“Enologica” 2015: il racconto del vino emiliano romagnolo
“Enologica”: a Bologna il racconto del vino emiliano romagnolo. Dal 21 al 23 novembre 2015 ritorna a Palazzo Re Enzo “Enologica - Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia Romagna”, la manifestazione promossa da Enoteca Regionale Emilia Romagna e curata da Giorgio Melandri.
“Enologica”, manifestazione promossa per il secondo anno consecutivo da Enoteca Regionale Emilia Romagna e curata da Giorgio Melandri, sceglie nuovamente il cuore dell’Emilia Romagna, Bologna, come palcoscenico ideale per il racconto della straordinaria quanto inedita filiera vitivinicola e agroalimentare di questo territorio. A Palazzo Re Enzo il 21, 22, 23 novembre 2015 si scriverà il nuovo capitolo di un racconto del quale saranno protagonisti oltre 110 tra produttori, consorzi e cantine della regione, che permetteranno ai visitatori di concedersi un ideale “viaggio” lungo la via Emilia, dal riminese fino ai colli piacentini, attraverso i vini simbolo di questa regione: Albana e Sangiovese, Pignoletto, Fortana, Lambrusco, Malvasia e Gutturnio.
A completare il programma di “Enologica”, un interessante programma di seminari, degustazioni tematiche e “Il Teatro dei Cuochi”, quest’anno incentrato sulla lavorazione della pasta ripiena, che grazie alla rinnovata collaborazione di Confcommercio Ascom Bologna troverà location ideali in undici ristoranti del centro città, che ospiteranno alcuni tra gli chef più rappresentativi di questa regione, da Gianluca Gorini a Ido e Adalberto Migliari, da Riccardo Agostini e Marta Scalabrini e Massino Spigaroli, per citarne solo alcuni. Coordina e presenta gli incontri Enrico Vignoli.
“Il Teatro dei Cuochi” è realizzato all’interno della Campagna Wines from the South of Europe – Mediterranean Wines, progetto europeo per la promozione del consumo consapevole di vino. Obiettivo della campagna è raccontare l’anima mediterranea dei vini, nelle loro tante destinazioni sociali e culturali. Percorrere le tappe del Teatro dei Cuochi nella città di Bologna sarà un bel pretesto per ricordare la saggezza del “modo” mediterraneo di bere i vini: complementari al cibo e a ogni occasione sociale.