è quello definito dai codici Ateco fissati dal Governo: per fare qualche esempio, le attività interessate sono tutte quelle alberghiere, della ristorazione, i bar e tutto il comparto della somministrazione alimenti e bevande, palestre, piscine, wedding, acconciatura ed estetica, scuole convenzionate e doposcuola. Per le attività rimaste chiuse totalmente è previsto il contributo al 100% della quota variabile della Tari (che vale circa il 70% del totale) e al 70% per quelle chiuse parzialmente.

(Dire) 

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