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Cultura

Presentazione in anteprima del libro "Gerusalemme: l'ultima cena"

Sabato 16 maggio alle ore 17 a Bologna, presso la libreria Irnerio Ubik (via Irnerio 27) alle ore 17, si terrà la presentazione in anteprima del libro “Gerusalemme: L’Ultima Cena” con la partecipazione degli autori, Generoso Urciuoli e Marta Berogno.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

"GERUSALEMME: L'ULTIMA CENA" LA PRIMA PRESENTAZIONE A BOLOGNA

SABATO 16 MAGGIO ALLA LIBRERIA IRNERIO UBIK

IL LIBRO DEGLI ARCHEOLOGI DEL CIBO BEROGNO E URCIUOLI CHE RICOSTRUISCE LA CENA PER ANTONOMASIA

Sarà Bologna ad accogliere sabato 16 maggio la presentazione in anteprima del libro "Gerusalemme: L'Ultima Cena", in uscita da metà maggio in tutta Italia per i tipi di Ananke.

L'iniziativa, in programma presso la libreria Irnerio Ubik (via Irnerio 27) alle ore 17, avverrà alla presenza degli autori, Generoso Urciuoli e Marta Berogno, i due archeologi torinesi specialisti in cibo antico che, a un anno di distanza dal viaggio in Terra Santa hanno concluso e suggellato nel libro la ricerca storico-archeologica sul Menù dell'Ultima Cena.

In Gerusalemme: l'Ultima cena (16,50 euro - 204 pag.) gli autori, com'è loro consuetudine, utilizzano il cibo per indagare uno degli avvenimenti chiave per la cultura occidentale e per tutta l'umanità: l'Ultima Cena, evento presumibilmente accaduto all'inizio del I secolo d.C. nell'allora Giudea e inserito in un contesto ben preciso e articolato. L'indagine condotta da Urciuoli e Berogno, pur mettendo a fuoco altri elementi, come la Palestina, Gerusalemme, l'Impero Romano, il popolo eletto, le Sacre Scritture, utilizza come filtro interpretativo il cibo e attinge dall'ambito archeologico, storico, religioso, sociale, antropologico.

"Fondamentale - spiegano gli autori - per fotografare la tavolozza alimentare e le abitudini legate alla tavola della Palestina nel periodo in cui avvenne la Cena per antonomasia, è stata la ricostruzione di alcuni banchetti citati nel Nuovo Testamento: dalle nozze di Cana, al Banchetto di Erode per arrivare all'Ultima Cena. La ricostruzione di questi avvenimenti, fatta con il filtro del filologicamente accettabile, è utile per ricostruire il quadro alimentare presente a Gerusalemme nel I secolo d.C. Il popolo di Israele - proseguono Urciuoli e Berogno - ha un legame molto forte con il cibo, che assume una valenza spirituale e culturale fondamentale; con il banchetto delle nozze di Cana abbiamo fatto luce sulle tradizioni alimentari e sulle numerose regole (kasherut), che rappresentano il fondamento della pratica religiosa, mentre con il banchetto di Erode abbiamo analizzato quali potevano essere le influenze, soprattutto romane, di una cucina internazionale presente a Gerusalemme. Un alimento comune in tutti i banchetti, escludendo il pane e il vino che sicuramente erano presenti, fu per esempio il garum: la salsa di pesce tipica della cucina romana, ma presente anche nella variante locale chiamata tzir".

Cosa si mangiò durante l'Ultima Cena? Dove si svolse? Quando? In che modo? Sono questi gli interrogativi cruciali cui il libro si propone di rispondere.

Intanto, Urciuoli e Berogno escludono che l'Ultima cena sia stata un Seder Pasquale in quanto quel rito fu codificato almeno un secolo dopo la comparsa di Gesù sulla terra, per sopperire alla distruzione del Tempio di Gerusalemme, avvenuta nel 70 d.C. per mano dei Romani. Quando avvenne dunque l'Ultima Cena?

In secondo luogo il libro, attraverso un'attenta ricerca iconografica delle raffigurazioni realizzate in Oriente e in Occidente dal III secolo d.C. in avanti, si distacca dalla scena descritta nel cenacolo vinciano, dove Gesù e gli apostoli sono seduti dietro un tavolo, perché, come evidenziano Urciuoli eBerogno "i Greci e i Romani erano soliti mangiare semisdraiati e adagiati, come gli abitanti della Palestina all'epoca di Gesù. La nostra immaginazione - proseguono - è troppo condizionata dal capolavoro di Leonardo da Vinci che deriva da secoli di codificazioni iconografiche in cui si indicavano quali dovevano essere gli elementi tipici da inserire nella rappresentazione". In che ambientazione e dove si svolse dunque l'Ultima Cena?

Infine, grazie al filtro del filologicamente accettabile, nel libro si è verificata l'ipotesi che l'Ultima Cenasi sia svolta durante il periodo Pasquale, con un menu a base di Agnello, Cholent di legumi del sabato, Olive all'issopo, Charoset con datteri, Erbe amare ai pistacchi, Pane azzimo, Vino aromatizzato, ma si è anche vagliata l'ipotesi che si sia tenuta in un altro periodo dell'anno, con le necessarie varianti in termini di piatti e ingredienti.

Il libro, completato da un'accurata appendice di ricette relative al periodo storico affrontato dall'indagine, non si propone come argomento di fede, ma come una sorta di viaggio nella Palestina del tempo di Gesù, intrapreso con intenti di ricerca e di divulgazione, dove per divulgazione s'intende la realizzazione di "una mediazione culturale tra il mondo scientifico e il mondo degli appassionati o dei curiosi".

Gli autori

Marta Berogno

Nata a Genova nel 1979, si laurea in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo archeologico orientale, presso l'università di Bologna, con una tesi in Egittologia. Nel 2008 consegue un master in ambito archeologico ("Oriente e Occidente nell'antichità: storia, archeologia e tradizione letteraria") presso l'Università di Genova sempre con una dissertazione in Egittologia. Dal 2007 lavora presso il Museo Egizio di Torino come operatore didattico specializzato per visite guidate e laboratori per bambini e adulti. Ha collaborato anche con il Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta "J.F. Champollion" e l'Accademia Aegyptica di Genova. Dal 2013 collabora con il progetto 'Archeoricette' e con il Centro Studi Petrie. Ha partecipato a diverse missioni archeologiche in Egitto (Luxor). Ha pubblicato: "A spasso nel tempo. Scopri i segreti della Terra dei Faraoni" 2011 edizioni Ananke, "Piramidi e Pentole. Un approccio gastronomico alla grammatica egizia" 2014 edizioni Ananke. Si occupa inoltre di didattica e divulgazione.

Generoso Urciuoli

Nato nel 1968, laureato in Civiltà Bizantina presso l'Università degli Studi di Torino ha approfondito il percorso di formazione in ambito archeologico con un master in tecniche di scavo archeologico e corsi di alta specializzazione in "instrumentum domesticum" (Pontificio Istituto Archeologia Cristiana di Roma), in ceramica e Archeologia subacquea (Istituto Internazionale di Studi Liguri, Bordighera). Ha lavorato come operatore archeologico e responsabile di scavo archeologico per varie università ed enti di ricerca in ambito italiano; ha svolto l'archeologo anche per varie ditte certificate per l'esecuzione dello scavo archeologico terrestre e sommerso occupandosi di ricerca, conservazione di beni culturali e documentazione di reperti e siti archeologici. Studioso del Cristianesimo delle origini, ideatore del progetto Archeoricette e collaboratore del Centro Studi Petrie. Autore e speaker radiofonico. Ha pubblicato: "Introduzione all'archeologia subacquea" 2003 Ed. Revelant -Medioevo.net, "Sono solo formulette?" 2012 Ed Archeoproteo, "Archeoricette" 2013 per i tipi di Feltrinelli, "Indovina chi venne a cena?" 2014 Edizioni Sottosopra, "Piramidi e Pentole. Un approccio gastronomico alla grammatica egizia" 2014 Edizioni Ananke.

Per maggiori informazioni: www.archeoricette.com

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