Giornate FAI di primavera: il 19 e il 20 marzo 2016
Tornano le Giornate Fai di Primavera, 52 beni visitabili in Emilia-Romagna: appuntamento il 19 e 20 marzo per aprire le porte in 22 località per il classico appuntamento annuale.
Le Giornate Fai di Primavera sono due giorni dedicati all’arte a alla cultura in cui vengono aperti al pubblico in tutta Italia palazzi, musei, residenze, parchi e siti solitamente chiusi ai visitatori. In Emilia-Romagna i beni aperti sono 52 in 22 località con più di 2000 studenti dei licei che faranno da guida.
Palazzo Bolognetti Rambaldi, via Castiglione 1. Dimora senatoria dal 1556, rappresenta uno degli esempi più pregevoli dell’edilizia rinascimentale bolognese, notevole per la raffinatezza delle decorazioni in arenaria che ne animano la fronte, i fianchi e specialmente l’interno. La finestra centrale reca nel fastigio una lapide, posta a ricordo della ricostruzione del palazzo promossa da Camillo Bolognetti, dopo che un crollo aveva distrutto l’edificio precedente. La famiglia Bolognetti, tra le più in vista della città, esercitava inizialmente l'arte della mercatura; numerosi furono i membri che si distinsero nell'insegnamento universitario, nelle lettere e nelle scienze. Oltre agli ornamenti del Formigine, di interesse al suo interno sono i soffitti a cassettoni e le pareti rivestite di cuoio impresso una modalità decorativa rara a Bologna. I dipinti, eseguiti tra XVI e XVIII sec., testimoniano il gusto artistico delle famiglie che si alternarono nella proprietà dell’edificio, dagli Spada ai Rambaldi, famosi antiquari. Di grande interesse è il sotterraneo gotico a due navate - costruito nel sec. XIV - che si apre sotto il portico. L’architettura ipogea costituisce ciò che resta dell’antica Gabella, progettata a imitazione della Sala del Trecento di Palazzo Re Enzo, che aveva sede presso il Palazzo della Mercanzia e veniva utilizzata come deposito merci.
Orario sabato 9.30 – 18.30 Orario domenica 9.30 – 18.30
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni®: Liceo Scientifico “Augusto Righi”; Liceo “Laura Bassi”; Liceo Classico “Marco Minghetti”; Liceo Linguistico Internazionale “C. Boldrini”
Biblioteca Universitaria di Bologna. Via Zamboni, 35. L’istituzione nasce come biblioteca dell’Istituto delle Scienze e delle Arti, fondato dal conte Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) nel 1712 per dotare la città di una moderna struttura di ricerca, aperta alla pratica sperimentale. Erudito con spiccati interessi scientifici e una lunga esperienza militare, il Marsili contribuì con ripetute donazioni al patrimonio librario che nel corso del ‘700, venne collocato nel cinquecentesco Palazzo Poggi. Ideata come biblioteca specialistica, la struttura si potenziò poi con altre acquisizioni (tra cui i fondi Aldrovandi e Monti), divenendo una vera e propria biblioteca universale con papa Benedetto XIV, che, oltre ad effettuare una cospicua donazione, affidò all’architetto Carlo Francesco Dotti l’incarico di realizzare un nuovo edificio per mettere al servizio della città il ricco patrimonio librario, aperto al pubblico nel 1756. La costruzione riprende le forme cinquecentesche di Palazzo Poggi e trova la sua espressione più monumentale nella grandiosa aula rettangolare arredata con sontuose scaffalature in noce rifinite in radica. A seguito delle riforme napoleoniche, la biblioteca entrò a fare parte dell’Università di Bologna e la grande sala del Dotti acquisì la doppia funzione di sala di lettura e di Aula Magna dell’Università (fino al 1935). Il patrimonio consiste in quasi un milione e mezzo di volumi, di cui circa 115.000 edizioni antiche e oltre 11.000 manoscritti, senza contare il ricchissimo materiale grafico, gli incunaboli e la collezione di papiri. A fianco dell’atrio di ingresso alla libreria del Dotti, si trova il museo Marsili, che accoglie manoscritti e cimeli appartenuti al fondatore.
Orario sabato 14.00 - 18.00
Oratorio San Giovanni Battista dei Fiorentini. Corte de’ Galluzzi, 6. Gioiello dell'età barocca, sorge al piano superiore dell'antica Chiesa di Santa Maria, all'interno del recinto fortificato costruito a propria difesa dalla famiglia Galluzzi, ai piedi della omonima Torre duecentesca. La chiesa passò verso1546, alla Compagnia di San Giovanni dei Fiorentini, che la restaurò edificandovi, a partire dal 1553, l'Oratorio. Un secolo dopo la costruzione venne apportato un intervento architettonico e decorativo, a cui parteciparono Antonio Uri e Domenico Baroni, che, con Mauro Aldobrandini, ne decorarono la volta. Le due pareti laterali furono affrescate nel 1699, da Giuseppe Rolli, famoso figurista bolognese, e da Paolo Guidi, ornatista. Gli affreschi, seppure eseguiti in tempi diversi si armonizzano in un ciclo pittorico di grande impatto, offrendo anche oggi un colpo d'occhio di forte suggestione.
Orario sabato 9.30 – 18.30 / Orario domenica 9.30 – 18.30
Padiglione Esprit Nuveau. Progettato da Le Corbusier per l'Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Parigi del 1925 e demolito un anno dopo, era considerato dal maestro francese come punto di svolta nella prassi progettuale e “condensatore” degli studi da lui condotti sull’abitare moderno. Nel 1977 Bologna fu protagonista della ricostruzione del Padiglione, già auspicata dopo la fine dell’Esposizione parigina dallo stesso Le Corbusier: l’intento era quello di celebrare il cinquantesimo anniversario de “L’Esprit Nouveau”, rendendo omaggio al grande architetto. In soli tre mesi, il Padiglione fu riprodotto con l’approvazione della Fondation Le Corbusier, attraverso lo sforzo congiunto della Grandi Lavori di Bologna e degli architetti Giuliano Gresleri e Josè Oubriere. Nel 2011 ha riaperto le porte al pubblico e oggi rappresenta ancora un esempio formidabile di architettura moderna e una vera e propria lezione sull’abitare. Orario domenica 9.30 – 18.30. Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni®: Liceo Scientifico “Albert Bruce Sabin”; Liceo Scientifico “Enrico Fermi”; Liceo “Laura Bassi”; Liceo Scientifico “Niccolò Copernico
Palazzo della Mercanzia. Piazza Mercanzia, 4. Il Palazzo, una delle costruzioni più caratteristiche del centro storico cittadino, fu edificato nel 1391 da Antonio di Vincenzo e Lorenzo da Bagnomarino, e restaurato da Alfonso Rubbiani a fine ‘800. Detto anche Loggia dei Mercanti o Palazzo del Carrobbio, dalla fine del ‘300 alla fine del ‘700 è stato la sede dell'Universitas Mercatorum (Foro dei Mercanti) e di alcune Corporazioni. A partire dal 1797, con l'occupazione francese, diviene la sede della Camera di Commercio. Gli elementi della facciata dio maggior interesse sono la loggia, progettata per lo scalo delle merci, e la tribuna col baldacchino a cuspide, da cui venivano lette le sentenze del Tribunale mercantile. L'interno riserva spazi di grande interesse come la sala del Gonfalone, la scala d'onore, la sala del Consiglio e altre sale riccamente affrescate. Una curiosità: presso la Camera di Commercio sono state depositate dall'Accademia Italiana della Cucina 30 ricette tipiche bolognesi (tagliatelle, ragù, tortellini, lasagne, certosino, cotoletta, friggione, torta di riso e tante altre) codificate in rigorosi atti notarili. Orario sabato 9.30 – 18.30 / Orario domenica 9.30 – 18.30
Torre Alberici. Via Santo Stefano, 6. A pochi passi dalle due Torri simbolo della città, e contigua ad antichi palazzi dai portici in legno, memoria della Bologna medievale, sorge la Torre Alberici, eretta dalla famiglia da cui prende il nome, nel XII secolo. La torre, alta 26 metri, ha subito nei secoli vari interventi: già nel 1273 i muri ciclopici del piano terreno furono assottigliati per ricavarne una bottega affacciata sulla strada, tuttora esistente, la più antica della città, munita di un serraglio in legno a ribalta. È probabile che in epoca successiva sia stata abbassata per ridurne il peso e che nella stessa occasione la sommità sia è stata trasformata in altana. Sulla facciata sono ben visibili i fori da ponte, che servivano da ancoraggio per le impalcature o per incastrare travi di legno per il labirinto di ballatoi, scale e solai che mettevano in comunicazione i vari piani della torre, le case e le torri vicine. La torre risulta da un lato inglobata nella facciata del palazzo dei Bolognini, ricchi mercanti e industriali della seta, e dall'altro, collegata con l'antica Dogana, nel cui salone, ben conservato, un curioso spioncino consente ancora di vedere chi si affaccia al portone. L'intera area, risistemata nel 1928, è ritornata al suo originario aspetto.
Orario sabato 10.00 – 18.00. Visite guidate a cura delle guide turistiche abilitate di Bologna. Visite guidate in lingua straniera Sabato 19, ore 12.30 – 14.00: visite guidate in lingua albanese, russa, araba, spagnola, bulgara - Progetto Arte un ponte tra culture
Villa Spada. Via di Casaglia, 3. Riaperta in occasione delle Giornate di Primavera 2016, Villa Spada è uno splendido edificio in stile neoclassico, costruito a fine ‘700 su progetto di Giovan Battista Martinetti, che ne disegnò anche il piccolo giardino all’italiana terrazzato e adorno di vasi e sculture. Costruita per volere del marchese Zambeccari, reca però il nome del principe Spada, che la acquistò nel 1811 ed il cui stemma campeggia sul frontone. La Villa, ora di proprietà comunale, ospita nelle sale e logge decorate con stucchi e ornate di busti e di statue, il prezioso Museo della Tappezzeria. È possibile ammirare una ricca collezione di tessuti italiani (damaschi, lampassi, broccati, velluti ecc.), europei ed asiatici di grandissimo pregio e, ancora, pizzi e cuoi e pelli, oltre ad antichi telai. Nel parco circostante, tra bellissimi scorci paesaggistici, si possono scoprire interessanti testimonianze storiche e artistiche offerte dalla città. Orario sabato 9.30 – 18.30 / Orario domenica 9.30 – 18.30