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Su 'I diari delle scimmie', Bologna la dotta, la rossa, la grassa e… la cattolica

Un weekend nel capoluogo emiliano, tra storia, cultura e chiese. Fino al 3 maggio, i festeggiamenti per i 70 anni della liberazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Un weekend nel capoluogo emiliano, tra storia, cultura e chiese. Fino al 3 maggio, i festeggiamenti per i 70 anni della liberazione

Torna i Viaggi delle Scimmie, la rubrica del blog I Diari delle Scimmie dedicata ai viaggi. Questa volta le Scimmie raccontano un weekend a Bologna (https://goo.gl/PYtrDX). Se Roma è nota come "la città Eterna", Venezia come "la Serenissima" e Firenze è "la Bella", Bologna di soprannomi ne ha tre: "la Dotta, la Grassa, la Rossa". La Dotta si riferisce alla sua università, istituita nel 1.088; la Grassa per la sua tradizione gastronomica (tortellini, ragù, tagliatelle sono prodotti ben noti ed apprezzati in tutto il mondo); la Rossa, infine, assume diverse connotazioni: il riflesso dei mattoni con i quali furono costruiti torri e palazzi, il colore di Ducati e Ferrari e per la sua storia politica, che la vede storicamente vicina agli ambienti della sinistra e dei partigiani (basti pensare a Piazza dei Martiri 1943-1945 o a Piazza Caduti del 19 luglio 1943). Ma Bologna e i suoi dintorni vantano anche interessanti testimonianze di architettura cattolica.

Il primo dei due giorni è dedicato alla visita del centro storico, soffermandosi anche per una fugace visita al Mercato della Piazzola al Parco della Montagnola e alla festa per i 70 anni della liberazione dell'Italia dal regime nazi-fascista, che continuerà fino al 3 maggio. Il tour prosegue poi nella piazza principale della città è Piazza Maggiore, sulla quale si affaccia la Basilica di San Petronio, la chiesa gotica simbolo della città, (sesta chiesa cristiana più grande in Europa e quarta più grande d'Italia dopo San Pietro a Roma, il Duomo a Milano e il Duomo di Firenze), e a Palazzo del Podestà, e sotto alla sua torre dell'Arengo, che presenta una particolare struttura, nota come voltone del podestà, che crea un effetto acustico particolare secondo il quale se si parla con il volto rivolto verso il muro in uno dei 4 angoli, la persona all'angolo opposto, sempre con il viso rivolto al muro, sente cosa è stato detto. Un po' come parlare al citofono. Si prosegue poi in Piazza del Nettuno, con la celebre fontana del Nettuno del Giambologna, alla fino alle due torri più famose della città. In epoca medievale le torri erano ben 180, ma oggi ne restano solamente 2, la Garisenda e la Torre degli Asinelli, alta 97,20 metri e visitabile, se non si temono i suoi 498 scalini… Molto interessante è anche la basilica di Santo Stefano, nota come il complesso delle "Sette Chiese", un intreccio di ben sette edifici di culto, sorprendentemente incastonati l'uno nell'altro.

Il secondo giorno, invece, ci si sposta sui colli bolognosi, in particolare sul Colle della Guardia dove sorge il Santuario della Madonna di San Luca. Il santuario è raggiungibile da porta Saragozza attraverso una caratteristica via porticata, con 666 archi e 15 cappelle con affreschi. Si tratta del portico più lungo al mondo (3,796 km, dei quali 2,276 km in salita), e rappresenta il "serpente", ossia il Demonio, sia per la sua forma e il numero degli archi, sia perché, terminando ai piedi del santuario, ricorda la tradizionale iconografia del Diavolo schiacciato dalla Madonna sotto il calcagno.

I Diari delle Scimmie (www.idiaridellescimmie.wordpress.com) è un blog che tratta notizie ed eventi relativi alla città di Roma, novità su tematiche di comunicazione e tecnologia, ma anche ricette e suggerimenti per orientarsi e restare sempre aggiornati sui fatti della Capitale. Il tutto filtrato dalla penna virtuale delle giovani autrici romane, consulenti di comunicazione nella vita, scimmiette blogger scribacchine per passione.

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