rotate-mobile
Economia

Il futuro dei viaggi fra cancellazioni e rimborsi? Due giovani innovatori lanciano il 'negozio' dei voucher

L'INTERVISTA. Un asse digitale Bologna-Londra e un'idea per il futuro post pandemia: "Abbiamo realizzato un progetto che risponde a un problema concreto legato al nuovo modo di viaggiare"

Davide Genovesi e Marco Vallese sono due trentenni appassionati di innovazione che pensando a come potrà cambiare il modo di viaggiare dopo la pandemia hanno avuto un'idea e l'hanno realizzata in poco tempo, creando il primo marketplace dove comprare e vendere voucher in modo sicuro. Una connessione fra Bologna e Londra, una buona intuizione e l'analisi di quello che sta accadendo per immaginare le esigenze di un futuro che sta dietro l'angolo: "Chiaro, esistono i social network, o siti di annunci, ma avete mai sentito di qualcuno che ha subito un raggiro o peggio ancora l’avete subito voi? - così Davide, laureato in scienze motorie all'Unibo e istruttore di nuoto alla Polisportiva CSI Casalecchio, comincia a spiegare il progetto condiviso con l'amico ingegnere trasferitori in UK - La domanda sorge spontanea: come poter generare liquidità in un mercato che è esploso nelle dimensioni ma è fermo all’epoca pre-covid? Servirebbe un marketplace dove poter vendere o comprare voucher in tutta sicurezza. Ecco l'idea, una sorta di riciclo dei voucher". 

Lockdown e cancellazioni: una pioggia di voucher

Cosa è successo al mondo del turismo e dei servizi in generale? Lo scorso marzo a seguito del primo lockdown abbiamo visto fermare i nostri paesi, città e l’intero mondo. Il solo settore dei trasporti aerei ha visto un calo del traffico aerei dell’80% rispetto l’anno precedente. Questa interruzione del servizio, ha fatto sì che le compagnie aeree, bus, treni, agenzie viaggi...erogassero rimborsi sotto forma di voucher, ovvero dei crediti da poter riutilizzare con la medesima compagnia. Liquidità rimasta alle compagnie ma non alle persone che in un periodo difficile, stanno affrontando anche contraccolpi economici.

Asse digitale Bologna-Londra: "Lavorando da remoto abbiamo trovato la soluzione"

Davide e Marco hanno cercato una soluzione al problema creando un asse digitale Bologna-Londra in periodo Covid, lavorando (da remoto) al loro progetto e realizzando la piattaforma 'onlyvoucher.com', che si pone l'obiettivo di controllare e regolare la compravendita di questi fastidiosi voucher che non utilizziamo e preferiamo liquidare. Questo strumento si vuole distinguere dalle altre modalità di vendita puntando sulla sicurezza: "Ogni volta che un utente desidera vendere un voucher, il team ne controlla la validità (condizione per essere pubblicato) e una volta venduto, prima di essere mandato all’acquirente viene nuovamente controllato. Se dovesse capitare che al momento del secondo controllo il voucher non fosse più attivo, il compratore riceverà un rimborso del 100% di quanto speso. In pratica un unico negozio di voucher?" spiegano i ragazzi. 

E' Davide a rispondere poi ad alcune domande volte a comprendere fino in fondo il progetto. Da chi e come è nata l'idea Only Voucher? "Il tutto è partito (nemmeno a dirlo in tempi di pandemia) da me e Marco durante una video-call. Ci stavamo organizzando per gestire l'annullamento di un weekend ad Amsterdam a fine ottobre. La compagnia ci propone i voucher per il rimborso, che avrebbero solo ampliato la collezione. Perchè non creare una piattaforma per commerciarlizzarli? Ed è subito Startup!"

Con quali forze siete riusciti a realizzarla e in quanto tempo? "Abbiamo dedicato ogni minuto del nostro tempo al progetto. Analisi di mercato, apertura della società (per questo essere in UK aiuta, nonostante la Brexit) e sito di prova per testare la risposta dei clienti. Il tutto in circa 8 settimane".

Voucher e truffe: la sicurezza è uno dei perni di questo progetto 

Spieghiamo nel dettaglio in cosa consiste questa idea partendo anche proprio dal sistema dei voucher e quali vantaggi avranno le persone che si affideranno al servizio che avete creato? "Un voucher è un credito che si vanta nei confronti di chi lo emette (compagnia aerea, piattaforma di prenotazioni vacanze, etc) e solitamente non è nominale (chiunque può usarlo) e ha validità di uno o due anni, alla scadenza dei quali l’emittente è obbligato per legge a rimborsare il consumatore. Molti però vorrebbero monetizzare la cifra prima del tempo previsto dalla legge e così sono nati gruppi Facebook dedicati alla compravendita di voucher e molti sono finiti nelle varie piattaforme di commercio tra privati. Acquistare un voucher in uno di questi canali però, necessita di un atto di fede importante. Infatti i voucher non sono altro che un codice che va utilizzato come 'buono sconto' all’acquisto del biglietto e bisogna fidarsi che il venditore non l'abbia già utilizzato o non fornisca un codice falso. Sono innumerevoli le truffe nel settore purtroppo. Chi compra nella nostra piattaforma è sicuro perchè noi controlliamo la validità di ogni voucher prima di pubblicarlo nel nostro sito. Se il codice non funziona non viene pubblicato e inoltre, effettuiamo un secondo prima di trasmetterlo all'acquirente. Se il voucher non dovesse funzionare, rimborsiamo subito il compratore.

Viaggiare post-Covid: secondo voi cosa cambierà davvero? "Come la pandemia influenzerà il nostro modo di girare il mondo? "La cosa dalla quale non si tornerà più indietro è il lavoro remoto: gli spostamenti di lavoro non torneranno mai più ai livelli pre-pandemia e purtroppo l’industria dei viaggi dovrà dolorosamente adattarsi. Il turismo invece pensiamo che tornerà rapidamente a livelli prossimi a quelli del 2019 una volta che il virus verrà debellato".

Marco Vallese 

IMG_4823-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il futuro dei viaggi fra cancellazioni e rimborsi? Due giovani innovatori lanciano il 'negozio' dei voucher

BolognaToday è in caricamento