rotate-mobile
Economia Gaggio Montano

Il caso Saeco-Philips alla Leopolda, dipendenti chiedono "frenare le delocalizzazioni"

"La Philips sta a Gaggio Montano come la Fiat sta a Torino", questa la premessa di Cinzia, un'operaia durante il suo intervento alla Leopolda, per chiedere al Governo di intervenire contro i licenziamenti e vagliare una legge che blocchi le delocalizzazioni, cosa che "di fatto sta facendo Philips"

"La Philips sta a Gaggio Montano come la Fiat sta a Torino", questa la premessa di Cinzia, un'operaia della Seco-Philips durante il suo intervento alla Leopolda, per chiedere al Governo di intervenire contro i licenziamenti e soprattutto di vagliare una legge che blocchi le delocalizzazioni delle imprese fuori dal territorio Italiano, cosa che "di fatto sta facendo Philips, spostando la produzione in Romania', incalza la dipendente.

Cinzia ha ricordato che la multinazionale ha annunciato oltre 240 esuberi e a Gaggio i dipendenti sono in presidio permanente. Una mobilitazione che va avanti dallo scorso 26 novembre, con il sostegno dei sindaci della montagna, i cittadini della zona e l'indotto, che trema, spaventato da possibili ripercussioni.

Nonostante le intercessioni del Governo, la multinazionale non ha riveduto le proprie posizioni, ricorda l'operaia con voce ferma davanti alla platea della Leopolda: "Sono stati confermati gli esuberi e non si ha neppure l'intenzione di presentare un piano di rilancio di un prodotto made in Italy che dà lavoro a tutta la comunità". Si rammentano inoltre " gli accordi non rispettati", ovvero 'Philips avrebbe dovuto produrre le macchine di media e alta gamma nel nostro territorio, invece le ha di fatto delocalizzate in Romania'. Infine Cinzia ha ringraziato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, "per la possibilità di portare la nostra voce qui alla Leopolda", e ha ricordato "La Saeco non si tocca". 

Lavoratori in presidio alla Saeco di Gaggio

TAVOLO AL MINISTERO. Tenere vivo il dialogo con Philips e mettere sul piatto "tutti gli strumenti a disposizione che possano consentire il rilancio dell'azienda senza perdita di posti di lavoro". Questa la strategia del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, per provare a fare breccia nella determinazione di Philips di tagliare 243 addetti dello stabilimento di Gaggio. Guidi l'aveva esposta la scorsa settimana durante il tavolo di confronto con azienda, sindacati e istituzioni locali.
Un incontro non lungo in cui Philips - come ribadito alla Leopolda - ha confermato tutte le sue intenzioni anche se Guidi aveva invitato l'azienda "a riconsiderare le conseguenze che il piano illustrato potrà avere sull'occupazione (sono stati dichiarati 243 esuberi) in un territorio già fortemente compromesso dalla crisi economica". La proprietà non arretra, ma Guidi tornerà alla carica: "Per arrivare il più rapidamente possibile a una ''buona soluzione per tutti i soggetti coinvolti''.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il caso Saeco-Philips alla Leopolda, dipendenti chiedono "frenare le delocalizzazioni"

BolognaToday è in caricamento