Johnny O'Neal live alla Cantina Bentivoglio
Un musicista tutto da riscoprire, con una storia personale ricca di luci e ombre, tutte assai espressive: insomma, la quintessenza della jazz life. È Johnny O'Neal, pianista e cantante che mercoledì 18 novembre (con inizio alle ore 22) si esibirà in trio alla Cantina Bentivoglio all'interno della decima edizione del Bologna Jazz Festival. Anche se la sua vita è stata travagliata, la sua musica continua a emanare una radiosa energia. A sostenerlo ci saranno Luke Sellick (contrabbasso) e Charles Goold (batteria).
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall'Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
Nato a Detroit nel 1956, Johnny O'Neal arrivò a New York all'inizio degli anni Ottanta. Ancora giovanissimo bazzicava già le formazioni di Milt Jackson, Sonny Stitt, Eddie 'Lockjaw' Davis, Buddy DeFranco, Clark Terry. Un ingaggio regolare al Blue Note gli permise di accompagnare gente come Dizzy Gillespie, Ray Brown, Nancy Wilson, Joe Pass e Kenny Burrell. In questa prima fortunata fase della sua carriera ottenne anche un contratto discografico con la Concord e, soprattutto, entrò a far parte dei Jazz Messengers di Art Blakey. Vi rimase tra il 1982 e il 1983: il momento culminante della prima fase della sua carriera.
Nel 1986 lasciò New York e scomparve dai riflettori: per oltre due decenni ha continuato a esibirsi pressoché nell'oscurità, dovendo affrontare anche gravi problemi di salute. Pochi anni fa, all'improvviso, ricomparve a New York e da quel momento la sua carriera ha ripreso l'originario slancio.