Il Teatro Comunale inaugura la stagione con 'Attila' di Giuseppe Verdi, in diretta Rai
La nuova stagione del Teatro Comunale si inaugura il 23 gennaio con un’opera di Giuseppe Verdi, "Attila", che sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai5 e radiofonica su Radio3 Rai.
Proseguendo nell'indagine drammaturgica sull'antichità, che lo aveva reso famoso con Nabucco e I Lombardi alla prima Crociata, Verdi scrisse Attila nel 1846 su libretto di Temistocle Solera perfezionato da Francesco Maria Piave; l'opera, densa di relazioni sentimentali e orgoglio militare, si è guadagnata un ruolo di tutto rispetto nel repertorio, dal tardo Ottocento in poi, e rappresenta un esempio significativo per la comprensione del linguaggio verdiano anche delle opere successive. La caratterizzazione dei personaggi è molto precisa e altamente espressiva: Verdi mira ad ottenere il miglior risultato possibile da ciascun solista, modificando anche alcuni passaggi in base alle caratteristiche dell'interprete cui la parte è destinata. La tematica, tradizionalmente messa in relazione con i moti risorgimentali è in realtà, per Verdi, più occasione di scavo psicologico che di denuncia politica, con una peculiare attenzione all'unico ruolo femminile, complesso e vocalmente virtuosistico, quello di Odabella.
Questo nuovo allestimento inaugurale del Comunale di Bologna, in coproduzione con il Massimo di Palermo e La Fenice di Venezia, e realizzato grazie ad Automobili Lamborghini, porta la firma per la regia di Daniele Abbado, per le scene e le luci di Gianni Carluccio che, con Daniela Cernigliaro, ha disegnato anche i costumi. “Attila è la prima opera in cui Verdi esplora e amplia i propri temi d’interesse e di azione – sottolinea Daniele Abbado – In primo piano la Natura, in tantissime diverse accezioni e momenti: la natura della violenza umana, la natura come contesto favorevole e accogliente per i profughi di Aquileia, la natura psicologica e spirituale nel personaggio di Attila. Al tempo stesso Attila è e vuole essere un’opera politica, uno strano testo politico in cui il personaggio di Attila, che dovrebbe rappresentare il 'nemico' e lo 'straniero', si rivela invece l’unico personaggio portatore di valori, di coraggio, di profonda sensibilità umana: un Attila del tutto solitario nella sua lealtà”.
Sul podio salirà il direttore musicale del teatro felsineo Michele Mariotti, al suo debutto in Attila ma che già nel Ballo in maschera inaugurale del 2015 ha ricevuto ampi consensi del pubblico e della critica internazionale per la profondità della sua interpretazione del testo verdiano.
Nei ruoli principali alcuni fra i più rilevanti interpreti verdiani di oggi: Ildebrando D’Arcangelo (Attila), Simone Piazzola (Ezio), Maria José Siri (Odabella), Fabio Sartori (Foresto).
Il 14 gennaio alle ore 18 (Foyer Respighi), presentazione dell'opera con Sandro Cappelletto.