A Bologna Libera organizza il primo Festival dei beni confiscati
A Bologna il primo Festival dei beni confiscati. Dal 21 al 23 maggio Villa Celestina, primo bene confiscato ad essere riutilizzato a fini sociali nel comune di Bologna, ospiterà la prima edizione del festival, che verrà trasmesso anche online. Andrea Giagnorio, referente di Libera Bologna: “Raccontare oggi i beni confiscati e le aziende sequestrate significa raccontare un percorso lungo decenni, fatto di battaglie, vittorie e difficoltà contro mafie e criminalità ma anche per la giustizia sociale e ambientale”.
Tre giorni e sei iniziative, in diretta online e in presenza: dal 21 al 23 maggio si svolgerà il primo Festival dei beni confiscati a Bologna, organizzato dal coordinamento provinciale di Libera. Ad ospitare il festival sarà proprio un bene confiscato: Villa Celestina, complesso in via Boccaccio 1 a Bologna, al momento l’unico spazio riutilizzato a fini sociali all’interno del comune e l’unico che può ospitare iniziative ed eventi: confiscato in via definitiva nel 2008, assegnato nel 2018 al Comune di Bologna, dal 2019 è stato dato in gestione a Libera Bologna grazie a un patto di collaborazione.
“Villa Celestina - afferma Andrea Giagnorio, referente di Libera Bologna - è uno spazio che fa emergere con forza il ruolo che possono avere questi luoghi nel rafforzamento non solo della consapevolezza sulla presenza di mafie e criminalità nella nostra città, ma anche di impegno attivo per il bene comune, di percorsi partecipati per la giustizia sociale e ambientale”. La prima edizione del Festival prende il via in un anno significativo: 25 anni fa veniva approvata la legge che ha permesso il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati: la legge 109/96, che ha fatto in modo che i beni non tornassero nelle mani delle mafie, ma venissero riutilizzati dalla collettività, dalla comunità, dalle istituzioni: “Raccontare oggi i beni confiscati e le aziende sequestrate - continua Giagnorio - significa raccontare un percorso lungo decenni, fatto di battaglie, vittorie e difficoltà”.
Durante le sei iniziative del Festival, insieme a relatori e relatrici esperti del tema o protagonisti in prima persona del riutilizzo sociale, Libera Bologna approfondirà la situazione dei beni confiscati nel bolognese, il ruolo delle aziende sequestrate, l’impatto mafioso sull’ambiente, con un caso legato al maxiprocesso Aemilia, e le esperienze virtuose di beni confiscati che, a livello locale e nazionale, si sono riadattati durante la pandemia di Covid, facendo emergere con ancora più forza il ruolo di questi spazi come spazi di giustizia sociale. Non solo, una biciclettata attraverserà la città per raggiungere i 9 beni confiscati - tra garage e appartamenti - nel Comune di Bologna e raccontare la situazione della provincia, dove in tutto ci sono 25 beni confiscati: tracce che raccontano la presenza mafiosa in città. Nei giorni del Festival Villa Celestina rientra anche in Diverdeinverde: il giardino sarà aperto venerdì 21 maggio dalle ore 15 alle ore 19, sabato 22 maggio dalle ore 10 alle ore 19, domenica 23 maggio dalle ore 10 alle ore 13.
Per partecipare in presenza è necessario prenotarsi, iscrivendosi a questo link. In contemporanea le iniziative verranno trasmesse in diretta sulla pagina Facebook di Libera Bologna. Il Festival dei beni confiscati fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Destinazione Turistica.