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I grandi concerti di ottobre a Bologna

Il mese di ottobre è straordinariamente ricco di musica dal vivo di alto livello. Non c'è un genere che prevale, ma una lista lunga di artisti di grande rilievo. Qualche nome? David Garrett per esempio. E i Backstreet Boys!

Gira la testa a dare una scorsa al calendario musicale di ottobre a Bologna. Dai primi del mese e fino all'ultimissimo giorno (che ci porta i Cure di Robert Smith dal vivo proprio la sera di Halloween) è un susseguirsi di appuntamenti imperdibili che spaziano dal rap al rock, con in mezzo tantissimo altro. Dare un'occhiata alle date dell'Unipol Arena è già uno scossone che mette dentro e mescola boomer, generazione x e millennials perché in ordine vediamo: Sfera Ebbasta, David Garrett, Eric Clapton, Marco Mengoni, Marracash, gli Editors, Backstreet Boys (Backstreet’s Back, Alright!) e The Cure.

E già fin qui, commentare diventa superfluo visto che si va da un genio della chitarra alla boyband più famosa degli anni '90 (fans dei Take That, tappatevi le orecchie!). Alla lista aggiungiamo anche la PFM Premiata Forneria Marconi (EuropAuditorium). E c'è anche il calendario dell'Estragon: Annalisa (il 18 ottobre) e i Verdena (il 29 e 30 ottobre). Insomma, di carne al fuoco ce n'è. 

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Backstreet Boys e The Cure: un ripassino e un'occhio alle scalette

L'epoca d'oro del pop. Partiamo da un ripassino sui Backstreet Boys (BSB), che con il DNA World Tour tornano in Italia. Sabato 22 ottobre sarebbe una di quelle date da segnare sulla Smemo (Smemoranda ndr) e sulla pagina ci incollerei anche il biglietto spiegazzato che testimonia la presenza al live, se non fosse che l'adolescenza é passata da un po'. Prendiamola alla leggera, certo: è solo pop. Ma come resistere alle coreografie che ci ha insegnato MTV videoclip dopo videoclip? Non siamo al livello delle Spice Girls, certo. Ma anche Larger than Life non scherza con quell'atmosfera alla Alien e Nick Carter versione robot. Everybody poi è l'inno in assoluto ed è decisamente indimenticabile anche il video stile Thriller alla Michael Jackson. Ascolteremo anche As long as you love me? Pare di si. Abbiamo infatti una possibile scaletta, ma non prendiamola per definitiva: Everyone; Backstreet Boys cover I Wanna Be With You; Black & Blue cover The Call; Millennium cover Don't Want You Back; Dna cover Nobody Else; Dna cover New Love ; Dna cover Chateau; Millennium cover Show Me The Meaning Of Being Lonely; Never Gone cover Incomplete; This Is Us cover Undone; Black & Blue cover More Than That; Dna cover The Way It Was; Chances cover Chances; Black & Blue cover Shape Of My Heart; The Hits--chapter One cover Drowning; Dna cover Passionate; Backstreet Boys cover Quit Playing Games (With My Heart); Backstreet's Back cover As Long As You Love Me; Dna cover Breathe; Millennium cover Don't Wanna Lose You Now; Backstreet Boys cover I'll Never Break Your Heart; The New Best Of (all Hits & Remixes) 2016 cover All I Have To Give; Backstreet's Back cover Everybody (Backstreet's Back); Backstreet Boys cover We've Got It Goin' On; Millennium cover It's Gotta Be You; Backstreet's Back cover That's The Way I Like It; Black & Blue cover Get Another Boyfriend; Backstreet Boys cover The One; The Hits--chapter One cover I Want It That Way.  Ah, eravamo al ripassino. Visto che mi è capitato di chiedere al bar: "Chi e quanti erano i Backstreet Boys?" ed è stato tutto un miscuglio fra un Mark Owen buttato a caso e un ripescaggio da Boyzone ed East Seventeen, eccoli all'appello. Nick Carter (il biondo), Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean e Kevin Richardson. 

Siamo in tanti a non stare nella pelle per loro (ma in un bel chiodo nero si!): il 31 ottobre 2022 i The Cure sono a Bologna. La band capitanata dall'unico, irresistibile e darkissimo Robert Smith porta sul palco di Casalecchio i brani dell'album Songs of the Lost World e non solo. Vista l'imprevedibilità del gruppo sulla scaletta possiamo dire ben poco, ma basandoci sugli ultimi live possiamo ipotizzare che non mancheranno pezzi come Lullaby, Boys Don’t Cry, Friday I’m in Love. Stiamo già cantando. 

PFM - Premiata Forneria Marconi 

Altro genere, ma stesso e altissimo interese per il concerto della PFM Premiata Forneria Marconi (EuropAuditorium, 11 ottobre): uno stile unico e inconfondibile che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica in un’unica entità affascinante. Un po' di storia: nata nel 1970 (discograficamente nel 1972), la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale che mantiene tutt’oggi. Nel 2016 la prestigiosa rivista inglese “Classic Rock” UK ha posizionato PFM al 50esimo posto tra i 100 migliori artisti più importanti del mondo, mentre “Rolling Stone” UK ha inserito l’album “Photos of ghost” al 19esimo posto tra i dischi più importanti della musica progressive. Nel 2018, la band ha ricevuto a Londra il prestigioso riconoscimento come “International Band of the year” ai Prog Music Awards UK, mentre nel 2019 la rivista inglese “PROG UK” nomina Franz Di Cioccio tra le 100 icone della “musica che hanno cambiato il nostro mondo” (unico musicista del mondo latino). PFM – Premiata Forneria Marconi è composta da Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino, seconda tastiera, cori), Alessandro Scaglione (tastiere, cori), Marco Sfogli (chitarra, cori), Alberto Bravin (tastiere, chitarra, seconda voce) ed Eugenio Mori (seconda batteria).

Il 27 ottobre al Teatro Duse suona il violinista e compositore Federico Mecozzi, da 13 anni al fianco di Ludovico Einaudi: “Quando il mondo esterno non risponde più, ci si trova costretti ad esplorare dentro di sé, scoprendo gli infiniti stati che ci compongono" ha detto raccontando il suo ultimo lavoro, Inwards, che vede prevalentemente il violino al centro, intrecciando sonorità che transitano tra musica classica contemporanea, folk, elettronica, world music.

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