Jana ‘protagonista dell’anno’ per i nastri doc
Jana in una scena del film Qualcosa di noi di Wilma Labate
I giurati del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani hanno assegnato ieri sera alla Casa del Cinema di Roma il riconoscimento come 'protagonista dell'anno' a Jana, autentica rivelazione del film Qualcosa di noi di Wilma Labate. Il documentario è stato prodotto da Simone Bachini per Bottega Finzioni, la scuola di scrittura bolognese fondata da Carlo Lucarelli.
Bologna, 4 marzo 2015 - Consegnati ieri sera alla Casa del Cinema di Roma i Nastri d'Argento per la categoria documentari.
I giurati del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani hanno assegnato un riconoscimento speciale come 'protagonista dell'anno' a Jana, rivelazione nel film documentario Qualcosa di noi di Wilma Labate, sviluppato all'interno di Bottega Finzioni, la scuola di scrittura fondata a Bologna da Carlo Lucarelli.
Qualcosa di noi narra l'incontro/scontro tra un gruppo di allievi di Bottega Finzioni, aspiranti scrittori, e Jana, che ha quarantasei anni e da undici ha scelto consapevolmente di fare la prostituta.
Girato principalmente a Iano, borgo sulle colline di Sasso Marconi, in una casa che fu teatro d'appuntamenti d'amore a pagamento, Qualcosa di noi propone una riflessione sul corpo, azienda di Jana, e il denaro.
Jana con la sua presenza maliziosa e insieme rassicurante rimuove ogni timidezza, parlando di sesso e portando i ragazzi a mettere in scena se stessi.
Prodotto da Simone Bachini per Bottega Finzioni, Qualcosa di noi ha conquistato il pubblico del Torino Film Festival 2014 e di Visioni Italiane 2015.
Il documentario firmato da Wilma Labate sarà distribuito nelle sale italiane dal 9 aprile da Istituto Luce-Cinecittà.