Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna al Manzoni
Lunedì 25 aprile 2016 alle ore 21.00 al Manzoni la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna diretta da Dietrich Paredes.
Proseguono i concerti della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, inseriti nella Stagione Manzoni Factory diretta dal MGiorgio Zagnoni. Gli appuntamenti di musica classica, tanto amati dal pubblico del Manzoni, acquisiscono di anno in anno un numero sempre più alto di abbonati, confermando l'incredibile consenso da parte di spettatori di ogni età provenienti da tutt’Italia e dall’estero. Per la stagione 2015-16, è stato scelto di dedicare una particolare attenzione al genio di Pëtr Il'i? ?ajkovskij, con una serie di concerti incentrati sui suoi grandi capolavori, con la partecipazione di bravissimi direttori d'orchestra e di solisti di fama internazionale. L’intero ciclo è dedicato alla memoria del M° Sergiu Celibidache di cui si celebra il ventennale dalla morte.
Lunedì 25 Aprile 2016 dirigerà la Filarmonica Dietrich Paredes, Direttore Musicale dell’Orchestra Giovanile di Caracas, una delle orchestre di ‘El Sistema’, il movimento di orchestre giovanili del Venezuela fondato dal suo maestro José Antonio Abreu. Ad interpretare il più celebre e virtuosistico brano dedicato al violoncello, entrerà in scena un solista d’eccezione: Andrei Ioni?? giovanissimo violoncellista di soli 22 anni che si è distinto nel 2015 ricevendo il primo premio del prestigioso Concorso ?ajkovskij, che si tiene a Mosca ogni quattro anni.
Il concerto si apre con la Lustspielouverture di Busoni, brano che appartiene al gruppo di composizioni che l'autore considerava vicine al suo periodo sperimentale.
La proposta di inziare la serata con l’ouverture nasce dalla volontà di celebrare un importante anniversario: a centocinquantanni dalla nascita, Busoni conserva un notevole peso nella cultura musicale italiana per il suo grande sforzo di integrare influenze classiche e progresso del linguaggio musicale innovativo.
Il resto del programma è interamente dedicato ai più noti capolavori di ?ajkovskij. Si parte con le celebri Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra, op. 33. Le Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra furono scritte per l’eccellente violoncellista Fitzenhagen il quale ne curò la versione definitiva ancora oggi eseguita. In questo brano di spiccata tendenza virtuosistica, si alternano momenti elegiaci e malinconici con passaggi di bravura che coinvolgono il solista e l'orchestra, destando l'interesse dell'ascoltatore sia per la brillante scrittura del violoncello, sia per l'amabile linguaggio della strumentazione. Per una curiosa coincidenza, le Variazioni su un tema rococò furono terminate un paio di giorni prima che entrasse nella tormentata vita di Cajkovskij un personaggio per lui molto importante: la signora Nadezda Filaretovna von Meck, con cui il musicista intrecciò fino all'autunno del 1890 un amore invisibile e idealizzato, senza mai incontrare personalmente la munifica e ardente sostenitrice della sua arte.
La Quinta Sinfonia riprende dalla Quarta anche il principio ciclico dell'idea ricorrente, o motto, facendone un uso ancora più ampio, perché uno stesso tema, collegato al destino, ritorna qui in tutti e quattro i movimenti: lo si ascolta già nell'introduzione, Andante, affidato ai clarinetti e agli archi gravi, cupo e pesante, con un andamento che ha qualcosa sia della Marcia che del Corale. Perpetuando il principio della Quarta Sinfonia, scritta ben undici anni prima, la Quinta è posta anch'essa sotto il segno del fatum. Cajkovskij non espresse in un programma dettagliato le idee che l'avevano guidato nella composizione, tuttavia appuntò alcuni pensieri in proposito: "Introduzione: sottomissione totale davanti al destino o, ciò che è lo stesso, davanti alla predestinazione ineluttabile della provvidenza”. Diretta dall'autore stesso il 5 novembre a San Pietroburgo, ottenne un certo successo di pubblico ma fu duramente criticata dalla stampa, con la conseguenza che ?ajkovskij cadde ancora una volta in preda all'umor nero e allo sconforto. In realtà si tratta di uno dei brani meglio riusciti del compositore: lo splendido Andante cantabile, con alcuna licenza è uno dei vertici del sinfonismo cajkovskiano.
PROGRAMMA:
Ferruccio Busoni
Eine Lustspiel Ouvertüre, op.38, BV245
Pëtr Il'i? ?ajkovskij
Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra, op. 33
Sinfonia n.5 in mi minore, op.64
Domenica 24 Aprile, ore 17,30 si terrà una guida all'ascolto del concerto del 25 Aprile. La lezione, tenuta da Rita Marchesini, sarà affiancata da esempi musicali dal vivo. L’ingresso è gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento posti.