L'agenda ritrovata a La Confraternita dell'Uva
Dopo l'incontro di presentazione del libro L'agenda ritrovata (Feltrinelli, 2017) a La Feltrinelli Bologna, gli amici de L'agenda ritrovata passeranno per La confraternita dell'uva per un aperitivo all'insegna della legalità.
Per l'occasione collaboreremo con le bellissime (e buonissime) realtà Masaniello Pizzeria Etica / La Fattoria di Masaniello, che metteranno a disposizione per i presenti un buffet gratuito.
La confraternita dell'uva
via Cartoleria 20/b
martedì 27 giugno ore 20:00
L'agenda rossa del magistrato Paolo Borsellino è sparita misteriosamente subito dopo l'attentato di stampo mafioso del 19 luglio 1992 in cui lui perse la vita. Un documento importante che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone.
Che fine avrà fatto? Cosa c'era scritto? Chi ce l'ha? Tutta l'Italia se l'è chiesto e se lo chiede ancora perché a queste domande non sono mai state date risposte.
L'AGENDA RITROVATA, per commemorare il venticinquesimo della morte di Paolo Borsellino, si propone di dar vita ad un LIBRO ROSSO che viaggerà di regione in regione, testimoniando che c'è un'Italia che non ha dimenticato e che vuole ricordare e raccontare quel che è successo.
MASANIELLO PIZZERIA ETICA: un progetto di rivoluzione culturale, promosso da Luca e Marco Caiazza in collaborazione con il Comitato iolotto e che entra a far parte di Civica 2016. Un progetto economico che, mette al centro l'uomo, la sua esperienza, il suo territorio e che fa del "contrasto alla criminalità" il suo obbiettivo.
"Masaniello Pizzeria Etica" è la risposta a tutte quelle persone sensibili e attente al problema di infiltrazioni criminali nel nostro tessuto sociale che, dopo essersi informate e responsabilizzate, non sanno cosa fare di concreto per combattere il fenomeno.
L'idea è quella di proporre pertanto un menù di pizze tradizionali "contaminate" da prodotti Etici.
Come diceva Falcone se vuoi fa incazzare un mafioso mettigli le mani in tasca. Ed è da li che noi siamo partiti. Incentiviamo il lavoro delle cooperative sociali che lavorano beni confiscati alla camorra, che promuovono inserimento lavorativo di classi svantaggiate o che rispettino e proteggano la propria madre terra.