Welfare: Regione costretta a tagliare nel 2013. Fondi nazionali "irrilevanti"
Nel 2013 l'Emilia Romagna rischia di non poter più garantire i propri servizi a causa dei tagli e dei vincoli. Pochi i fondi nazionali per il welfare e la Regione è costretta a tagliare
Gli enti locali fungono sempre più da “supplenti” nell'erogazione dei fondi ai propri servizi di welfare. Tra spending review e vincoli imposti dal patto di stabilità, finora la Regione Emilia Romagna ha sempre integrato i fondi destinati ai servizi sociali, ma ciò appare impossibile per il 2013: saranno infatti meno le risorse a disposizione per le politiche sociali da parte del governo, addirittura irrilevanti. La scelta fatta da via Aldo Moro però non è nella direzione dei tagli lineari: rimarranno invariati i finanziamenti per alcuni settori come nidi, scuole dell’infanzia, giovani, trasporto anziani, disabili e servizio civile. Per consentire alle amministrazioni di poter mantenere un livello di servizi adeguato, la Regione ha stanziato un fondo di 22 milioni di euro, compreso nel Fondo sociale locale, che garantisce ai comuni la possibilità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Il Fondo sarà in parte finalizzato dalla Giunta regionale all’avvio di un programma attuativo a tutela dei minori, poiché questa risulta un’area di forte sofferenza a livello locale.