Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna: il programma 28 maggio - 3 giugno
Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di Bologna: il programma 28 maggio - 3 giugno.
Fino al permanere della Regione Emilia-Romagna in fascia gialla tutti i musei dell'Istituzione sono aperti al pubblico in giorni e orari differenziati. L'apertura è assicurata anche nel fine settimana, offrendo così maggiori possibilità al pubblico di tornare a visitare e di riappropriarsi del patrimonio museale cittadino in tutta la sua varietà, dall'archeologia all'arte antica, moderna e contemporanea, alla musica, alla storia, alla memoria fino al patrimonio industriale e alla cultura tecnica.
In ottemperanza al Decreto-Legge 18 maggio 2021, n. 65, per il sabato, la domenica e gli altri festivi la prenotazione non è più obbligatoria.
IN EVIDENZA
venerdì 28 maggio
ore 14: Museo Medievale – via Manzoni 4
“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”
Apertura della mostra a cura di Massimo Medica.
In esposizione 14 codici miniati datati tra la fine del Duecento e i primissimi anni del Trecento.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Da Museo a Museo pedalando lungo il Navile”
Sono già aperte le prenotazioni per gli appuntamenti di “Da Museo a Museo pedalando lungo il
Navile”, una rassegna realizzata dal Museo del Patrimonio Industriale, dal Museo della Civiltà
1Contadina e dalla cooperativa sociale Anima per valorizzare la Ciclovia del Navile, un percorso
ciclo-pedonale che permette di trascorrere giornate all'aria aperta, incontrando bellezze naturalistiche, storiche e gioielli dell'archeologia industriale.
Gli appuntamenti si svolgono il 6, 13 e 27 giugno; 4 luglio; 5 e 19 settembre.
Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 del venerdì precedente l’appuntamento) a segreteria.museo@cittametropolitana.bo.it - tel. 051 891050.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
PER I BAMBINI
giovedì 27 maggio
Estate al Museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei
“Un’estate da favola. C'era una volta... il futuro”
Anche per l’estate 2021 i campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei aspettano i bambini e i ragazzi da 6 a 11 anni nella suggestiva cornice “verde” di Villa delle Rose. Dieci settimane dedicate alla sperimentazione di pratiche e attività “sensibili” per allenare la loro immaginazione narrativa nell'“arte di inventare storie”. La fonte di ispirazione sarà quest’anno il celebre testo
“Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari.
Le attività saranno articolate in un ricco programma che prevede laboratori dedicati all'arte e
al patrimonio culturale, letture animate, proiezioni di film, esplorazioni naturali e gioco libero
all'aperto. Inoltre, ogni settimana prevede uscite per attività in luoghi cittadini di interesse storico e culturale, se la situazione pandemica lo consentirà.
Le iscrizioni vengono raccolte online sul portale Scuole On-Line del Comune di Bologna.
Info: www.museibologna.it
domenica 30 maggio
ore 16.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Destinazione spazio: 3, 2, 1: accensione!”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Dai primi motori a vapore ai moderni motori a razzo, l'uomo ha fatto passi da gigante raggiungendo mete sempre più lontane.
Durante il laboratorio, con prove ed esperimenti, si approfondirà il concetto di motore a propulsione per scoprire la tecnologia che ha permesso di inviare sonde verso altri pianeti. Alla
fine dell'incontro verrà lasciato ai partecipanti il materiale per realizzare, a casa, un modello di
razzo ad aria.
“Destinazione spazio” è un ciclo di laboratori gratuiti per ragazzi da 8 a ai 12 anni che il Museo
del Patrimonio Industriale propone, partendo dai telluri ottocenteschi che rappresentano i mo-
2vimenti del Sole, della Terra e della Luna appartenenti alle sue collezioni storiche, per celebrare le recenti missioni spaziali e ripercorrere lo sviluppo tecnologico che le ha rese possibili.
Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 di venerdì 28 maggio) allo 051 6356611.
Ingresso: gratuito (anche per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 28 maggio
ore 15.30-18.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Scopri la Fabbrica del Futuro”
I giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti accoglieranno i visitatori nella sezione dedicata alla Fabbrica del Futuro, uno spazio laboratoriale, multimediale e interattivo per conoscere le tecnologie e le tendenze dell’industria contemporanea. L’attività prevede la visione di filmati, l’uso di postazioni interattive ed exhibit per provare l'emozione dell’interazione con le
principali tecnologie “abilitanti” dalla simulazione alla robotica.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”
“Giacomo De Maria. Il Fidia Bolognese”
Visita guidata con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.
Una passeggiata dedicata alla scultura neoclassica di inizio Ottocento. Attraverso i capolavori
dello scultore Giacomo De Maria (1760-1838) che lungo la sua carriera riuscì ad interpretare il
gusto del maestro Antonio Canova e di interpretare le nuove idee romantiche degli anni '20 del
secolo.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria a museorisorgimento@comune.bologna.it.
La visita si terrà anche in caso di maltempo.
Ingresso: € 4,00 intero / € 3,00 ridotto. Per i possessori di Card Cultura € 3,00
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 17: Museo Medievale – via Manzoni 4
“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”
Visita guidata alla mostra a cura di Massimo Medica.
Prenotazione obbligatoria (entro le ore 13 di venerdì 28 maggio) allo 051 2193916 / 2193930.
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
3Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 18.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito della rassegna “#wunderkammer RELOADED - il museo delle meraviglie”
“Yo soy la locura. Le trame della Follia nella musica barocca e popolare”
Lezione musicale con Aria di Follia: Theresia Bothe (voce), Simone Colavecchi (chitarra barocca
e tiorba), Luigi Polsini (viole da gamba), Paolo Rossetti Murittu (percussioni).
La follia è il tema musicale di origine portoghese scelto dal gruppo come simbolo della ricchezza e varietà di contrasti che ne caratterizzano lo stile e il repertorio.
Dai ritmi più concitati e stringenti ai lunghi, intensi respiri, dalla sottile dolcezza all’intensa disperazione, si scoprono composizioni senza tempo capaci di abbracciare l’ampio spettro emotivo che il Genio e la Follia umane possono mettere in musica.
Prenotazione obbligatoria online su www.museibologna.it/musica o su https://ticket.midaticket.it/rassegnawunderkammer/Events (con una maggiorazione di € 1,00) o presso il bookshop
del Museo della Musica in orario di apertura.
Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00 ridotto over 65 / € 5,00 studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura
Info: www.museibologna.it/musica
sabato 29 maggio
ore 11: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Parigi è in piena rivoluzione”
Visita guidata alla mostra.
Prenotazione obbligatoria (fino ad esaurimento dei posti disponibili) scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it, indicando nome cognome e numero di cellulare.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 15.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”
“Dal 1928 ai giorni nostri - settant'anni di Strenna Storica Bolognese!”
Un incontro presso il Cimitero Monumentale della Certosa ed in diretta sulla pagina Facebook
del Museo civico del Risorgimento (www.facebook.com/museorisorgimentobologna/).
Illustrazioni di edifici storici sconosciuti o scomparsi, momenti di collezionismo, riscoperte di
importanti artisti bolognesi tra Ottocento e Novecento, diari di viaggio dimenticati e molto altro ancora. Tutto questo nell'incontro dedicato alla Strenna Storica Bolognese, volume pubblicato da 70 anni a cura del Comitato per Bologna Storica e Artistica (Pàtron Editore).
Come ogni anno la Strenna offre un ampio esame dell’Arte e della Storia di Bologna documentando scientificamente la varietà e la complessità della cultura a Bologna. Gli autori illustreranno alcuni articoli scelti dal variegato sommario della rivista.
4Il Comitato per Bologna Storica e Artistica, fondato nel 1899 da Alfonso Rubbiani e Francesco
Cavazza, si trova oggi in Strada Maggiore 71.
Per partecipare in presenza presso la Certosa di Bologna è obbligatoria la prenotazione scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it (entro venerdì 28 maggio, ore 9).
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 15.30-18.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
“Scopri l'antica città dell'acqua e della seta”
Il Museo del Patrimonio Industriale propone la possibilità di scoprire, guidati dai giovani mediatori di MIA - Musei Inclusivi e Aperti, l'antica città dell'acqua e della seta.
I visitatori saranno accolti nella sezione dedicata all'antica città dell'acqua e della seta e illustreranno alcuni degli oggetti più significativi.
Tra questi spicca il mulino da seta “alla bolognese”, presente con un modello in scala 1:2 funzionante, utilizzato per la torcitura del filo di seta e col quale si poteva ottenere il velo, prodotto che rese celebre Bologna per oltre quattro secoli, ampiamente commercializzato in tutta
Europa e spesso riprodotto nell'iconografia occidentale.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
domenica 30 maggio
ore 15.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”
“Perché non parli | Estasi e tormento nei capolavori della Certosa”
Per oltre un secolo e mezzo i bolognesi hanno chiamato i migliori artisti per realizzare i propri
monumenti in Certosa. Giovanni Putti, Ercole Drei, Pasquale Rizzoli, Vincenzo Vela: artisti
straordinari che hanno dato volto alla memoria, al dolore, all'amore, alla consolazione, alla bellezza. Un percorso tra logge, chiostri e sale alla scoperta di delicate statue neoclassiche, impressionanti marmi veristi, voluttuosi bronzi liberty.
Visita guidata a cura di MirArte.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.
Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).
La visita si tiene anche in caso di maltempo.
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della
Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
martedì 1 giugno
5ore 20: pagina Facebook Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna
Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”
“La Storia #aportechiuse con Michela Cavina”
Con Michela Cavina (guida turistica ed archeologa), in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento - Certosa di Bologna: www.facebook.com/museorisorgimentobologna/, con un intervento dedicato ad alcune storie curiose di Bologna che saranno svelate durante le visite serali
estive nel Cimitero Monumentale della Certosa. Appuntamento nell’ambito del “Respighi Project”.
“La Storia #aportechiuse” propone un palinsesto di dirette Facebook che vede alternarsi diverse
voci per condividere insieme l'arte e la storia, occasioni per stare qualche minuto in compagnia
e offrire spunti per approfondire da casa eventi, persone, opere d'arte del nostro paese.
Al termine di ogni diretta gli utenti possono dialogare con l’autore del contributo video nei
commenti al video stesso. Testi, documenti e video di approfondimento sono segnalati da specifici post.
Il progetto è realizzato dal Museo civico del Risorgimento in collaborazione con 8cento APS, Associazione Didasco e Associazione Amici della Certosa di Bologna.
Tutti gli interventi de “La Storia #aportechiuse” sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
giovedì 3 giugno
ore 15-17: diretta su www.neuradio.it
“STARTER - Fermenti Culturali”
Giovedì 3 giugno dalle ore 15 alle 17 va in onda una nuova puntata di “STARTER - Fermenti Culturali”, il format radiofonico settimanale a cura di NEU RADIO, in collaborazione con il MAMbo:
una nuova trasmissione concepita per diffondere notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo
dell'arte, musica e cultura.
Il termine inglese “starter” assume svariati significati a seconda del contesto: antipasto, motore di avviamento, catalizzatore, principiante, lievito di pasta madre.
Con questo titolo la trasmissione di NEU RADIO accenna non solo alla ripartenza del mondo culturale, ma anche alla crescita e allo sviluppo costante delle conoscenze e delle esperienze che
gravitano intorno ad essa.
In studio Carlotta Chiodi, Caterina De Feo, Claudio Musso e Moreno Mari.
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”
“Nomen omen: destini scolpiti sulle pietre”
Lucifero, Adua, Osiride, Marsilide, Edolo, Desdemone, Amneris, Ermete... Nomi che ci portano
lontano in luoghi remoti e mondi filosofici, mitici, divini. Una passeggiata insolita tra i chiostri
6e le gallerie del cimitero alla scoperta di storie strane e curiose.
Visita guidata a cura di Maurizio Rossi per Co.Me.Te.
Prenotazione obbligatoria con WhatsApp o tel. al 335 8098168.
Ritrovo all'ingresso del Cimitero, Via della Certosa 18 (cortile chiesa).
Ingresso: € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della
Certosa)
ore 18.30: Nell’ambito della rassegna “Certosa di Bologna. Calendario estivo”
“La Certosa svelata | sale nascoste e passaggi segreti”
Una visita guidata al tramonto, con solo i nostri passi che risuonano nel silenzio del cimitero, per scoprire sale nascoste, chiostri poco esplorati, passaggi segreti tra una sala e l'altra. Dagli ambienti originali del convento, riadattati per accogliere le spoglie dei bolognesi, ci sposteremo attraverso le scenografiche sale realizzate tra '800 e '900. Durante questa esplorazione ascolteremo la voce dei monumenti che ci raccontano di amori proibiti, morti sospette, vite dissolute o condotte irreprensibili. Un percorso tra arte, storia e... pettegolezzi. Visita guidata a cura di MirArte.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18
Prenotazione obbligatoria sul sito www.mirartecoop.it.
Pagamento tramite sito internet sicuro o contanti (soldi contati - non vengono dati resti).
La visita si tiene anche in caso di maltempo.
Ingresso € 12,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della
Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
MOSTRE IN CORSO
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
“RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri”, fino al 29 agosto
2021
Prosegue con il terzo e ultimo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi “RE-COLLECTING”, ciclo ideato da Lorenzo Balbi che approfondisce temi legati alle collezioni permanenti dell’Area
Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.
Il Museo Morandi, dopo le rassegne dedicate ai Fiori e alle Nature morte, propone “Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri” a cura di Lorenza Selleri, dedicata al tema
dell’Incisione.
Partendo dalla domanda ricorrente “Che cos’è un’acquaforte?”, il museo cerca di rispondere
attraverso il terzo un focus incentrato su questa tecnica, di cui Morandi è stato maestro. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell'Incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dati il suo rigore e la sua straordinaria capacità tecnica. 7Il percorso espositivo si apre con una natura morta cubofuturista, tratta dalla prima e unica lastra incisa all’acquaforte nel 1915 (V.inc.3), e si conclude con un esemplare dell’ultima e unica
natura morta che Morandi realizzò nel 1961 (V.inc.131).
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di
Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino
delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose.
Alcuni fogli appartenenti a collezioni private completano l’esposizione. Si tratta di opere concesse in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, come ad esempio I Pioppi e la
Grande natura morta con la lampada a petrolio del 1930 (V.inc.76 e 75) e la già citata natura
morta del 1961, appartenuta a Luciano Pavarotti. A queste si aggiunge la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle.
Alcune vetrine permettono al pubblico di avere accesso a documenti che gettano luce sulla dedizione di Morandi verso la tecnica oggetto del focus espositivo e sui suoi lunghi anni di insegnamento. Tra questi spiccano le lettere dell’artista all’amico Mino Maccari e quelle di Carlo Alberto Petrucci, Direttore della Calcografia Nazionale di Roma a Morandi, oppure i registri, le note
di qualifica e le relazioni provenienti dall’Archivio Storico Accademia di Belle Arti di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese”
28 maggio - 3 ottobre 2021
Il Museo Civico Medievale aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del
Sommo Poeta con il progetto espositivo “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da
Gubbio e Franco Bolognese”.
La mostra, curata da Massimo Medica, presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione
miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio
collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.
Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di
Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei
più importanti sviluppi coevi al suo tempo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Gli eroi del quotidiano. Mimmo Paladino per l’Arma dei Carabinieri”, fino al 30 maggio 2021
Il MAMbo ospita negli spazi del Dipartimento educativo la mostra itinerante “Gli eroi del quotidiano. Mimmo Paladino per l’Arma dei Carabinieri” che espone le tavole realizzate dall’artista
8per l’edizione 2020 del calendario dell’Arma, con testi della scrittrice Margaret Mazzantini.
La mostra è organizzata dal Comando Generale dei Carabinieri in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei.
Pubblicato dal 1928, con un’unica interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, il calendario dei Carabinieri è diventato un vero oggetto di culto per molti collezionisti e viene stampato
con una tiratura che supera il milione di copie.
L’edizione 2020 racconta il quotidiano eroismo dei Carabinieri attraverso le tavole realizzate da
Mimmo Paladino, con riferimenti ai maestri senesi, ai mosaici di Ravenna e all’arte rinascimentale. Le tavole dell’artista sono accompagnate da testi di Margaret Mazzantini che, attraverso
una prosa incisiva, narra episodi di vita reale in cui emergono lo spirito solidale, l’umanità e la
vicinanza dei Carabinieri alla gente comune.
Il fondo dorato della copertina 2020 celebra il centenario del prestigioso riconoscimento concesso alla Bandiera dell’Arma, insignita della Medaglia d’oro al valore militare il 5 giugno 1920
per il contributo fornito alla vittoria nella Grande Guerra.
Info: www.mambo-bologna.org
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021
“RE-COLLECTING. Contenere lo spazio”, fino al 13 giugno 2021
Prosegue con il secondo appuntamento, dedicato alla collezione permanente del MAMbo, “RECOLLECTING”, ciclo di focus espositivi che approfondiscono temi legati alle collezioni permanenti di MAMbo e del Museo Morandi.
“Contenere lo spazio”, a cura di Sabrina Samorì, è una narrazione tridimensionale costruita attorno ai concetti di spazio vuoto e spazio pieno, spazio intimo e spazio pubblico.
In un gioco continuo di specchi, rimandi e confronti tra le opere della collezione permanente
MAMbo, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo internazionale e biblioteca della musica,
e attraverso il loro intreccio relazionale, si è voluto dare spazio a differenti piani di lettura per
generare riflessioni.
Se da un lato il focus espositivo indaga lo spazio che ognuno di noi occupa nella quotidianità -
come vuoto tra i corpi, ma anche come luogo dove i corpi possono esistere - dall’altro il termine “contenere” ha un forte rimando sia all’attuale concetto di contenimento (sociale e culturale) sia a quello di contenitore (casa, museo, supporto dell’opera).
La mostra è concepita come un album della memoria che mette insieme opere e pensieri, al
fine di ricostruire visivamente la storia attuale: quella che stiamo vivendo e che ha profondamente segnato il nostro modo di vivere lo spazio, il tempo e le relazioni.
Info: www.mambo-bologna.org
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021
“Aldo Giannotti. Safe and Sound”, fino al 5 settembre 2021
9“Safe and Sound” di Aldo Giannotti, ideata per il MAMbo, è la prima mostra antologica dell’artista in un’istituzione italiana, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì.
Il progetto, vincitore della VIII edizione del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea
italiana nel mondo, si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse
prospettive.
Spaziando dall'aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale,
fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha in questi campi, la mostra invita a riflettere
sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a tali concetti. Regolamenti, leggi e
codici di comportamento, applicati nei diversi ambiti sociali, sono i temi che Giannotti osserva
per una personale riflessione sulla sicurezza.
Il visitatore viene accolto in uno spazio in cui è libero di esercitare potenziali alternative comportamentali: l’invito è di sfidare e piegare il proprio senso delle regole e il proprio comportamento per favorire nuovi processi decisionali all'interno di strutture, come può essere quella
museale, in cui i concetti di sicurezza e protezione sono profondamente radicati.
Sebbene il disegno sia al centro della pratica artistica di Giannotti, l’attivazione o la realizzazione delle azioni abbozzate nei disegni prendono spesso altre forme: installazioni, performance, opere video o riadattamenti di strutture spaziali.
“Safe and Sound” si configura, in parte, come intervento sulla struttura architettonica capace
di ripensare lo spazio museale e il modo in cui i visitatori interagiscono con esso. I percorsi
creati dagli interventi strutturali di Giannotti all'interno del museo tengono conto della specificità dell'edificio pur producendo un adattamento completamente personalizzato, che ha costretto la stessa istituzione a partecipare al rimodellamento delle norme, sia concettualmente
che in pratica. La mostra non è dunque solo un intervento sulla struttura spaziale ma anche un
modo per esplorare la rete di relazioni che definiscono un'esperienza museale in quanto tale.
La mostra lascia emergere una serie di interrogativi relativi a come può essere vissuto un museo
e a quali interazioni si sviluppano al suo interno, in un’esperienza che non è mai “oggettivamente determinata”, ma viene sperimentata soggettivamente e influenzata in modo inevitabile
dal ruolo ricoperto di volta in volta dai singoli attori: centrali in questo senso per Aldo Giannotti
sono i guardasala, incarnazione del concetto di sicurezza, protagonisti della relazione più immediata con il pubblico, portavoce del “si può” e del “non si può” fare. Il personale di sala e un
“manuale” di istruzioni su come rapportarsi ai visitatori ideato dal Aldo Giannotti, sono gli elementi costitutivi di “The Museum Score”, l’opera-performance premiata da Italian Council e destinata al MACRO di Roma.
Info: www.mambo-bologna.org
Villa delle Rose - via Saragozza 228/230
Nell’ambito di ART CITY Bologna
10“Helen Dowling. Something for the Ivory”, fino al 6 giugno 2021
Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna è lieto di presentare la mostra “Something for the
Ivory” di Helen Dowling (Guernsey, 1982), prodotta nell'ambito dell'edizione 2020/2021 del Programma di Residenze ROSE e prima personale dell'artista britannica in un’istituzione museale
italiana.
Curato da Giulia Pezzoli, il progetto espositivo è allestito in relazione site specific con la splendida dimora settecentesca di Villa delle Rose.
La pratica multidisciplinare di Helen Dowling analizza le strutture del linguaggio digitale e video. Interessata all'opportunità offerta dal Programma di Residenza ROSE di realizzare un progetto inedito in stretta connessione con il patrimonio culturale della città di Bologna, l'artista si
è proposta di sviluppare una riflessione che affonda le sue radici nell’analisi funzionale dei contenuti digitali e nell’osservazione e rappresentazione scientifica del corpo umano.
Ispirato dall’esplorazione del vasto mondo del ‘purpose made stock footage', “Something for
the Ivory”, progetto di ricerca già avviato nel 2017 con l’opera video omonima e di cui la mostra costituisce il secondo capitolo, riflette sulle implicazioni concettuali alla base della produzione e dell’uso di immagini e video di repertorio, creati e resi disponibili su piattaforme online
per essere liberamente acquistabili e utilizzabili per i più svariati contenuti ed impieghi.
Anch’essi dotati di un’autorialità, questi prodotti commerciali vengono considerati dall’artista
non come inerti vettori di trasmissioni di idee e concetti, bensì come ‘interpretazioni multi-funzionali’ dell’immagine che rappresentano, come i potenziali incipit di infinite narrazioni.
Durante il periodo di residenza a Bologna come ospite della Residenza per artisti Sandra Natali,
la ricerca di Dowling si è orientata sul rapporto tra corpi e dinamiche produttive, mettendo in
relazione il processo di creazione di 'filmati stock appositamente realizzati' con l'attività di
Anna Morandi Manzolini (1714-1774), nota scultrice e al tempo rarissimo caso di anatomista
donna, di cui l'artista ha potuto osservare l'originale collezione ceroplastica esposta presso il
Museo di Palazzo Poggi afferente a SMA – Sistema Museale di Ateneo.
Il percorso espositivo si compone di cinque installazioni immersive, tra cui la nuova produzione
video “Xylophone” concepita e realizzata durante il periodo di residenza a Bologna e che, nella
concezione dell’artista, fa il paio con la precedente opera video “Holden” (2017). Le immagini
digitali di questi due video, spesso scure e non facilmente decifrabili, dialogano con le superfici
brillanti e l’illuminazione minimale delle opere installate nelle altre tre sale della Villa, immergendoci in atmosfere drammatiche e avvolgenti come quella del neon rosa di alright mother,
you win o ironiche e fluttuanti come quelle delle stampe di “Hey buddy” o dei tessuti di “Gone
away”.
Info: www.mambo-bologna.org/villadellerose
Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021
“NO DAMS! 50 anni di Corso di Laurea in Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo”,
11fino al 20 giugno 2021
Fu in un Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna che, nei primi
mesi del 1970, il Prof. Benedetto Marzullo, ordinario di Letteratura greca e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, illustrò il piano didattico del nuovo Corso di Laurea
DAMS. Decisiva e vincente, pur fra molte polemiche e resistenze, fu l’idea di affidare gli insegnamenti ad un corpo docente che, accanto a figure provenienti dall’ambito accademico, coinvolgesse protagonisti del mondo delle arti e delle industrie culturali, in grado di riportare nella
didattica la propria esperienza di lavoro e di ricerca.
Ma accanto ai docenti occorre assolutamente ricordare intere generazioni di studenti, impetuosa espressione di nuove forme di creatività, gioiosamente “anomali”, ma pure animati da forti
ed originali curiosità intellettuali, straordinariamente appassionati, coinvolti e coinvolgenti, i
quali, fin dai primi anni, e poi nel tempo, hanno contribuito in maniera determinante a segnare
l’identità e i meriti del DAMS.
La mostra, promossa da Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna e curata da Claudio
Marra e Anna Rosellini, intende ricordare i principali passaggi storici del Corso di Laurea, ma anche suggerire, già a partire dalla particolarità del progetto espositivo, come il DAMS continui ad
essere, anche oggi, un luogo di innovazione didattica, di ricerca e di sperimentazione estetica.
Documenti, disegni, fotografie, video raccontano, pur se in maniera sintetica, i capitoli di una
storia unica, tanto nei riflessi interni al mondo universitario quanto nel rapporto, a volte conflittuale, ma sempre vivo e intenso, con la città: dagli esordi, a inizio decennio, fino agli eventi
del ’77, dal drammatico intreccio dei cosiddetti “delitti del DAMS” ai collettivi degli anni Ottanta, dalla Pantera degli anni ’90 fino ai cambiamenti intervenuti dopo il Duemila.
La mostra fa parte di “DAMS50”, il cartellone che raccoglie oltre 30 eventi dedicati ai 50 anni
del DAMS, rivolti agli studenti, agli ex studenti del corso di laurea, nonché ai cittadini e a tutti
gli appassionati.
Info: www.museibologna.it/musica
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio - Piazza Maggiore 6
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021
“1X2 FlavioFavelliNanniMenettiFabiolaNaldi”, fino al 20 giugno 2021
“1X2 FlavioFavelliNanniMenettiFabiolaNaldi” nasce dalla volontà di Flavio Favelli e Nanni Menetti di realizzare un progetto unico, irripetibile e condiviso. A partire dalla presentazione di
due opere pittoriche apparentemente identiche (una di Flavio Favelli, l’altra di Nanni Menetti),
il progetto vede la partecipazione curatoriale di Fabiola Naldi che ha chiesto ai due artisti di
“pensare” a un processo artistico, sinestetico e ambientale del tutto inaspettato.
Le due opere, entrambe di 140 x 100 cm, realizzate con tecniche differenti ma dal risultato simile e poco distinguibili a un primo sguardo, sono esposte all’interno delle Collezioni Comunali
d’Arte, nella Sala Urbana, interamente vuota per accogliere la sola installazione verticale nei
12pressi della parete centrale.
Dalla “tradizionale” presenza espositiva entro i luoghi deputati, il progetto “1X2” si sposta inoltre sulle bacheche comunali di via dell’Indipendenza grazie alla collaborazione con CHEAP e
alla costruzione visiva di eee studio (Emilio Macchia e Erica Preli).
L’immagine costruita per essere fruita come un poster di strada contiene pensieri e parole di
Flavio Favelli, Nanni Menetti e Fabiola Naldi, ridefiniti dall’elaborazione, non solo grafica, di
eee studio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Casa Morandi – via Fondazza 36
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2021
“Vimercati – Morandi. Ripetizioni differenti”, fino al 18 luglio 2021
Nella riscoperta critica che negli ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più
originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è stata ricorrentemente avvicinata all'opera pittorica e incisoria di
Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio espressivo.
L'analogo procedimento di interrogazione seriale di oggetti comuni prelevati dal dato di realtà e
una condizione di schiva solitudine, ancorata ai margini del sistema dell'arte, ha suggerito un
parallelismo nella postura, estetica e di ethos, di due artisti diversamente inattuali per riluttanza di adesione alle convenzioni del proprio tempo storico, e per questo profondamente contemporanei.
Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di accostamento, unica e speciale per capacità
di risonanza interiore, nella mostra “Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti” allestita a Casa
Morandi.
Il progetto espositivo è curato da Lorenzo Balbi e promosso con la preziosa collaborazione di Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese.
Le 23 fotografie di Franco Vimercati esposte – 3 dalla serie “Senza titolo (Fiori)”, 6 dalla serie
“Senza titolo (Vaso)” e la serie completa di 14 immagini del corpus “Senza titolo (Brocca)” –
sono state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei soggetti prediletti da Morandi nella sua indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni esemplari originali.
Info: www.mambo-bologna.org/museomorandi
Museo civico del Risorgimento - Piazza Carducci 5
“Parigi è in piena rivoluzione. Mostra storico-documentaria a 150 anni dalla Comune di Parigi”,
fino al 1 agosto 2021
Il 18 marzo di centocinquant'anni fa, dalle aspirazioni di rinnovamento sociale del proletariato
13parigino, dalla reazione contro le tendenze monarchico-conservatrici del governo di Versailles
retto da Adolphe Thiers, dall'indignazione patriottica verso la resa all'invasore prussiano, sorgeva la Comune di Parigi: «il più importante episodio di lotta della classe operaia prima della rivoluzione sovietica del 1917».
L'esposizione presenta documenti, cimeli ed illustrazioni riguardanti la partecipazione emiliana
ai mesi dell'esperienza comunarda, in particolar modo di quei volontari garibaldini già distintisi
nelle file dell'Armata dei Vosgi di Giuseppe Garibaldi, l'unico corpo dell'esercito francese che
era riuscito a sconfiggere i tedeschi sul campo di battaglia.
Sul portale Storia e Memoria di Bologna si possono inoltre consultare ulteriori notizie ed approfondire attraverso video e documenti.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
“Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia”, fino al 12 settembre 2021
Promosso dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, il progetto espositivo curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina
costituisce l'apice conclusivo delle celebrazioni che nel 2020 hanno accompagnato il centenario
del Museo Davia Bargellini e l’omaggio al suo fondatore, Francesco Malaguzzi Valeri, che il 30
maggio 1920 lo inaugurò all'interno del senatorio Palazzo Bargellini.
Affascinato dalle grandi raccolte museali di arti applicate e industriali che si andavano moltiplicando in Europa, Malaguzzi Valeri concepì l’idea di istituire un museo autonomo dedicato alle
arti decorative, in cui fossero riunite, per scopi didattici e divulgativi, le più alte espressioni
della locale tradizione artigianale di pregio.
Da questo principio ispiratore si è scelto di sviluppare il percorso della mostra, muovendo dalla
presenza nel patrimonio del museo di numerose testimonianze frutto dell’abilità di artigiani,
ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo.
Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano trovano una eccezionale opportunità di esaltazione nel dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle collezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al
Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia. Trovano così temporanea dimora nelle sale del museo
modelli di abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile (abiti, calzature,
copricapi d’epoca), esemplari nel rappresentare lo spirito frivolo e spensierato dei veneziani in
fatto di moda nel XVIII secolo.
Concorrono a ricreare l’immagine della vita quotidiana osservata nelle calli e negli interni dei
palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola. La presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo
commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon
gusto e divertimento, specchio dei tempi di una società illuminata dagli ultimi splendori albi-
14canti appena prima del definitivo tramonto.
La mostra si configura come occasione ideale per presentare in anteprima al pubblico 8 pregevoli manufatti, di varia tipologia e funzione, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli-Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna con la finalità di incrementare le collezioni
del Museo Davia Bargellini e del Museo Civico Medievale. Realizzati da fornaci veneziane e muranesi, essi documentano in gran parte la diffusione nella prima metà del Settecento del cosiddetto cristallo “ad uso di Boemia”, un tipo di vetro con notevoli percentuali di ossido di piombo
in aggiunta all’ossido di potassio, lavorabile a caldo secondo la tradizione muranese, da cui si
ottiene una maggiore brillantezza.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – via Manzoni 4
Nell’ambito di ART CITY Bologna
“Maurizio Donzelli. In nuce”, fino al 19 settembre 2021
La mostra personale site specific dell’artista Maurizio Donzelli (Brescia, 1958), promossa in collaborazione con Galleria Massimo Minini di Brescia, e curata da Ilaria Bignotti e Massimo Medica, si pone in dialogo con le opere e gli ambienti del Museo Civico Medievale: un percorso che
invita lo spettatore alla scoperta di inattese relazioni tra i preziosi manufatti e le secolari architetture del museo e le tipologie dei lavori dell’artista, dagli “Arazzi” ai “Mirrors”, dai “Disegni del Quasi” ai recenti monocromi sull’oro, sino alla presentazione della nuova serie pittorica
dei “Notturni”, nati come meditazione pittorica sull’isolamento e l’attesa, tra la fine del 2020
e la prima parte del 2021, ancora inediti.
Il titolo della mostra, “In nuce”, evidenzia infatti come l’opera di Donzelli contenga embrionalmente un racconto visuale e iconico che può svilupparsi in direzioni diverse, potenzialmente infinite: nato dallo sguardo furtivo dell’artista e capace di unire, fondere e distinguere linguaggi
e forme di tempi e geografie differenti. È questa la modalità di approccio e dialogo che l’artista mette in atto con il passato e con le sue iconografie, alle quali la sua opera si ispira in un
andirivieni di emergenze e latenze di segni e accenni, affioramenti e sussurri visuali. Un prezioso e delicato rimando che si sviluppa come un ricamo lungo le sale del museo, chiedendo allo
spettatore di trovare, a partire dalle proprie reminiscenze e attitudini visuali, relazioni e confronti tra le vestigia del passato e le contemporanee superfici pittoriche e materiche di Donzelli
che si acquattano tra le sale o impattano eclatanti nell’ambiente.
Lasciandosi trasportare dalle suggestioni e dalle meraviglie dei tesori del museo bolognese e dai
racconti che essi restituiscono sala dopo sala, Donzelli traccia ipotesi di un viaggio nel tempo e
nello spazio, attraverso le forme, gli ornamenti, le iconografie stratificate, nascoste e latenti,
dall’antichità alla contemporaneità.
Un linguaggio contemporaneo che si nutre delle stratificazioni e delle rimanenze del tempo,
che rievoca e ritorna ciclicamente e sulle vestigia della storia e della cultura, senza limiti di
geografie e di tempi: un lavoro che perfettamente si iscrive nella cornice altrettanto stratifica-
15ta del Museo Civico Medievale, in una tensione dialettica con i suoi tesori preziosi e le sue vicende inscritte tra le mura e negli oggetti esposti.
Info: www.museibologna.it/arteantica
L'Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, arte antica, moderna e contemporanea, musica, patrimonio industriale e
cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo
Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento,
Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 16-20; sabato, domenica e festivi h 10-20
chiuso: lunedì
mercoledì 2 giugno aperto ore 10-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: sabato e festivi h 16-19
chiuso: domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì
mercoledì 2 giugno chiuso
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
16aperto in occasione di eventi espositivi
In occasione della mostra “Helen Dowling. Something for the Ivory”, aperto sabato e domenica
ore 11-16
mercoledì 2 giugno chiuso
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22
tel. 051 377680
aperto: sabato, domenica e festivi h 12-19
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì
mercoledì 2 giugno chiuso
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: lunedì e mercoledì ore 10-13; giovedì e venerdì h 15-19; sabato, domenica e festivi h
10-19
chiuso: martedì
mercoledì 2 giugno aperto ore 10-19
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi
h 10-19
chiuso: lunedì
mercoledì 2 giugno aperto ore 10-19
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi
h 10-18.30
chiuso: lunedì
mercoledì 2 giugno aperto ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì, mercoledì, giovedì ore 10-15; venerdì ore 14-18; sabato, domenica e festivi h
10-18.30
17chiuso: lunedì
mercoledì 2 giugno aperto ore 10-18.30
Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”
via di Casaglia 3
tel. 051 2194528 - 2193916 (biglietteria Museo Civico Medievale)
Accesso momentaneamente sospeso per previsione di manutenzioni straordinarie
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 11-13.30 / 14.30-18.30; sabato, domenica e
festivi ore 11-18.30
chiuso: lunedì
mercoledì 2 giugno aperto ore 11-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: giovedì e venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 15-19
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì
mercoledì 2 giugno chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: venerdì ore 15-19; sabato, domenica e festivi ore 10-14
chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì
mercoledì 2 giugno chiuso
Contatti
Istituzione Bologna Musei
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei
Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei
e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra – tel. +39 051 6496653 - e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli - tel. +39 051 6496620 - e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it
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