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Economia

Tasi Bologna, scadenza il 16 giugno: ecco i bolognesi quanto pagheranno

Bologna ha scelto il 3,3 per mille con detrazioni decrescenti con il crescere delle rendite. La media di pagamento si aggira sui 301 euro

16 giugno 2014. Questa la data di scandenza per il pagamento della prima rata della Tasi per i Comuni che hanno stabilito quale aliquota applicare. Tra questi rientra anche Bologna, che come la maggior parte dei Comuni ha deciso per un aumento delle aliquote. Sono 11 le città (insieme al capoluogo felsineo anche Ancona, Cagliari, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Piacenza, Reggio Emilia, Torino, Vicenza), che sulle aliquote della prima casa hanno adottato l’addizionale dello 0,8 per mille arrivando al 3,3 per mille. Bologna ha scelto il 3,3 per mille con detrazioni decrescenti con il crescere delle rendite.

Tra il totale delle città oggetto del campione, la media della Tasi è di 240 euro a famiglia, a fronte dei 267 euro pagati nel 2012 con l’Imu. Ma il capoluogo bolognese si attesta al di sopra della media rilevata con i suoi 301 euro (mentre i costi medi erano anche maggiori con l'Imu - 321 euro).

Il Comune felsineo discutendo sulla Tasi 2014 ha mirato "ad  più equa e agevolazioni per le famiglie numerose". La tassa sarà applicata - specifica Palazzo D'Accursio - tenendo conto di un sistema di detrazioni per scaglioni che consentirà un'imposizione più equa per i cittadini".
Comune e sindacati hanno inoltre affrontato il tema della costituzione di uno specifico Fondo anticrisi finalizzato ad interventi di tipo economico a favore di famiglie con due o più figli di età inferiore a 26 anni conviventi e fiscalmente a carico.

Soddisfatta la vicesindaco Silvia Giannini: "Siamo riusciti a rendere più equa la Tasi, così facendo sarà più leggera rispetto alla vecchia Imu prima abitazione, ed è previsto un sistema di detrazioni che consentirà a chi prima non pagava l'Imu di non pagare la Tasi. Al fine di rendere più equa possibile la struttura dell'imposta, abbiamo introdotto una detrazione decrescente a 25 scaglioni: fino ad un valore di rendita catastale di 327.39 euro non si pagherà la Tasi, così come non si pagava prima l'Imu; al crescere del valore catastale la detrazione diminuirà fino ad azzerarsi per immobili con valore catastale pari o maggiore di 1.696.43 euro. A circa 90.000 soggetti (possessori prima abitazione con annesse pertinenze), oltre l'80% della popolazione residente, arriverà a casa un bollettino pre-compilato. Nell'ambito del fondo anticrisi comunale, che già avevamo introdotto lo scorso anno, abbiamo riservato 500.000 euro per poter agevolare le famiglie numerose in particolare condizioni di disagio, che siano o meno proprietarie di prima casa. Per le famiglie che vivono in una casa di proprietà, con una rendita catastale complessiva fino a 803.57 euro (che vuol dire sostanzialmente un imponibile a fine Tasi di 135.000 euro), nei casi in cui vi siano due o più figli di età inferiore a 26 anni che siano conviventi e nel caso in cui non vi siano altri immobili e vi sia un valore ISEE inferiore ai 18.000 euro, si potrà avere una detrazione che contiamo che possa essere di 50 euro per figlio. Nell'ambito dei fondi che sono messi a disposizione a livello nazionale dal decreto sull'emergenza abitativa contiamo di estendere un'analoga agevolazione anche alle famiglie numerose che sono in affitto che non hanno la casa di proprietà. Questa è la proposta emersa dal confronto con le organizzazioni sindacali, ora dovrà essere approvata dalla Giunta e infine licenziata dal Consiglio comunale". Intanto già si teme che per il prossimo anno per i bolognesi l'aumento 'sarà inevitabile'.

Proposta detrazioni con aliquota max del 3,3 per mille: leggi qui prospetto

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