Festival "La violenza illustrata": l'edizione 2020 è tutta online
2 mostre, 14 eventi on-line fra seminari, dibattiti e presentazioni di libri e tante iniziative collaterali per parlare di violenza di genere
Quest’anno la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna compie trent’anni e si appresta a proporre l’edizione numero quindici del Festival della Violenza illustrata (www.festivallaviolenzaillustrata.it), primo e unico Festival in Italia incentrato sulla tematica della violenza di genere, che per la prima volta, a causa dell’emergenza COVID-19, si svolgerà completamente on-line.
La pandemia e le misure senza precedenti introdotte dai governi di tutto il mondo per arrestarne la diffusione hanno esacerbato ulteriormente le disuguaglianze di genere, con ripercussioni profondissime per le donne sia a livello economico che sociale. In questo scenario, le donne vittime di violenza domestica ed i/le loro figli/e sono state quelle più duramente colpite dalle restrizioni imposte alla libertà di movimento: per 69 giorni le donne sono state costrette a vivere rinchiuse nelle loro case assieme ai loro maltrattanti, spesso subendo un’escalation dei comportamenti violenti.
La Casa delle donne e i centri antiviolenza, nonostante le difficoltà che hanno investito l’organizzazione delle loro attività, sono riuscite ad essere vicine alle donne senza mai chiudere i centri e le strutture di ospitalità. Il tema di quest’anno del Festival della Violenza illustrata non poteva quindi che essere Vicine di Case. Un titolo che rimanda ad una pluralità di donne vicine, nonostante le difficoltà, ad una sorellanza permanente e resistente che oggi, come negli ultimi 30 anni, è stata capace di generare importanti reti di donne, così come rappresentato nella locandina realizzata per questa edizione da Sara Colaone, miglior illustratrice al Lucca Comics & Games 2017 proprio con una storia di empowerment femminile.
Per il secondo anno consecutivo il festival sceglie di adottare #16daysOfActivism, la campagna Onu “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”. Dal 25 novembre (Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne) al 10 dicembre (Giornata Mondiale dei diritti umani) il programma si svilupperà in 14 eventi on-line fra seminari, dibattiti e presentazioni di libri con l'obiettivo di fare un punto sull’attuale situazione a Bologna e in Italia sul fenomeno della violenza di genere. Oltre agli incontri, per tutto il periodo di svolgimento del festival saranno allestite due mostre: Uncinetto e mani di donne (Centro Lame, Bologna) dedicata a Nadia Murat (Premio Nobel 2018), e Sogni Vestiti e 100 Scarpe rosse per dire basta alla violenza sulle donne (Centro Nova, Bologna).
Il festival vuole essere un'occasione per affrontare alcuni dei temi più caldi attorno alla violenza di genere insieme a moltissime realtà del territorio con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di persone possibili.
Il programma
Si inizia il 25 novembre con l'evento per le bambine e i bambini del Nido San Donato Tra le mani un filo... dipana le storie, sbroglia matasse che tessono nuove trame. Si prosegue il 26 novembre alle ore 11 con un seminario sul fenomeno delle molestie sessuali intorno al libro Le molestie sessuali: riconoscerle, combatterle, prevenirle (Carocci, 2019), in cui si racconterà anche l’esperienza del nuovo Codice Molestie dell’Università di Bologna. Lo stesso giorno alle ore 15 si svolgerà l’incontro sul tema della violenza ai tempi del Coronavirus con un focus sulle persone anziane, grazie al coinvolgimento di Maria Leoni di Auser. Il 27 novembre si discuterà di rappresentazione mediatica, ruolo del linguaggio, dinamiche della rete e educazione alle differenze nel dibattito, organizzato insieme a Cospe, Le parole per (non) dirlo. Strategie di contrasto al sessismo in rete con studiose, giornaliste ed attiviste, fra cui la sociolinguista Vera Gheno. Femminismo e antirazzismo sono al centro della presentazione, in programma il 28 novembre alle ore 18, dell’attesissima riedizione di Elogio del margine (ed. Tamu 2020). Il libro cult di bell hooks, una delle voci più autorevoli del femminismo afroamericano, viene raccontato dalla sua traduttrice Maria Nadotti insieme a Wissal Houbabi, artista e attivista transfemminista. Il 30 novembre alle 17:30 nel seminario Politiche linguistiche di contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere Tiziana Bartolini, Direttrice di “Noi donne”, e Cecilia Robustelli, Linguista dell'Università di Modena e Reggio-Emilia, nota per il suo impegno nella promozione di un uso della lingua italiana rispettoso dell'identità di genere, discuteranno della discriminazione e della violenza esercitate attraverso il linguaggio nelle istituzioni politiche italiane, e sulle conseguenti misure regolative adottate nel campo della comunicazione istituzionale, dei media e dell’educazione.
Quante forme ha la violenza di genere? Lella Palladino, Sociologa ed esperta in tematiche di genere, lo racconta nell’incontro del 2 dicembre alle 15 attraverso il suo ultimo libro Non è un destino. La violenza maschile contro le donne (ed. Donzelli 2020) in cui si racconta la vicenda di donne che, grazie ai centri antiviolenza, sono riuscite a rielaborare la violenza subita attribuendone la responsabilità a chi ne è stato la causa, e a riscrivere così la propria vita.
La data del 9 agosto 2019 verrà ricordata per l’entrata in vigore del Codice Rosso: 21 modifiche al codice di rito nate con l’obiettivo di velocizzare l'instaurazione del procedimento penale per le donne vittime di violenza. Ad un anno dalla sua promulgazione quali sono stati gli effetti? Ne discuteranno il 3 dicembre alle ore 15 Lucia Russo, Procuratrice Aggiunta presso il Tribunale di Bologna, Paola De Nicola, Giudice del Tribunale Penale di Roma, e Tiziana Zambelli, Presidente della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati. Il 4 dicembre alle 17 sarà proiettato in streaming sul sito del festival il video Noi donne – la danza delle Dee a cura di Associazione Culturale Rimachèride e Sambaradan ASD in collaborazione con il Centro Interculturale Zonarelli. Attorno agli stereotipi di genere e alla cultura che genera la violenza si incentrano due presentazioni di libri: Violate. Sessismo e cultura dello stupro di Graziella Priulla sociologa e saggista, in programma il 4 dicembre ore 18, e il manuale dedicato alla preadolescenti Il mondo ha bisogno delle ragazze (di me) (ed. Settenove 2020) di Alessandra Spada in programma il 5 dicembre ore 17. Si parlerà di violenza nelle relazioni intime fra donne il 6 dicembre attraverso la presentazione del romanzo della scrittrice statunitense Carmen Maria Machado Nella casa dei tuoi sogni (Ed. Codice 2020), mentre l’incontro del 7 dicembre alla ore 18:30 avrà come focus il tema della Violenza contro le donne e violenza omolesbotransfobica: somiglianze e differenze.
Martedì 8 dicembre alle 16:30 il festival ospiterà la presentazione di Moleste, il neonato collettivo per la parità di genere nel mondo del fumetto che raccoglie fumettist?, sceneggiatrici, disegnatrici, coloriste, letteriste, soggettiste, giornaliste, traduttrici, ghost writer.
Il territorio regionale sarà al centro dell’incontro in programma il 9 dicembre ore 18.30 La responsabilità della violenza. Un modello di intervento socioeducativo nel contrasto alla violenza contro le donne, in cui, a partire dal volume curato nel 2019 per Il Mulino da Letizia Lambertini, si racconterà come è stato creato e a quali risultati sono stati raggiunti grazie all’istituzione di un innovativo modello di intervento socioeducativo, incentrato sulla responsabilizzazione degli uomini, sviluppato a partire dal 2014 da ASC InSieme, l’Azienda Speciale che gestisce i Servizi Sociali per l’Unione Valli del Reno Lavino Samoggia.
A chiudere il festival il 10 dicembre alle ore 17 la presentazione del saggio Libera, Libere. Pensieri e pratiche femminste su tratta, violenza, sfruttamento (ed. Radici Future 2019) che racconta l'esperienza delle operatrici impegnate nel progetto Libera della Provincia di Lecce per le donne vittime di tratta.
Le mostre
Per tutta la durata del festival saranno allestito due mostre realizzate dalle donne di Fili Urbani. Al Centro Nova verrà allestita “Uncinetto e mani di donne. Per ritrarre rifiuto e condanna delle violenze subite per ‘colpa’ del genere” opera dedicata a Nadia Murad, Nobel per la pace nel 2018. L’installazione, interamente realizzata all’uncinetto, rappresenta un atto di resistenza e opposizione a tutti coloro che vogliono umiliare le donne e rubare loro dignita?, futuro e aspirazioni. Al centro Lame è stata allestita la doppia opera Sogni vestiti, una composizione che vuole omaggiare il diritto a sognare di ogni donna e 100 scarpe rosse per dire basta alla violenza contro le donne, una distesa di scarpe rosse realizzate ai ferri per denunciare il fenomeno del femminicidio.
Le iniziative parallele
Durante tutti i 16 giorni di attivismo Radio Città Fujiko trasmetterà Voci sulla violenza: ogni giorno una voce per raccontare e approfondire i temi legati alla violenza contro le donne.
Sul sito del festival nella sezione "Pillole per conoscere la Casa e come uscire dalla violenza" saranno inoltre pubblicate 10 voci che raccontano il lavoro dei centri antiviolenza, partendo dalla relazione tra femminismo e violenza contro le donne come problema sistemico fino ad arrivare alle metodologie d'aiuto proposte dai Centri, all'attività delle case rifugio e ai dati 2019 della Casa delle donne per non subire violenza.
Nei supermercati Coop Alleanza 3.0 un sacchetto del pane riporterà la frase “Per molte donne la violenza è pane quotidiano”. Inoltre si riconferma anche quest'anno l'iniziativa Clementine contro la violenza sulle donne, promossa da Confagricoltura Donna per sostenere la rete dei Centri Antiviolenza D.i.Re e nata nel 2013 dopo l’uccisione di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, accoltellata e poi bruciata viva dal fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari.
Anche la Biblioteca Italiana delle donne partecipa con l’Istituzione Biblioteche di Bologna al festival con La violenza sulle donne nei libri delle biblioteche, una bibliografia ragionata a tema. I testi indicati sono presenti nelle varie biblioteche della città e in ebook sulla biblioteca digitale EmiLib