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Cinema

“Qualcosa di noi” al Cinema Lumière

Il documentario di Wilma Labate sviluppato all'interno della scuola di scrittura bolognese Bottega Finzioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

"Qualcosa di noi", il documentario di Wilma Labate sviluppato all'interno della scuola di scrittura bolognese Bottega Finzioni, torna al Cinema Lumière giovedì 16 aprile alle 20. A introdurre il film il prof. Paolo Noto, docente di Cinematografia documentaria e sperimentale del Dams dell'Università di Bologna, e alcuni dei protagonisti.

Bologna, 15 aprile 2015 - Giovedì 16 aprile alle 20, al Cinema Lumière di Bologna, nuovo appuntamento con Qualcosa di noi, il documentario della regista Wilma Labate, sviluppato all'interno della scuola di scrittura bolognese Bottega Finzioni. A introdurre il film saranno il prof. Paolo Noto, docente di Cinematografia documentaria e sperimentale del Dams dell'Università di Bologna, e alcuni dei protagonisti.

Il film narra l'incontro/scontro tra un gruppo di aspiranti scrittori (gli allievi di Bottega Finzioni) e Jana, che ha quarantasei anni e da undici fa la prostituta. Girato principalmente a Iano, borgo sulle colline di Sasso Marconi, in una casa che fu teatro d'incontri d'amore a pagamento, Qualcosa di noi propone una riflessione sul corpo, azienda di Jana, e il denaro. Per i ragazzi è l'inizio di un percorso personale che li porterà a fare delle scelte.

Jana, autentica rivelazione del film, ha ricevuto il Premio speciale alla migliore protagonista nel cinema del reale 2014 ai Nastri d'Argento Documentari 2015.

Qualcosa di noi è stato presentato in Selezione Ufficiale alla 32a edizione di Torino Film Festival nella sezione Diritti&Rovesci curata da Paolo Virzì ed è in concorso ai David di Donatello nella sezione documentari.

"'Qualcosa di noi' è il primo prodotto cinematografico nato all'interno di Bottega Finzioni - commenta Simone Bachini produttore di riconosciuta esperienza (i film di Giorgio Diritti, tra cui L'uomo che verrà, e altre produzioni documentarie) e Responsabile Sviluppo e Produzione - È un progetto anomalo e coraggioso, una riflessione aperta su temi come il sesso, il denaro, la mercificazione del corpo e della mente, i sentimenti, i fallimenti e le aspirazioni personali. Al Torino Film Festival ha registrato molti apprezzamenti, soprattutto tra i non addetti ai lavori e ci auguriamo che possa piacere anche al pubblico in sala".

La prossima data in calendario sempre al Cinema Lumière di Bologna è fissata per giovedì 30 aprile alle 21.45 e prevede l'incontro con lo psicologo Roberto Pani, Simone Bachini, Jana e alcuni protagonisti del film.

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