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Saldi al via il 5 gennaio: "Respiro dopo un anno difficile". Gli emiliano-romagnoli spenderanno 164 euro a testa

Secondo le stime, il 78% degli acquisti verranno realizzati nei negozi fisici e riguarderanno soprattutto prodotti di abbigliamento

In Emilia-Romagna i saldi della stagione invernale 2021-2022 inizieranno il 5 gennaio prossimo. "Una buona occasione per i negozi di prendere una boccata di respiro dopo un anno difficile, segnato dalla riduzione dei consumi", commenta Confesercenti. 

La spesa media pro capite degli emiliano romagnoli, stima l'associazione, in Emilia-Romagna si assesterà sui 164 euro; il 78% degli acquisti verranno realizzati nei negozi fisici e riguarderanno soprattutto prodotti di abbigliamento.

"I saldi sono ormai un rito consolidato per tutti coloro che cercano occasioni per acquistare prodotti di qualità con ottimi prezzi e sconti notevoli e anche quest'anno i consumatori potranno trovare un'ampia scelta a prezzi veramente vantaggiosi", assicura il presidente di Confesercenti Emilia-Romagna, Dario Domenichini. Confesercenti giudica positivamente anche l'accordo fra le Regioni per l'omogeneità del calendario dei saldi: "E' positivo - continua Domenichini - che vi sia una data di partenza unica dei saldi, almeno fra regioni limitrofe, obiettivo che perseguiamo da diversi anni anche se si dovrà probabilmente ragionare sull'attuale normativa delle vendite promozionali, per evitare confusione e pratiche non sempre corrette da parte di diversi gruppi commerciali ma, soprattutto, dei grandi gruppi dell'online che beneficiano di una tassazione irrisoria e propongono sconti quando vogliono durante tutto l'arco dell'anno".

I saldi "rimangono per l'economia dei negozi indipendenti, un momento fondamentale per riprendere fiato e smaltire le scorte invendute. I titolari dei negozi hanno, inoltre, adottato tutte le precauzioni necessarie per consentire alla clientela di acquistare in sicurezza", assicura infine Domenichini.

In un "contesto di buona ripresa del sistema economico regionale, seppur caratterizzata da consumi interni ancora piuttosto deboli", si spera nei saldi anche in casa di Confcommercio Emilia-Romagna: rispetto allo scorso anno sono migliorate le aspettative circa l'andamento delle vendite di fine stagione, nonostante le preoccupazioni legate al riacutizzarsi della diffusione del virus e all'inflazione galoppante.

"In questo momento si sta anche scontando una situazione particolare dove a fronte di una domanda in alcuni casi aumentata- commenta Marco Cremonini, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Federazione Moda Italia - l'offerta patisce delle difficoltà nell'approvigionamento del prodotto che penalizzano le potenzialità del momento. Anche l'inflazione preoccupa il consumatore, quasi al pari della pandemia: siamo sicuramente in un periodo ancora complicato per il commercio, che comunque tenta di rialzarsi, soprattutto nel settore moda, dopo un anno terribile come il 2020". Per moltissimi negozi l'andamento dei saldi sarà dunque "determinante per il futuro proseguimento dell'attività, rinunciando al margine di guadagno per recuperare quella liquidità che consenta di onorare gli impegni pagando tasse, dipendenti, fornitori, affitti, costi fissi e utenze e di far fronte agli investimenti necessari agli ordinativi delle nuove collezioni". E Confcommercio spera che si premi soprattutto lo shopping 'sotto casa', quello nei negozi di prossimità. (dire)

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