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Economia

Commercio, lavoratori in sciopero: 'Non si lavora a Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio'

Sindacati: lavorare in giorni di festa “è sbagliato e dannoso, si mercifica e si svuota il senso di queste giornate affermando un falso principio, ovvero che nulla ha più valore davanti alle ragioni economiche”

A Bologna Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs Uil hanno proclamato uno sciopero e l’astensione dalle prestazioni di lavoro supplementari/straordinarie per l’intero turno di lavoro, dei lavoratori del commercio, per le prossime festività: domenica 20 aprile, lunedì 21 aprile, venerdì 25 aprile e giovedì 1° maggio.

Mercoledì 16 aprile le organizzazioni sindacali hanno inviato, in tal senso, una lettera a tutte le associazioni datoriali: Confartigianato, CNA, Confcommercio, Confesercenti, Unidustria, Federdistribuzione, Legacoop e Confcooperative nelle quali spiegano le loro ragioni.

Lavorare nei giorni di festa - sostengono Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs Uil - “è sbagliato e dannoso,  perché si mercifica e si svuota  il senso di queste giornate affermando un falso principio: che nulla ha più valore davanti alle ragioni economiche e che la società è libera se è libera di consumare in ogni luogo, in ogni ora e giorno della settimana”.

“E’ giusto – per i sindacati del commercio - che anche i lavoratori del terziario possano in queste festività stare con le proprie famiglie e celebrare festività così importanti siano esse religiose che celebrative del patrimonio storico, sociale e democratico del nostro Paese”.

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