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Economia Gaggio Montano

Philips Saeco, tensione ai cancelli e in Regione si pensa a offensiva legale

Dipendenti in sciopero, l'azienda: 'Inaccettabili gli atteggiamenti minacciosi da parte di un gruppo di manifestanti'. Alleva non esclude "possibile futuro accertamento giudiziario". Merola duro contro la multinazionale: "Atteggiamento irricevibile, richiede risposta severa"

Sale la tensione alla Saeco di Gaggio Montano. L'azienda, in una nota, "denuncia e considera inaccettabili gli atteggiamenti minacciosi e intimidatori da parte di un gruppo di manifestanti che hanno impedito al custode di aprire questa mattina alle 7 i cancelli dello stabilimento di Gaggio Montano". Saeco inoltre, "ci tiene a ribadire che non potranno essere tollerati ulteriori atti intimidatori o comportamenti sconsiderati".

Fiom-Cgil e Fim-Cisl "smentiscono categoricamente" che oggi alcuni lavoratori in lotta abbiano impedito al custode dello stabilimento di aprire i cancelli. Philips fa "affermazioni destituite di fondamento. Peraltro- dichiarano alla ''Dire'' Stefano Zoli della Fiom e Marino Mazzini, segretario della Fim- all'interno dello stabilimento c'erano già i vigilantes arrivati nella notte e loro avrebbero potuto benissimo aprire i cancelli" della fabbrica, tornata poi ''accessibile'' nel pomeriggio di oggi.
Domani i dipendenti torneranno in fabbrica: non sono ufficialmente previsti scioperi, ma è molto probabile che scattino azioni di lotta e contestazione a sorpresa.

La protesta dei lavoratori Saeco in piazza Maggiore

Nel frattempo, in Regione viene raccolto l'appello della Fiom a valutare una offensiva legale contro Philips. "Dialogare fino all'ultimo minuto, come propone il presidente Bonaccini riguardo il caso Saeco, è giusto, ma ad un certo momento bisogna tirare le somme e soprattutto attestare la verità. A questo proposito sarebbe utile e necessario che la Regione, tramite la sua Giunta, dica parole chiare sugli impegni presi a suo tempo da Philips a fronte dei vantaggi che la società ha ricevuto per il suo insediamento", manda a dire Piergiovanni Alleva, consigliere regionale de l'Altra Emilia-Romagna. "E' vero o no che c'era stato un preciso impegno a mantenere a Gaggio Montano le produzioni di alta e media gamma? Se le cose stanno così, e non si dovesse arrivare ad una soluzione politica della vicenda cosa che invece auspico, chiedo che i funzionari regionali forniscano con dovizia di particolari tutti gli elementi necessari a provare detto impegno anche in vista di un possibile futuro accertamento giudiziario, considerato che le condizioni sottoscritte erano sicuramente in favore dei lavoratori", esorta dunque Alleva.

Quello della Philips è "un atteggiamento irricevibile, che richiederà una risposta adeguata e molto severa". Durissimo affondo del sindaco metropolitano di Bologna, Virginio Merola, nei confronti della dirigenza Saeco, dopo la decisione di aggirare il blocco dello stabilimento di Gaggio Montano e di trasferire le merci direttamente in Romania. Parlando questa mattina alla conferenza metropolitana dei sindaci alla presenza anche del presidente della Regione Stefano Bonaccini Merola ha manifestato la propria "volontà di fermezza nel respingere con questi atteggiamenti non compatibili con la democrazia". Un concetto ribadito coi cronisti: "Occorre che Philips comprenda che ha a che fare con una democrazia e non con l'autoritarismo corporativo e selvaggio di una multinazionale. Credo che insieme al Governo faremo di tutto perchè comprenda che qui ha a che fare con una comunità coesa che non accetta imposizioni". Quali misure possono essere adottate a questo punto? "Ci sarà un incontro col Governo al più presto, il ministro Guidi è molto impegnato e lo ringrazio di questo". Si tratterà secondo Merola "anche di comprendere come è possibile che ci siano manager che dopo sette-otto anni ci dicono che c'è un assenteismo del 10% e non hanno fatto nulla fino ad oggi, o come sia possibile dire che qui rimane un centro di ricerca quando hanno già portato tutte le produzioni in Romania".

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