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La Cometa ISON sfiorerà il sole: spettacolo dal cielo il 28 novembre

"Solo allora - spiega l'INAF - sapremo se verrà distrutta o diventerà visibile in Dicembre e Gennaio". Il fenomeno, che non può essere osservato con i normali telescopi, sarà seguito dall'Osservatorio Astronomico di Bologna attraverso satelliti e immagini in diretta. Ingresso libero per la cittadinanza

La cometa ISON passera` alla minima distanza dal Sole il giorno 28 Novembre.  "Solo allora - spiega l'INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna - sapremo se verra` distrutta dall’attrazione del Sole oppure diventera` visibile in Dicembre e Gennaio.

 Il 28 Novembre la cometa non puo` essere osservata con i normali telescopi a causa della sua vicinanza al Sole. "Cercheremo quindi di seguire l’evento - continua l'Inaf -con i satelliti che studiano il Sole e  che trasmetteranno le immagini in diretta, mentre faremo quattro  chiacchiere sulle comete".

PROGRAMMA DIBATTITI INAF. L'appuntamento per conoscere meglio l'attrattivo fenomeno e seguire con gli astronomi l’avvicinamento della cometa al Sole e presso l' Osservatorio Astronomico di via Ranzani, Bologna. I temi affrontati saranno: 'Le comete che sfiorano il Sole' (con Roberto Bedogni);  "Come neve al Sole" (con Angelo Adamo);  "Cometa ISON: flip o flop? Visibilita` della cometa nei prossimi mesi" (con Roberto Di Luca).  Partecipano Flavio Fusi Pecci e Sandro Bardelli. La partecipazione e` libera.

LA COMETA ISON. La cometa più attesa e discussa dell'anno continua a tenere alta l'attenzione e a dare un primo spettacolo prima di avvicinarsi al Sole. ''La cometa prosegue nella sua marcia di avvicinamento al Sole, seguita dagli astronomi con il fiato sul collo'', osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Dopo il grande entusiasmo iniziale, che per Natale la annunciava grande quanto la Luna, le attese sulla cometa Ison si sono ridimensionate dall'agosto scorso. ''Ma adesso qualcosa è successo'', rileva Masi: il telescopio Trappist (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescop), che si trova sulle Ande cilene ha osservato un aumento incredibile della produzione di gas. ''Questo ha subito generato un grande ottimismo''. L'ipotesi più accreditata per spiegare il fenomeno, spiega Masi, è che la cometa avrebbe rivolto verso il Sole solo un emisfero, mentre l'altro non è mai stato toccato dal calore. L'esposizione alla luce e al calore della zona sempre rimasta in ombra avrebbe adesso generato la produzione di gas. ''Di conseguenza è avvenuto un repentino aumento della luminosità, dalla magnitudine 7 a 4. Vale a dire - spiega Masi - che è diventata visibile a occhio nudo come lo è la costellazione di Andromeda''.

Lo scenario è quindi completamente nuovo: ''adesso Ison comincia fare sul serio. Ci tiene sulle spine - dice Masi - in attesa del suo appuntamento con il Sole''. Il passaggio ravvicinato è previsto per il 28 novembre e fino a quel momento è impossibile fare previsioni. Solo quando la cometa riemergerà da questo giro di boa cosmico, all'inizio di dicembre, si saprà se Ison è davvero la spettacolare cometa di Natale che tutti aspettavano.

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