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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dottor House incanta il Manzoni: "Io stregato dalla musica, andrò in profondità"

La confessione di voler andare avanti nel settore musicale e poi via a due ore di concerto per Hugh Laurie, che con il pubblico non si è risparmiato: cantando, suonando, intrattenendo i presenti. Tifo da stadio per il medico 'strambo' diventato musicista

Teatro Manzoni di Bologna, unica data italiana del tour di lancio del secondo disco - Didn't It Rain- del dottor House, al secolo Hugh Laurie. Ieri sera Bologna ha avuto la possibilità di vedere dal vivo il medico più "strambo" della tv calato perfettamente in nuove vesti. Hugh Laurie ha cantato e suonato con la sua Copper Bottom Band.

ARTISTA POLIEDRICO. Attore, regista, scrittore di thriller politici e musicista, Laurie ha recitato all'inizio con Emma Thompson e Stephen Fry, poi nel cinema ha lavorato anche con registi come Kenneth Branagh e Ang Lee, ma è diventato famosissimo nel 2004, nei panni del genio lunatico di Gregory House, il medico irascibile e folle della serie Fox, quasi crudele anche con gli amici, assolutamente unico nel diagnosticare le malattie più gravi e imprevedibili. Laurie - Golden Globe 2006 e 2007, quando la regina Elisabetta l'ha decorato (Obe), tra gli altri riconoscimenti - ha inciso nel 2011 il suo primo album discografico, Let Them Talk, poi questo secondo lavoro di grandi classici uscito a maggio 2013. Didn't It Rain ha un po' più di Jazz, R&B, perfino atmosfere Tango. Con lui, anche la guatemalteca Gaby Moreno, Jean McClain e, nel disco, anche il grande Taj Mahal, assente però a Bologna. Nella band, Jay Bellerose è alla batteria, David Piltch al contrabbasso, Greg Leisz e Kevin Breit si scambiano la chitarra; ai fiati, Vincent Henry e Robby Marshall, con loro Elizabeth Lea al trombone 'made in New Orleans', poi Patrick Warren e Larry Goldings alle tastiere.

©TM News Infophoto

"Ho deciso di guardare avanti, più in profondità, nella foresta della musica americana che mi ha incantato fin da quando ero un ragazzino", spiega Laurie in una dichiarazione che accompagna il disco fin dall'uscita: "E più vado in profondità, più sono stregato dai canti e dalle persone con cui ho avuto la fortuna di suonare".

GRANDE INTRATTENITORE. A Bologna, dopo un pomeriggio di prove strettamente a porte chiuse che ha fatto sorgere qualche malumore, davanti al pubblico è stato un grande intrattenitore: ha salutato in italiano , ha suonato, cantato e scherzato senza risparmiarsi. Con il pubblico ha giocato più volte, sul suo scarso italiano, sul suo essere attore, sui drink che si è fatto portare in scena, sulla musica: Come on baby let the good time roll, un classico del blues, l'ha cantata e suonata al piano, incitando il pubblico ad accompagnarlo nel ritornello, con tanto di accensione di luci in sala.
Ora lo aspetta il resto della tournee: Arles (Francia) il 18 luglio, Peer (Belgio) il 20, la Konzerthaus di Vienna il 23, Krizanke-Lubiana (Slovenia) il 24, il Congress Centre di Praga il 27.

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