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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura Saragozza / Via Saragozza

Successo per Brueghel, ora 2 nuove grandi mostre: Hopper e Street Art

Arthemisia Group: "Superate le migliori aspettative. Bologna si attesta sempre più come epicentro culturale italiano, richiamando visitatori da ogni parte di Italia e del mondo". E tra pochi giorni due nuove mostre apriranno i battenti

Chiude con 168.908 visitatori la mostra “Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga” organizzata a Palazzo Albergati da Arthemisia Group, con il patrocinio del Comune. "Bologna si attesta sempre più come epicentro culturale italiano, richiamando visitatori da ogni parte di Italia e del mondo", così afferma gogolante il gruppo Arthemisia, annunciando che - mentre continua con successo e numeri crescenti la mostra “Egitto. Splendore millenario” - tra pochi giorni due nuove mostre apriranno i battenti: “Street Art. Banksy & Co.” a Palazzo Pepoli eEdward Hopper” a Palazzo Fava.

Realizzate con una sinergica cooperazione tra Genus Bononaie e Arthemisia, in collaborazione con il Comune di Bologna per ciò che concerne la grande retrospettiva su Hopper, con queste due nuove proposte - promette Arthemisia la città avrà un’offerta culturale senza uguali: una grande mostra archeologica, una mostra per i giovani e per tutti quelli che guardano al futuro dell’arte, e una mostra iconica sul pittore americano più noto del XX Secolo. Difficile chiedere di più".

“I risultati di Bologna mi riempiono di orgoglio – afferma Iole Siena, a capo di Arthemisia – a Bologna ho trovato la conferma di quello che penso da sempre ossia che la visione (rendere Bologna una città culturale di riferimento), insieme alla fattiva collaborazione tra soggetti pubblici e privati, e all’entusiasmo della gente, sono la perfetta ricetta per arrivare, tutti insieme, al traguardo”.

Alle domande sul futuro di Palazzo Albergati, Iole Siena risponde: “Palazzo Albergati ha ospitato le nostre prime due mostre a Bologna, sono arrivati quasi 350.000 visitatori in un anno tra Escher e Brueghel, e l’immagine delle lunghissime code in via Saragozza è diventata un simbolo della città; rimarremo sempre legati a questo luogo magico. Nell’immediato non è possibile proseguire lì la nostra attività, ma il nostro impegno con la città di Bologna prosegue e si rinforza”.

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