"Il canto delle sirene"
Mostra d'arte bipersonale di Martina Santarsiero e Irene Manente, cura di Fiammetta Baldi: 21 maggio - 4 giugno 2016
Luci e Ombre Via Mascarella 12 Bologna. Inaugurazione sabato 21 maggio ore 17.00
e ferma la nave perché di noi due tu
possa udir la voce.
Nessuno mai è passato di qui con la
Nera nave
Senza ascoltare dalla nostra bocca il suono di miele,
ma egli va dopo averne goduto e sapendo più cose.
Conosciamo infatti le pene che nella
Troade vasta
Soffrirono Argivi e Troiani per volontà
Divina;
conosciamo quel che accade sulla terra
ferace"
(Omero, Odissea, XII, 184 - 91)
Il Canto delle Sirene apre le porte del mondo soprasensibile, in cui le passioni e l'inconscio con i suoi processi si contrappongono e sottraggono alle regole e ai meccanismi della mente analitica. Le Sirene si mostrano all'alba, al tramonto, quando possono irretire i sensi oramai offuscati dal divenire dell'ignoto; promettono verità, esperienze e conoscenze sconosciute ai mortali. L'ipnotico canto parla alle pulsioni più remote degli animi e risveglia antiche inquietudini.
Nel percorso espositivo le artiste hanno cercato di ricreare una dimensione evocativa libera da realtà prestabilite, dove l'elemento acqua seduce in modo sensuale e misterioso l'immaginazione dello spettatore, attraverso sinuose, ammalianti e a volte inquietanti creature.
La forza generatrice coesiste con quella distruttrice in una dualità riunita in iconografie declinate al femminile: spiriti ribelli, anticonformisti, indipendenti e allo stesso tempo ambigui dalle tinte vibranti, i quali sollecitano la ricerca di verità scevre di dogmi e convenzioni.
La carica erotica attribuita nel tempo alle sirene, riconduce ad un' idea di libertà primordiale, non regolamentata da patti e maschere sociali, per questo scomoda, vissuta come deviante e pericolosamente distruttiva. Il percorso auspica di favorire l'esperienza della rivelazione che ogni forza naturale, ogni essere sia portatore di un'energia e sia il riflesso di una forza soprasensibile che ognuno può assimilare e realizzare interiormente nell'arco della propria esistenza.