Contro il DDL concorrenza, i taxi in sciopero per due giorni
Lo stop delle auto bianche è già in atto a Milano, mentre a Bologna la sera del 22 giugno i tassisti hanno organizzato un'assemblea parcheggiando nel piazzale della stazione
Diverse le sigle sindacali e di categoria concordi nel proclamare lo sciopero dei taxi che si fermeranno anche a Bologna.
Fast-Confsal/Confartigianato Taxi/Satam/Tam/Usb-Taxi/Unica Filt Cgil/Uiltrasporti/Cna Fita Taxi/Claai/Legacoop Produzione E Servizi/Uritaxi/Uti/Unimpresa/Orsa Trasporti/Casartigiani/Fit-Cisl/Ugl hanno indetto il fermo nazionale di 48 il 5 e 6 luglio 2022 per contestare quella che ritengono una "liberalizzazione del settore" nel DDL Concorrenza.
Lo stop delle auto bianche è già in atto a Milano, mentre a Bologna e in altre città, la sera del 22 giugno i tassisti hanno organizzato un'assemblea spontanea parcheggiando nel piazzale della stazione per discutere del disegno di legge che, dopo il via libera del senato, andrà alla seconda lettura alla Camera e potrebbe tornare al Senato in terza lettura.
"Non è uno sciopero - avevano chiarito - stiamo solo decidendo cosa fare nei prossimi giorni".
Cosa chiedono i tassisti
Lo stralcio dell'articolo 10, ovvero quello che prevede l'"adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”.
Questa mattina la viceministra ai trasporti, Teresa Bellanova, ha ricevuto i sindacati, mentre nel pomeriggio sarebbero attesi anche gli Ncc.
(Foto H. Atti)