La Mostra fotografica “Canali Nascosti a Bologna nel Novecento” riapre al pubblico
Apre nuovamente al pubblico la Mostra fotografica “Canali Nascosti a Bologna nel Novecento”. Con il passaggio della Regione Emilia–Romagna in zona gialla infatti c'è l'autorizzazione ad accogliere nuovamente il pubblico all'Opificio delle Acque il nuovo Centro Didattico-documentale gestito da Canali di Bologna. Il 12 e il 19 febbraio (sempre di venerdì) sono prenotabili due visite guidate alle 10.30.
L'Opificio delle Acque
L’Opificio delle Acque ha la funzione di raccogliere, conservare e divulgare le testimonianze della storia idraulica di Bologna, avvalendosi del patrimonio archivistico dei Consorzi di Reno e di Savena, che ne documenta la vita amministrativa e le secolari attività di regolazione delle acque derivate dalle chiuse di Casalecchio e di San Ruffillo e da quelle provenienti dai rii collinari.
L’Opificio riapre con la mostra, già inaugurata a ottobre 2020, “Canali Nascosti a Bologna nel Novecento”: esposizione dedicata alle trasformazioni dell’area nord-occidentale della città, per secoli caratterizzata dai canali scoperti e dagli opifici che utilizzavano l’acqua per varie attività produttive.
Qui ricostruite le fasi più significative degli interventi sui canali della città
Confrontando i dati archivistici con le immagini conservate nei fondi fotografici della Cineteca di Bologna, della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e di alcuni archivi privati, Canali di Bologna ha voluto ricostruire le fasi più significative degli interventi di copertura dei canali urbani nel corso del Novecento, focalizzando l’attenzione sull’area attraversata dal Canale di Reno, dal Canale Cavaticcio, dal Canale delle Moline e dal torrente Aposa.
Il percorso espositivo della mostra
Il percorso espositivo, articolato in due sezioni con ordine cronologico, ricompone le tappe seguite dal Comune di Bologna per dare esecuzione al Piano Regolatore del 1889 e alle trasformazioni urbanistiche che, prima e dopo l’ultima guerra, hanno occultato alla vista gran parte del sistema idraulico del Canale di Reno.
È stato quindi possibile ricostruire tempi e modalità degli interventi più significativi, come la copertura del Canale delle Moline e del torrente Aposa nell’area a nord della Montagnola, realizzata in due fasi a distanza di trent’anni.
La mostra è promossa da Canali di Bologna in collaborazione con Cineteca di Bologna, della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e di alcuni archivi privati, con il patrocinio del Comune di Bologna, Città Metropolitana e IBC Emilia Romagna.
Il progetto - a cura di Maria Cecilia Ugolini e Stefano Pezzoli - viene presentato fino a fine anno in via Monaldo Calari, 15.
Venerdì 12 e venerdì 19 febbraio alle ore 10.30 tour guidato alla Mostra fotografica. (Per informazioni e prenotazioni: prenotazioni@canalidibologna.it)