Saeco, contro i licenziamenti sciopero e proteste con le tazzine del caffè
Lavoratori, commercianti della Montagna, politica e sindacati: in tanti si mobilitano dopo che il gruppo Philips ha annunciato oltre 240 esuberi per lo stabilimento di Gaggio. Il vicesindaco metropolitano Gnudi spinge verso "un'azione congiunta per salvaguardare l'occupazione e la presenza di attività produttive sul territorio dell'Appennino"
I dipendenti della Saeco tornano a scioperare contro i 243 esuberi annunciati dal gruppo Philips. I lavoratori terranno le braccia incrociate pure domani e mercoledì.
Oggi hanno deciso di ripartire con il presidio davanti allo stabilimento di Gaggio Montano piazzando all'ingresso tante tazzine da caffè a simboleggiare i dipendenti che rischiano il taglio. Domani alle 8.30 partirà un corteo che punterà verso valle per arrivare in piazza della Libertà a Porretta . Eloquente il comunicato diffuso dalle Rsu: "I lavoratori della Saeaco non molleranno mai". Il segretario regionale della Fiom, Bruno Papignani, ha detto loro di tenersi pronti anche ad occupare la fabbrica e oggi li saluta con un invito a "tenere botta".
Non sono soli. Se la Saeco vacilla a cascata ci possono essere parecchi altri effetti negativi. Anche per questo i commercianti della zona si sentono di sodalizzare con i dipendenti Saeco: oggi pomeriggio hanno deciso di tenere chiusi i loro negozi per prendere parte al presidio portando simbolicamente una tazzina da caffè da depositare accanto a quelle già piazzate dai dipendenti. "Quella delle tazzine è una provocazione, ovviamente: Philips deve decidere chi tagliare dei dipendenti e loro si sono identificati nelle tazzine", spiegano dal presidio.
Intanto il vicesindaco metropolitano Massimo Gnudi spinge affinchè ci sia una risposta congiunta da parte del territorio "per salvaguardare l'occupazione e la presenza di attività produttive sull'Appennino, territorio strategico - aggiunge Gnudi - inteso come centrale e fondante delle politiche di sviluppo metropolitane, tanto che la Città metropolitana ha assunto nel suo Statuto, attribuendone una delega specifica, il tema della sua valorizzazione".
In questi mesi - fa sapere il vicesindaco metropolitano - "abbiamo agito su diversi fronti: costruendo una rete tra soggetti pubblici e privati che identifica nel turismo uno dei fattori di sviluppo dell'Appennino metropolitano; accompagnando percorsi complessi, quali la crisi delle Terme di Porretta; monitorando con attenzione situazioni di criticità riguardanti altre importanti realtà produttive del territorio.
Il nostro impegno continuerà costantemente, attraverso azioni tese sia a raggiungere la soluzione positiva delle situazioni di criticità, sia a definire un modello di sviluppo sostenibile che garantisca occupazione al territorio, anche in vista della prossima Conferenza regionale della montagna.”