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Storia e retroscena del Dalla uomo e artista / Centro Storico / Piazza Maggiore

10 anni senza Lucio Dalla, una mostra lo svela a tuttotondo: "Solo racconti veri, dalla scuola agli amori"

Una grande esposizione dedicata all'artista bolognese parte dalla sua città per toccare poi Roma, Milano e Napoli. Il sindaco Lepore: "Dal 31 marzo anche grazie a grandi come Dalla, Pasolini e Roversi, Bologna tornerà a riempirsi di visitatori"

L'ultima pagella di scuola (in verità non proprio da primo della classe), i suoi amori, il clarinetto che non ha mai abbandonato e tante testimonianze vere che raccontano l'uomo e l'artista. Non ci sarà spazio per leggende metropolitane e fantasie nella mostra dedicata a Lucio Dalla, che parte dal Museo Archeologico di Bologna per poi fare tappa a Roma, con Milano e Napoli come altre città coinvolte nel progetto pensato per i dieci anni dalla sua morte. Sì perché "Lucio Dalla è patrimonio nazionale e non solo un grade personaggio che ha fatto la storia della nostra città" ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore aprendo la conferenza stampa di presentazione dell'esposizione "Lucio Dalla - Anche se il tempo passa" che inaugura il prossimo 4 marzo (Dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare...), notoriamente il giorno del compleanno di Dalla. 

"Non è stato facile far rientrare tutto questo in 1.000 metri quadrati - ha spiegato il curatore e organizzatore della mostra Alessandro Nicosia (che si è occupato negli anni anche di esposizioni dedicate a Fellini, Sordi, Pavarotti...) - ma credo che l'impresa di rappresentarlo in maniera completa sia riuscita. Lucio Dalla è un monumento nazionale dalla carriera lunga, intensa, multiforme, sempre all’insegna di strade nuove e inesplorate, fondata sulla base preziosa di un grande talento naturale per la musica". Una lettura a 360°, così come viene raccontata la carrellata di ricordi e testimonianze che, come ha sottolineato lo stesso Nicosia, nulla hanno a che fare con voci e leggende metropolitane, ma che arrivano direttamente dalle persone che lo hanno frequentato davvero: "Emozionanti i racconti di Veltroni e di Ron, come anche quelli degli amici e dei familiari. E poi l'incontro con Aldo Fabrizi quando era solo un bambino e le sue esibizioni in inglese (che ancora non conosceva!) imbracciando una chitarra durante i divertimenti dell'estate a Manfredonia con la mamma...Un 'Universo Dalla' che tratta il percorso musicale (era un talento puro e imparò a suonare il clarinetto da autodidatta) ma narra anche i suoi amori degli anni Settanta".  

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Alessandro Nicosia a Palazzo d'Accursio durante un'intervista

"La Bologna città creativa della musica vuole celebrare le sue canzoni, il suo genio. Con questa mostra sarà possibile rivivere emozioni e ricordi e scoprire aspetti inediti di Lucio, che tanto ha amato questa città quanto è fortemente ricambiato dai bolognesi. Ne sono prova, a distanza di dieci anni, le continue dimostrazioni di affetto e di riconoscimento della città e dall’Italia tutta, per un autore che ha rappresentato una delle più alte espressioni popolari della nostra cultura. - ha detto Lepore, che fa poi riferimento anche a una auspicabile uscita dalle restrizioni della pandemia e da un ritorno alla normalità - Speriamo e immaginiamo che dopo il 31 marzo siano in tanti a tornare a Bologna per una gita e per visitare monumenti, luoghi e mostre come questa. Speriamo che anche grazie agli eventi dedicati ai grandi come lui, Pasolini e Roversi, si torni alla normalità". 

La mostra su Lucio Dalla: temi e sezioni, il racconto della vita e della carriera

Oltre  10  le  sezioni  in  cui  è  suddivisa la mostra "Lucio Dalla - Anche se il tempo passa":  Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla ci racconta, Il clarinetto, Il museo Dalla, Dalla e la sua musica, Dalla e il cinema, Dalla e il teatro, Dalla e la televisione, l’Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e la sua Bologna. Insieme ai documenti, tante foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti che ci raccontano la sua vita, l’arte e le sue passioni. Per capire meglio il risultato finale di questa importante ricerca/esperienza va sottolineata la sezione Universo Dalla, con decine di foto del Maestro con tanti personaggi della cultura, i più importanti cantanti, i tantissimi collaboratori che lo accompagnarono puntualmente nel suo lavoro e, ancora, un’interessante chicca con un’enciclopedia di oltre 250 nomi di persone di ogni genere sociale, con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia che lo hanno seguito per tutta la vita con gioia e con il massimo della considerazione. Con l’occasione l’esposizione sarà accompagnata da un prestigioso catalogo edito per i tipi di Skira che vede, tra le tante cose, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle celebrazioni che aiutano a capire Lucio Dalla.

Bologna tutta per Lucio Dalla: i funerali in Piazza Maggiore

I funerali di Lucio Dalla in Piazza Maggiore

"La città di Bologna è la voce inconfondibile di Lucio Dalla.I ricordi si sono impressi in una geografia d’arte e di affetti nella nostra città.Lucio Dalla manca da dieci anni. Manca a Bologna e non solo.Chi non conserva, qui da noi, un suo ricordo, un aneddoto, un incontro che parla di luinell’intrico di strade, portici, panchine e piazze?Una mappa di incroci, luoghi, arte e musica, profondamente legati a lui.Qui ha suonato, scritto, scoperto talenti, stretto legami che restano vivi e saldi.Qui, grande appassionato di sport, ha tifato per le sue squadre del cuore, il BFC e la Virtus.Lucio Dalla rappresenta Bologna, città colta, creativa, sorniona e generosa come lui, grandementore di talenti musicali e artistici.LasuaBologna dove nel 2006 si è esibito in una Piazza Maggiore gremita, con tanti musicisticompagni di viaggio, per celebrare la nomina a Città creativa della musica UNESCO, asottolineare il patrimonio musicale antico e contemporaneo della nostra città.Città che, tra le tantemagiedi Lucio, ha visto nascere il sodalizio artistico con Roberto Roversi,che resta una pietra miliare e un punto di svolta nella storia della popular music italiana.Chi non ricorda i suoi occhiali, i più famosi d’Italia, inconfondibili come quelli di John Lennon,dietro cui il suo sguardo ironico e appassionato osservava la sua città che ha sempre cantato,amato e vissuto?La sua arte calata in questa terra come profumo musicale di incanti.Perché Bologna è un luogo di incontro di intellettuali e artisti, sotto l’abbraccio dei porticiaccoglienti, appena riconosciuti nella loro unicità come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.La città di Lucio si è ritrovata sempre unita attorno a lui e gli ha reso omaggio con straordinariocalore in occasione della sua morte improvvisa e prematura, e ancora un anno dopo,ricordandolo con un grande concerto in Piazza Maggiore.Oggi riviviamo la sua vicenda umana e artistica partendo da una grande mostra voluta dallaFondazione Lucio Dalla e sostenuta dal Comune di Bologna, che sarà l’occasione per riviveretante emozioni e ricordi e scoprire nuovi aspetti di Lucio.Accanto alla mostra, si potranno ripercorrere i suoi passi in tutta la città: dalla casa di viad’Azeglio, agli studi della Fonoprint, dalla scultura che lo ritrae seduto in Piazza Cavour, alla Saladella Musica che ripercorre la storia della popular music a Bologna, ai tanti luoghi a lui legati.Il 4 marzo 2023 festeggeremo i suoi 80 anni. Uniti nell’arco della sua arte e della sua musica.Indimenticabile e sempre con noi.Perché Lucio Dalla è Bologna. - Il sindaco di Bologna Matteo Lepore 

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