Cantabo: il concerto dei King's Singers
Il Concerto delle ore 21 sarà preceduto da un Masterclass di due ore prenotabile a parte (dalle ore 14 alle 16, nello stesso teatro)
Informazioni sull'evento
FROM DARKNESS - DALLE TENEBRE
Il canto ha portato a molti di noi gioia e forza durante l'oscurità della pandemia da Covid-19. 'From Darkness' esplora l'importanza che i cori possono avere nel sostenere le persone attraverso i tempi di oscurità, questo e molti altri prima di esso.
Le tenebre, un tempo, scendevano sui compositori che dovevano scrivere la loro musica nascondendosi, temendo una punizione per il loro credo religioso. Svendevano anche quando le persone erano costrette all'esilio, facendo musica lontano dalla loro patria. E in tempo di guerra, la musica divenne un balsamo benvenuto per le anime ferite.
Oggi, l'oscurità sta ancora parzialmente coprendo un mondo in quarantena. Ma il nostro mondo non ha mai taciuto. 'From Darkness' evidenzia come tutti i tempi di oscurità, come quelli descritti, possano produrre tanta bellezza.
Max Reger: Nachtlied
Pietro Ferrario: Nightfall
Nascondendosi
Thomas Tallis: Derelinquit impius
Thomas Tallis: If ye love me
William Byrd: Vigilate
In esilio
Richard Dering: Factum est silentium
Nicolas Gombert: Media vita
Claude Debussy: Trois chansons de Charles d’Orléans
In guerra
Martin Luther, arr. Johann Sebastian Bach: Ein feste Burg
Ned Rorem: “To-night as I was trying to keep cool” (da Pilgrim Strangers)
Thomas Tallis: Te lucis ante terminum
Intervallo
Richard Strauss: Traumlicht
Carles Prat: Spring, the sweet spring
Trovare l’Armonia
Urmas Sisask: Heliseb väljadel
John Cameron, arr. James MacMillan: O, chì, chì mi na mòrbheanna
Harry Dixon Loes, arr. Stacey V. Gibbs: This little light of mine
Brani di fede e speranza
I King's Singers concluderanno il concerto, in stretta armonia, con una selezione di brani che hanno definito il loro tempo di isolamento, insieme ad alcune delle loro canti preferiti.
I King's Singers hanno rappresentato il punto di riferimento, per il canto a cappella, sui più grandi palcoscenici del mondo per oltre cinquant'anni. Sono rinomati per la loro impareggiabile tecnica, versatilità e abilità nell'esecuzione, e per la loro perfetta musicalità, attingendo sia dal ricco patrimonio del gruppo che dal loro desiderio di ricerca per creare una straordinaria ricchezza di opere originali e collaborazioni uniche.
Ciò che li ha sempre distinti è il loro talento nell’esecuzione di una varietà di stili e generi senza precedenti, superando i confini del loro repertorio ma allo stesso tempo onorando le origini della tradizione corale britannica. Sono conosciuti e amati in tutto il mondo e appaiono regolarmente nei principali festival e concerti in Europa, Nord America, Asia e Oceania, tra cui Carnegie Hall New York, Elbphilharmonie Hamburg, Leipzig Gewandhaus, Mozarteum Salzburg, Tonhalle Zurich, Concertgebouw Amsterdam, Edinburgh International Festival, Helsinki Music Centre, Sydney Opera House, Tokyo Opera City e il National Centre for the Performing Arts, Pechino. Lavorano anche con le orchestre, tra cui recentemente la NDR Radiophilharmonie e la Royal Scottish National Orchestra, con cui hanno eseguito un lavoro appositamente commissionato da Sir James MacMillan.
La vasta discografia dei King's Singers ha portato a numerosi riconoscimenti tra cui due Grammy Awards, un Emmy Award e una menzione nella Hall of Fame inaugurale della rivista Gramophone. Come parte delle celebrazioni per il loro 50° anniversario nel 2018, il gruppo ha intrapreso una serie di importanti tour in tutto il mondo, sostenendo la pubblicazione di un album speciale per l'anniversario GOLD (nominato anche per un Grammy Award), che presentava importanti opere nella storia del gruppo e nuove commissioni di Bob Chilcott, John Rutter e Nico Muhly.
Questo impegno a creare un nuovo repertorio è sempre stato prioritario per il gruppo, con oltre 200 opere commissionate da molti importanti compositori del XX e XXI secolo, tra cui John Tavener, Judith Bingham, Eric Whitacre, György Ligeti, Luciano Berio, Krzysztof Penderecki e Toru Takemitsu. Queste opere si uniscono a un insieme di arrangiamenti a cappella, inclusi quelli dei singoli componenti dei King's Singers passati e presenti. L'esperienza di molti dei loro primi collaboratori con le orchestre di ottoni ha contribuito a formare il distinto "suono dei King's Singers" e un gran numero di lavori commissionati e di arrangiamenti sono disponibili nella loro serie con Hal Leonard, che hanno venduto oltre due milioni di copie in tutto il mondo. Una chiave del successo del gruppo è stata la loro capacità di evolversi e innovare nel corso di molti anni - attraverso 28 cantanti - pur mantenendo sempre questo suono speciale e l'integrità musicale.
I King’s Singers tengono anche workshop musicali e corsi residenziali in tutto il mondo, lavorando con gruppi e individui sulle loro tecniche e approcci al canto d'insieme. Nel 2018 hanno fondato The King's Singers Global Foundation per fornire una piattaforma per la creazione di nuova musica attraverso molteplici discipline, formare una nuova generazione di interpreti e offrire opportunità musicali a persone di ogni provenienza.
I King's Singers si sono costituiti nel 1968, quando sei studenti di canto corale del King's College di Cambridge diedero un concerto alla Queen Elizabeth Hall di Londra. In quell’occasione l’ensemble era composto da due controtenori, un tenore, due baritoni e un basso; il gruppo ha mantenuto questa formazione da quel debutto.