TASI, Confabitare accusa il Comune: "L'ennesima stangata per i proprietari è servita"
Si avvicina la scadenza del pagamento della prima rata e monta il malcontento. Ad alzare il tiro è l’ associazione di proprietari immobiliari, per cui vengono penalizzati “ancora una volta coloro che hanno la sola colpa di possedere una casa”
Si avvicina la scadenza per la prima rata della TASI ( a Bologna si paga entro il 16 giugno, senza alcun rinvio) e già fioccano le polemiche.
Ad alzare il tiro è Confabitare, l’ associazione di proprietari immobiliari guidata da Alberto Zanni, che accusa il Comune di “stangare ancora una volta coloro che hanno la sola colpa di possedere una casa”.
Spiega Zanni: “Sulle prime case viene applicata la TASI a carico dei proprietari, con l’aliquota massima del 3,3 per mille, senza sconti e rinvii. Ma ancor peggio va per le seconde case: qui Merola & CO – prosegue il Presidente di Confabitare - hanno deciso di applicare esclusivamente l’IMU, tutta a carico dei proprietari, mentre in gran parte delle altre città si applica l’IMU ridotta, integrata da una quota di TASI, e quindi anche gli inquilini concorrono al pagamento dell’imposta ”.
Morale della favola per l'associazione: sotto le Due Torri "l'ennesima stangata sui proprietari è servita a dispetto del fatto che TASI significhi tassa sui servizi indivisibili" tipo illuminazione pubblica, e pulizia e asfaltatura delle strade, che evidentemente interessano tutti i cittadini. “ Siamo alle solite – chiosa Zanni - , l’amministrazione cittadina continua a ritenere i proprietari una sorta di Bancomat cui attingere in abbondanza per riempire le esangui casse comunali. Un salasso cui si deve dire basta e da subito.