“Canzoni di favole e sogni d’amore” di Stefano Ciccolo
Il fascino della chitarra acustica nelle canzoni di Stefano Ciccolo. Aprirà il concerto Francesco Giordano, al pianoforte
Stefano Ciccolo ha usato sempre la chitarra che ebbe ereditato dal padre: un'acustica che perdeva sempre più pezzi; finchè la madre, mossa da pietà, all'età di diciotto anni circa, gli comprò una chitarra acustica nuova. In tarda adolescenza, trasferitosi in una città del nord Italia, è entrato a far parte come seconda chitarra elettrica, di un gruppo sempre “rock-blues”, forse più rock e poco blues ed anche un po' “pop”. Ma non era molto felice; e quando il gruppo si sciolse, con il bassista ed il batterista, ragazzi dall'anima buona, fondò un gruppo di “blues elettrico” in cui poteva dare sfogo alle proprie passioni.
Da qualche anno ha deciso di dedicarsi solo alle proprie canzoni, mettendo da parte la chitarra elettrica e cercando umilmente di reimparare a suonare la chitarra acustica.
In definitiva il suo curriculum sta in poche righe, ma probabilmente è più importante tutto ciò che sta nelle sue canzoni.
Francesco Giordano, giovane pianista bolognese, inizia lo studio del pianoforte da bambino, per poi proseguire gli studi al Conservatorio di Bologna, prima nel percorso classico e poi in quello Jazz. Dal 2012 ha suonato in diversi gruppi della scena bolognese, non tralasciando mai la passione e l’inclinazione per il piano solo. Amante dei cantautori italiani e stranieri, ama infatti reinterpretare al pianoforte canzoni in chiave personale.