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Economia

Saga Coffee, spunta un compratore. La Regione detta le condizioni

Al momento non si conosce ancora il nome. La prossima settimana al presidio permanente dei lavoratori potrebbe arrivare il ministro Andrea Orlando

Al momento non si conosce ancora il nome del potenziale compratore di Saga Coffee, lo stabilimento di Gaggio Montano che verrà smantellato dal gruppo Evoca. Si sa, però, che non è emiliano-romagnolo.

I vertici dell’azienda hanno assicurato che l’incontro con il soggetto che ha manifestato l’interesse per acquisire il sito avverrà tra una decina di giorni e che, al fine di accompagnare la transizione all’acquisizione, è disponibile al confronto con i sindacati per concedere per altre 8 settimane gli ammortizzatori. “Gli strumenti necessari per gestire la transizione debbono essere pienamente utilizzati e Evoca deve fare la sua parte, agevolando e accompagnando la soluzione, affinché non si creino due percorsi paralleli e si rischi di rimanere in mezzo al guado”, ha ammonito l’assessore regionale. Il confronto è aggiornato a dopo l’incontro con l’imprenditore.

All’incontro, oltre alla Regione, erano presenti Sergio Lo Giudice per la Città Metropolitana di Bologna, Giuseppe Pucci, sindaco di Gaggio Montano, l’amministratore delegato di Saga Coffee e del Gruppo Evoca Andrea Zocchi, Confindustria Emilia-Romagna, i rappresentanti sindacali regionali e territoriali dei metalmeccanici di Cgil-Fiom e Fim Cisl, Uil regionali e di Bologna nonché le Rsu interne, rappresentanti dei lavoratori.

Nel pomeriggio è prevista l'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori al presidio permanente davanti ai cancelli dell'azienda. 

A margine della trattiva di oggi in viale Aldo Moro, il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha però dettato le sue condizioni: "Se c'è una disponibilità (di un compratore - ndr) l'importante è saperlo, conoscerla e valutarla. E' quello che chiedono i sindacati a nome dei 220 lavoratori, è quello che pretendiamo noi. Noi siamo pronti a fare tutto il possibile perché vogliamo che la Saga Caffe o qualcos'altro continui a produrre a Gaggio Montano", scandisce Bonaccini. "Abbiamo chiesto e pretendiamo tre cose. La prima è che rimanga la continuità produttiva di quel sito in quel luogo. Una persona che perde il lavoro in montagna ne vale cinque in pianura. Noi pretendiamo che gli attuali proprietari, che sono dimostrati poco responsabili, e uso un eufemismo, o rimangano a produrre o portino altri imprenditori" quindi "vogliamo che la continuità produttiva rimanga a Gaggio Montano, perchè è troppo importante per la montagna e per quelle 220 persone in carne ed ossa e le loro famiglie. Secondo: vogliamo che nessuno perda il posto di lavoro. Terzo: vogliamo un progetto industriale serio, pronti come Regione a fare tutta la nostra parte, anche in termini di accompagnamento e risorse aggiuntive laddove la legge lo permette", scandisce Bonaccini. La prossima settimana al presidio permanente dei lavoratori potrebbe arrivare il ministro Andrea Orlando. 

Fiom e Cim: "Copertura per ulteriori 8 settimane di Cassa Integrazione"

"Su richiesta dell’Assessore Colla, l’Amministratore Delegato del Gruppo Evoca ha annunciato la concreta possibilità di un progetto serio di re-industrializzazione del sito Saga Coffee a Gaggio Montano che prevede l’interessamento concreto di un imprenditore italiano del settore metalmeccanico che sarebbe disposto a re-industrializzare il sito anche realizzando un opportuno piano di investimenti si legge nella nota dei sindacati per i quali - anche sulla base del mandato ricevuto dall’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori in presidio permanente, un eventuale progetto di reindustrializzazione, oltre ad essere serio e non con finalità speculative, deve contemporaneamente dare risposta a tre punti: il mantenimento del sito a Gaggio, una risposta 
occupazionale a tutte e tutti i lavoratori, un futuro industriale". 

Fiome e Fime chiedono all’Azienda "una copertura per ulteriori 8 settimane di Cassa Integrazione come condizione per rendere possibile una discussione ed una trattativa senza far precipitare la situazione".
"Siamo tutte e tutti consapevoli che anche i tempi non sono secondari e l’impegno del sindacato, delle istituzioni, ma anche dell’Azienda, è lavorare da subito affinché una soluzione sia trovata entro le festività - continuano - Dopo un momento di pausa l’Azienda ha confermato che tra una settimana/dieci giorni l’imprenditore interessato incontrerà l’Assessore Colla per poi avviare i confronti anche con le Organizzazioni Sindacali, oltre a confermare che la Cassa integrazione sarà prorogata per ulteriori 8 settimane ed è già fissato per domani un incontro a tal proposito". 

Nuovo compratore:  "Evoca non retrocede, ma abbiamo aperto un nuovo cantiere"

L'acquisizione dell'azienda farenne tirare un respito di sollievo non solo all'Appennino: "L'amministratore delegato (Andrea Zocchi, ndr) ha dichiarato che c'è un imprenditore che ha fatto una manifestazione d'interesse, c'è un confronto vero in atto. Mi si dice da parte loro che si tratta di un imprenditore serio, un industriale, che vuole allargare la sua produzione", riferisce l'assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, al termine dell'incontro "si tratta di un imprenditore che ha più di 100 milioni di fatturato e centinaia di lavoratori in forza. Detto questo non ho elementi per giudicare o dire che è tutto a posto", aggiunge Colla. "Evoca non retrocede su questa decisione, anche se non ci convincono le loro motivazioni, ma abbiamo aperto un nuoo cantiere", spiega l'assessore. "Abbiamo bisogno di un nuovo imprenditore, che deve essere messo in condizione di lavorare nel sito di Gaggio Montano, di fare una reindustrializzazione e dare risposta a tutti i lavoratori", sono i paletti della Regione.

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Colla, intanto, ha già chiesto di incontrare il possibile compratore. "Mi è stato comunicato in diretta che è disponibile a incontrare la Regione. A quel punto, quando avremo la sua disponibilità, a fare un incontro entro dieci giorni, avvieremo un percorso nuovo. Se quell'imprenditore vuole fare investimenti, in questa regione siamo abituati a trovare le soluzioni e ad accompagnare le persone serie che fanno investimenti", assicura Colla. "Anche le organizzazioni sindacali hanno dichiarato la loro disponibilità ad aprire questa nuova fase. Lo dobbiamo a quel territorio e a quella gente che sta facendo un presidio là davanti. Appena avremo l'incontro con l'imprenditore avvieremo la formalizzazione di un confronto per arrivare a un accordo sindacale. Vogliamo che i tempi siamo molto ristretti ed entro il 31 dicembre ci siamo impegnati a vedere se ci sono le condizioni per stringere e avere una risposta di accordo e una risposta industriale", conclude. 

(Foto FB "La Saga Coffee non si sposta")

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