ANNULLATO "Arsenico e Vecchi Merletti" a teatro con due grandi interpreti
ANNULLATO
La comunicazione del testro: ci rincresce dover comunicare che, a causa di un caso di positività al Covid-19 di un membro del cast, lo spettacolo 'Arsenico e vecchi merletti' in cartellone al Teatro Duse di Bologna, dal 21 al 23 gennaio 2022, è annullato.
E' possibile chiedere il rimborso dei biglietti precedentemente acquistati scrivendo a biglietteria@teatroduse.it, dal 24 gennaio al 24 febbraio.
Da venerdì 21 a domenica 23 gennaio lo spettacolo "Arsenico e Vecchi Merletti" in scena sul palco del Teatro Duse.
È dedicato a Mario Monicelli, e liberamente ispirato alla sua prima regia teatrale del 1992, l’allestimento di ‘Arsenico e vecchi merletti’ di Joseph Kesselring, che andrà in scena al Teatro Duse di Bologna dal 21 al 23 gennaio (ore 21, domenica ore 16), nella traduzione di Masolino D’Amico, per la regia di Geppy Gleijeses.
Sul palco un’immensa signora del teatro del calibro di Anna Maria Guarnieri, attrice prevalentemente drammatica, prediletta di Zeffirelli, Missiroli e Ronconi, che “si è prestata al gioco comico con una sapienza scenica ineguagliabile” sottolinea Gleijeses.
Accanto a lei, un’altra grande interprete come Marilù Prati, già diretta da Luca Ronconi in ‘Utopia’ e primadonna con Eduardo De Filippo e Carlo Cecchi, che ricopre il ruolo inizialmente affidato a Giulia Lazzarini, colta da un malore dopo le prime repliche e quindi costretta a fermarsi.
La pièce, che vanta migliaia di repliche in tutto il mondo, debuttò a Broadway nel 1941 e rimase in scena per cinque anni. ‘Arsenico e vecchi merletti’ divenne poi un cult cinematografico, grazie al celebre film omonimo del 1944, con Cary Grant, diretto da Frank Capra. Un film, ricorda Gleijeses, che “le truppe americane adottarono come antidoto alla paura della morte nella Seconda Guerra Mondiale”. In Italia l’opera debuttò, l’anno seguente, al Teatro Quirino con la compagnia Morelli-Stoppa.
“È difficile inserire in un genere una perla rara come ‘Arsenico e vecchi merletti’ – prosegue Gleijeses - la catalogazione impossibile dell’opera oscilla per me tra la dark-comedy e il giallo-rosa”. “In Arsenico – continua il regista - i ventiquattro cadaveri che giostrano non hanno alcuna disturbante materialità, così come i personaggi, sono sì tutti caratteri, ma non hanno psicologie da approfondire, sono ‘stampelle vestite’, ‘vestiti che ballano’” in un contesto di “straniamento comico e divertimento assoluto. Ma entro questi limiti, i congegni comici, i diagrammi geometrici dei rapporti tra i personaggi, la purezza dell’intreccio, raggiungono il massimo dell’originalità, del rendimento, dell’abilità. Un congegno di alta precisione, una meccanicità che si sublima nella genialità, nell’ebbrezza di un gioco tenuto costantemente sul limite del funambolismo”.
“Nel 1992, da una delle migliaia di stanze d’albergo in cui ho soggiornato in una delle mie tante tournée, ebbi la sfacciataggine di telefonare a Mario Monicelli per proporgli la regia di Arsenico e vecchi merletti – ricorda ancora Gleijeses - mi disse subito di sì, senza esitazioni. Era la sua prima vera regia teatrale e fu l’inizio di un grande sodalizio. Lo spettacolo fu uno straordinario successo e a Mario voglio dedicare questa nostra impresa”. In quella edizione del 1992, Gleijeses interpretava Mortimer, il ruolo che fu di Cary Grant. “Un’enorme responsabilità che ora passa a Leandro Amato – conclude il regista - ma non potrò mai dimenticare il divertimento e la gioia che quello spettacolo mi procurarono, e sono certo che questa compagnia darà oggi al pubblico le stesse emozioni e, perché no, anche di più”.
Verrà riproposta la scena di allora firmata da Franco Velchi, e rivista da Michele Gigi, i costumi sono ancora di Chiara Donato, le musiche di Matteo D’Amico, le luci di Luigi Ascione.