"Dietro la scena del crimine: morti ammazzati per fiction e per davvero"
Martedì 22 marzo alle 18 alla Trame Libreria Bookshop in via Goito 3/C a Bologna c'è la presentazione-aperitivo del libro di Cristina Brondoni "Dietro la scena del crimine: morti ammazzati per fiction e per davvero" (Las Vegas).
L'autrice ne parlerà con Gianluca Morozzi.
Si fa presto ad ammazzare un personaggio. Nei libri, nei film e nelle serie TV ci troviamo spesso di fronte a scene del crimine, assassini, morti ammazzati, incidenti, suicidi e infallibili detective che riescono a risolvere i casi più complessi grazie al loro intuito o alla loro intelligenza fuori dal comune. Tutto ciò ci fa pensare che nei casi reali di cronaca nera vengano mandate a indagare persone incompetenti o quantomeno sprovvedute. Analizzando però la fiction con gli occhi esperti di una criminologa, ci si accorge che se certe volte gli scrittori e gli sceneggiatori precorrono metodi e tecniche di indagine, spesso fanno agire i loro personaggi senza tenere conto di cosa succede nella realtà sulla scena del crimine. Perché morire può essere molto semplice, ma scoprire come e perché è una faccenda decisamente più complicata.
Con la prefazione di Luciano Garofano.
Cristina Brondoni è nata nel 1971 a Milano, città in cui vive con il marito e due gatti. Giornalista e criminologa, è vittima della serialità televisiva e del fascino discreto di certi assassini. Dopo una laurea in Lettere, una in Criminologia e un master in Criminologia forense, si occupa di profiling e omicidi. Collabora con il generale Luciano Garofano. In tv ogni tanto la si vede a TgCom24 in veste di criminologa. Ha una rubrica sul mensile Armi&Balistica.
Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo "Despero", edito da Fernandel, e ha raggiunto il successo con "Blackout" (Guanda 2004), dal quale è stato tratto un film per la regia di Rigoberto Castaneda. Tra i suoi numerosi titoli ricordiamo "L'era del porco" (Guanda 2005), "Colui che gli dei vogliono distruggere" (Guanda 2009), "Cicatrici" (Guanda 2010, finalista al premio Scerbanenco), "Chi non muore" (Guanda 2011), "Marlene in the sky" (Gallucci 2013), "Radiomorte" (Guanda 2014), "Lo specchio nero" (Guanda 2015). Il suo ultimo romanzo si intitola "Anche il fuoco ha paura di me" (Fernandel 2015).