Marano di Castenaso: il Presepe vivente dialettale
Anche quest’anno Marano di Castenaso farà rivivere lo spirito del Natale con una celebrazione davvero singolare: il Presepe Vivente allestito con ottanta figuranti in costume che recitano in dialetto bolognese.
Il successo riscosso nelle precedenti edizioni è stato l’incentivo per riproporre la spettacolare rappresentazione della Natività.
Si tratta di un canovaccio ben collaudato che, da qualche anno, viene riproposto e arricchito con nuove trovate sceniche: l’anno scorso vi fu introdotta la partecipazione del locale Coro del ponte sull’ Idice, diretto dal Maestro Italo Mora. Quest’anno sono previste altre novità che non vogliamo anticipare per poter preservare il gusto della sorpresa.
La narrazione, sviluppata attraverso quattordici quadri, si svolge all’aperto, su di una passerella sopraelevata, utilizzando microfoni ambientali che permettono la migliore diffusione dei testi recitati e delle musiche.
Il Circolo La Stalla mette a disposizione i suoi accoglienti locali e gli ampi spazi antistanti per questo evento che ha anche una valenza benefica: il ricavato della manifestazione sarà destinato a un progetto di sostegno allo studio di tre ragazzi africani che la comunità ha “adottato” a distanza.
Nel dodicesimo quadro della rappresentazione gli spettatori potranno inoltre entrare in scena, salire sulla passerella e depositare generi alimentari non deperibili presso la culla del Bambinello.
I doni, per il tramite della Caritas, saranno poi ceduti alle famiglie più indigenti.
Regista della complessa operazione è Luigi Mengoli che ha anche curato scenografia, testi e scelta
dei brani musicali.
Per chi non conosce il dialetto bolognese c’è la traduzione simultanea in italiano.
Tutti sono quindi invitati al Presepe Vivente che verrà messo in scena domenica 20 dicembre, nel pomeriggio, “stra al lómm e al scûr”(ore 16,30 circa ) al Circolo “La Stalla” di Marano di Castenaso.
A partire dalle ore 15,30 ci sarà la vendita di dolci e vin brulè e la sera, finita la rappresentazione, si potranno gustare sostanziosi piatti della tradizione popolare.
A cura del Comitato Organizzatore