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Convegno: “i portici di bologna patrimonio mondiale dell’Unesco: un percorso possibile”

“I Portici di Bologna Patrimonio mondiale dell’UNESCO: un percorso possibile” è il tema del convegno organizzato dal Distretto Lions 108 Tb per sabato 20 febbraio, ore 9,15-12,30, nell’aula magna della Scuola di Architettura e Ingegneria dell’Università di Bologna. Intervengono l’assessore Matteo Lepore; il Rettore Francesco Ubertini; il presidente di Architettura e Ingegneria Ezio Mesini; la Sovrintendente alle Belle Arti e Paesaggio di Bologna, Giovanna Paolozzi Strozzi; il presidente del comitato per il restauro del Portico di San Luca, Paolo Bonetti; il presidente di “Arte sotto i Portici”, Francesco Cordua; il presidente del Distretto Leo 108Tb, Francesca Bersani. L’ambasciatore Giuseppe Della Balda illustrerà le proposte del Lions International per raggiungere l’obbiettivo di Bologna Patrimonio mondiale UNESCO, mentre il governatore del Distretto 108Tb Lions Giuseppe Rando trarrà le conclusioni dopo le relazioni di Francesco Ceccarelli, Fabrizio Apollonio, Aldo Barbieri e Maria Luisa Pischedda.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

BOLOGNA - Qualcuno li ha definiti "Guardiani senza tempo". Nel suo Viaggio in Italia del 1826, percorrendoli nottetempo, Stendhal si dichiarava "oppresso dalla felicità". Dall'anno mille, o poco più, come le Torri, i Portici sono i simboli della Città di Bologna. Per 38 chilometri innervano il centro storico, diventano 53 con i tratti fuori le mura. Compreso il percorso dall'Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza, meglio noto come il Portico di San Luca, il più lungo al mondo: 3.796 metri e 666 preziose arcate, camminamento della devozione dei bolognesi, credenti o no, per la Beata Vergine di San Luca sin dal diciottesimo secolo.

Singolare e straordinario connubio di beni privati ad uso pubblico, come sancì l'amministrazione comunale con un bando del 1288, pubblico e privato da anni si adoperano per ottenere ai Portici l'ambito riconoscimento di Patrimonio mondiale dell'Unesco. Un percorso iniziato nel 2006, con l'inserimento di Bologna nella lista dei siti candidabili (Tentative list). La giunta Merola ha poi inserito il progetto nel programma di mandato, mentre l'Università, con la sua Scuola di Architettura e Ingegneria, ha messo a disposizione competenze e saperi. Il Lions Club ha svolto un ruolo di sollecitazione e di consulenza, dapprincipio con le iniziative del Club Irnerio e del suo presidente Giuseppe Della Balda, ora di tutto il Distretto, forte di 91 club da La Spezia a Rovigo e migliaia di soci.

Questi ed altri importanti attori si troveranno sabato 20 febbraio (ore 9,15-12,30) nell'aula magna della Scuola di Architettura e Ingegneria, nel convegno dal titolo "I Portici di Bologna Patrimonio mondiale dell'UNESCO: un percorso possibile", organizzato dal Distretto 108Tb del Lions International, per rilanciare il progetto. A cominciare dall'Amministrazione comunale rappresentata dall'assessore Matteo Lepore, che confermerà l'attenzione e i programmi di Palazzo d'Accursio. L'impegno dell'Alma Mater sarà testimoniata dal Rettore, Francesco Ubertini, e dal Presidente di Architettura e Ingegneria, Ezio Mesini. Interverranno ancora Giovanna Paolozzi Strozzi, Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio per Bologna; Paolo Bonetti, presidente del comitato per il restauro del Portico di San Luca; Francesco Cordua, presidente di "Arte sotto i Portici" e Francesca Bersani, presidente del Distretto Leo 108Tb. Conclusioni del Governatore del Distretto 108Tb, Giuseppe Rando.

Sono previste relazioni del professor Francesco Ceccarelli (Portici e architettura civile a Bologna tra Medioevo ed età moderna), dottor Fabrizio Apollonio (I modelli 3D per un archivio dinamico dei Portici di Bologna), ingegner Aldo Barbieri e architetto Maria Luisa Pischedda (Tecnica del restauro del Portico di San Luca).

La posizione del Lions sarà illustrata da Giuseppe Della Balda che, da sanmarinese e ambasciatore di San Marino, ha seguito da vicino l'iter che ha portato l'UNESCO a inserire la Serenissima Repubblica tra i siti Patrimonio dell'Umanità. Per ottenere l'ambito riconoscimento occorre ottemperare ad almeno uno dei dieci requisiti previsti dalle regole UNESCO. Bologna, sostiene Della Balda, può vantare tre requisiti: il terzo, il quarto e il quinto. "Tre caratteristiche peculiari, esclusive, uniche: nessun altro sito al mondo - dice l'ambasciatore di San Marino, il cui governo sosterrà a Parigi la candidatura di Bologna - può presentare questo sistema invidiabile di viabilità". Occorrono, però, unità d'intenti e restituire alla città decoro e pulizia.

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