Visite guidata al Museo Ebraico di Bologna: 1 luglio alle 21
"Ci vediamo stasera al Meb", visite guidate al Museo Ebraico di Bologna e ai luoghi ebraici di Bologna: appuntamento mercoledì 1 luglio alle ore 21.00. TRA ORIENTE E OCCIDENTE: SEFARAD E ASHKENAZ conduce Vincenza Maugeri, direttore MEB.
Nell’estate bolognese tornano i tradizionali percorsi guidati serali del Museo Ebraico di Bologna lungo l’itinerario ebraico in città. Mercoledì 1 luglio, alle ore 21, con ritrovo presso la sede del museo, in via Valdonica 1/5, VISITA GUIDATA condotta da Vincenza Maugeri, direttore MEB. Un’opportunità di conoscenza dell’identità ebraica in Bologna attraverso lo sviluppo storico di alcuni temi quali: l'insediamento, le attività principali, i luoghi di culto, le festività e i riti legati al ciclo della vita.
L'ebraismo è tra le religioni più antiche presenti in Italia. A Roma è documentata una presenza ininterrotta dell'ebraismo fin dai tempi precedenti la comparsa del cristianesimo. L’espressione “ebrei italiani” viene usata in senso lato per indicare tutti quegli ebrei che vivono in Italia o hanno discendenze italiane o, in un senso più ristretto, può significare l'antica comunità che usa il "rito italiano" in contrasto con le comunità che risalgono al tempo medievale o moderno e che usano il rito sefardita o aschenazita.
La comunità ebraica italiana trae le sue origini nel II secolo p.e.v., quando i primi ebrei arrivarono a Roma grazie all'intenso scambio commerciale nel bacino del Mediterraneo. Già nel I secolo la comunità ebraica romana era fiorente e stabile tant'è che poté riscattare gli ebrei fatti schiavi durante l'assedio di Gerusalemme del 70. La maggioranza degli ebrei italiani di conseguenza non appartiene a nessuno dei due gruppi rituali maggiori presenti in seno all'ebraismo (quello sefardita-spagnolo e quello askenazita-tedesco), ma sono di rito italiano (Italkim o bene romi) che è, insieme al rito temani (yemenita) uno dei riti ebraici più antichi da cui poi è derivato quello askenazita; già nel Talmud si trovano accenni ad usi tipici dei bene romi (figli di Roma).
Il rito italiano attuale può essere suddiviso inoltre in due sottocategorie; il rito italiano degli ebrei del centro e nord Italia, più vicino al rito romano originario e simile nella maggior parte dei suoi aspetti al rito askenazita-tedesco, ed il rito romano degli attuali ebrei romani più simile al rito sefardita a causa delle influenze conseguenti all'immigrazione a Roma degli ebrei sefarditi dopo la cacciata dalla Spagna.
Gli ebrei aschenaziti (o ashkenaziti), detti anche Ashkenazim sono i discendenti delle comunità ebraiche medievali della valle del Reno. Ashkenaz era infatti il nome, in ebraico medievale, della regione franco-tedesca del Reno e Aschenazita significa appunto abitante delle rive del Reno. Nel IX secolo la migrazione di numerosi ebrei dall'Italia Meridionale dà origine a una parte consistente delle numerose comunità Renane.
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