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Celestino VI, il primo papa africano, per tre giorni a Bologna | FOTO-VIDEO

La nuova performance di Pep Marchegiani si inserisce nella lunga tradizione di artisti italiani pronti a sconvolgere le regole dell’arte

Un viaggio artistico iniziato sabato e in corso fino ad oggi, che lancia un messaggio con l’innovativo stile di Pep Marchegiani. Il futuribile papa nero Celestino VI è arrivato a Bologna per mostrarsi alla città, muovendosi su alcuni camion vela tipicamente usati per le campagne pubblicitarie.

L’immagine scelta dall’artista è quella di Celestino VI che con gesto benedicente ha portato in strada un messaggio artistico (“Fate della vostra vita un’opera d’arte”) e non solo, richiamando con la sua figura l’idea di una chiesa pura, delle origini, in contrasto con lo strumento, un mezzo utilizzato per la pubblicità. Come deve essere l’arte nelle intenzioni - e nella concreta realtà - di Pep Marchegiani, un’espressione senza padroni.

IL PAPA NERO DI PEP MARCHEGIANI A BOLOGNA (2)

E il suo papa è arrivato a Bologna proprio nei giorni di Arte fiera, nonché durante il pellegrinaggio di pace in Congo e Sud Sudan di papa Francesco. “Una coincidenza, anzi direi proprio una veggenza - sottolinea l’artista -. Celestino VI mi è arrivato in sogno e il suo luogo d’origine è proprio il paese africano scelto adesso da Francesco per il suo viaggio ecumenico. Questa performance sta assumendo dunque una dimensione globale e si inserisce nella lunga tradizione di artisti italiani pronti a sconvolgere le regole sul ruolo dell’arte con la forza di idee dirompenti”.


Il grido artistico dunque sotto le due torri, dopo che l’effige del papa nero è apparsa prima a San Gregorio Armeno a Napoli e poi a Roma, sulla celebre statua di Pasquino e in alti luoghi significativi della Città eterna, cuore e culla della religione cristiana, suscitando interesse, curiosità ma soprattutto riflessione. “Sua Santità” Celestino VI è stato celebrato anche con uno scrigno di venticinque tavole sulla sua vita, edito dal marchio La Santa Sede, registrato lo scorso dicembre.

Pep Marchegiani

Pep Marchegiani si conferma artista pronto alle provocazioni non semplicemente fini a se stesse ma che invitano ad una riflessione sullo stato e sul ruolo dell’arte contemporanea. Ha già firmato l’azione che ha incappucciato le statue del Pincio con sacchetti di plastica nera,denunciando il degrado della Capitale. A Firenze ha portato l’installazione di un David di Michelangelo rivisitato nelle sue fattezze, in forma di denuncia del conservatorismo dell’arte, e ha “messa in vendita” la Reggia di Caserta per il suo scarso utilizzo e assenza di valorizzazione.
Pep Marchegiani, classe ‘71 è abruzzese di nascita. Nel 2021 ha firmato il quadro “Ragazzino grasso senza nome, ma con il pannolino” che è diventato il primo NFT al mondo.


 

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