rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Centro Storico / Piazza del Nettuno

SalaBorsa, lavoratori Working in sciopero: "No ai tagli delle prestazioni lavorative"

Sindacati denunciano: "La completa automazione dei servizi di prestito e restituzione determinerà un ulteriore taglio delle prestazioni lavorative con conseguente riduzione salariale per tutti i lavoratori esternalizzati"

A seguito dell'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Soc. Coop. Working impiegati in Sala Borsa a Bologna, lo scorso 21 marzo 2016, oggi  le RSA hanno dichiarato un pacchetto di 16 ore di sciopero, di cui le prime otto già oggi, per "protestare contro la volontà dell'azienda di diminuire le prestazioni lavorative dal prossimo maggio".

sciopero sala borsa 29 marzo 2016-3Lo comunica in una nota la FILCAMS – CGIL Bologna, spiegando che 'la storia dell'esternalizzazione del lavoro bibliotecario in Sala Borsa è una storia lunga e travagliata che inizia nel 2001. Nel corso degli anni si sono avvicendati diversi datori di lavoro ed indirizzi politici da parte del Comune di Bologna. Il sindaco Sergio Gaetano Cofferati, eletto nel 2004, in campagna elettorale aveva promesso di tenere aperte le biblioteche fino a mezzanotte, ma nel corso del suo mandato ridusse l'orario di apertura della Sala Borsa di un'ora la mattina e di un'ora e mezza la sera. L'orario dei lavoratori esternalizzati passò da un massimo di 40 ore settimanali a un massimo di 34 ore settimanali. Sempre nel corso del mandato di Cofferati ebbe luogo la vertenza più importante delle lavoratrici e dei lavoratori esternalizzate/i, per il riconoscimento della parte normativa e non solo salariale del contratto collettivo di lavoro pplicato. Durante il mandato del commissario prefettizio Cancellieri fu cancellata l'apertura del lunedì, e l'orario di lavoro degli addetti passò da un massimo di 34 a un massimo di 26 ore settimanali, con fasce di lavoratori ad orario anche ben più ridotto'.

Da maggio 2016 la completa automazione dei servizi di prestito e restituzione determinerà un ulteriore taglio delle prestazioni lavorative con conseguente riduzione salariale per tutti i lavoratori esternalizzati. Così aggiunge la CGgil, asserendo che "si tratta di una novità dal carattere disumanizzante, una vera e propria cancellazione di una figura professionale che in realtà di fatto ha permesso a Sala Borsa di diventare uno dei fiori all’occhiello delle biblioteche europee".

I lavoratpori si trovano così a denunciare che "le rassicurazioni della Giunta Comunale sul reimpiego delle ore risparmiate e sulla valorizzazione della nostra professionalità, acquisita in quindici anni di lavoro quotidiano, sono state disattese dalla nuova riorganizzazione appena ufficializzata. Lo spostamento nelle biblioteche di quartiere e la riapertura del lunedì pomeriggio
sono solo un misero palliativo che non copre i tagli attuati". Così le preoccupazioni dei lavoratori si concretizzano nelle ore di sciopero al via dalla giornata di oggi.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

SalaBorsa, lavoratori Working in sciopero: "No ai tagli delle prestazioni lavorative"

BolognaToday è in caricamento