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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tumori e inquinamento: l'Isituto Ramazzini istituisce il Comitato scientifico internazionale

Guidato dal professore Philip John Landrigan del Mount Sinai Medical Center di New York, valuterà i risultati ottenuti e il piano strategico di ricerca dei prossimi anni. Il Comitato si riunirà per la prima volta il 7 e 8 aprile a Bologna

L’Istituto di ricerca e prevenzione sul cancro Ramazzini istituisce un Comitato scientifico internazionale, guidato dal professore Philip John Landrigan del Mount Sinai Medical Center di New York, che valuterà l’attività scientifica, i risultati ottenuti e il piano strategico di ricerca dei prossimi anni. Il Comitato si riunirà per la prima volta il 7 e 8 aprile a Bologna.

Lunedì 7 aprile presso la sede del Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” (Castello di Bentivoglio, via Saliceto 3) il Comitato Scientifico visionerà la qualità delle strutture, valuterà i risultati degli studi sperimentali conclusi o in corso di conclusione relativamente agli effetti cancerogeni dei campi elettromagnetici della corrente elettrica, dei dolcificanti artificiali (aspartame), delle basse dosi di radiazioni ionizzanti (radiazioni nucleari) e sugli effetti tossici di interferenti endocrini (sostanze che vanno a disturbare il sistema endocrino sostituendosi agli ormoni).

Per quanto riguarda progetti di ricerca futuri, il Comitato Scientifico valuterà e darà suggerimenti inerenti le proposte formulate dal gruppo di ricerca dell’Istituto Ramazzini.

Martedì 8 aprile il Comitato Scientifico si sposterà al Poliambulatorio Oncologico (via Libia 13/A, Bologna) e quindi al Centro Oncologico (via Emilia 79, Ozzano) dove verranno presi in esame i risultati dell’attività di diagnosi precoce dei tumori ottenuti nel corso di 10 anni di attività.

Le indagini più recenti dell’Istituto riguardano la telefonia mobile, i campi elettromagnetici, i dolcificanti, le polveri diffuse a New York City dopo l’attentato alle Twin Towers. Prevenzione: 4.328 accessi al Poliambulatorio di via Libia 13/A, il 20% dei quali a titolo gratuito.

Le correlazioni tra patologie tumorali e ambiente, anche grazie agli studi che il professore Cesare Maltoni, fondatore dell’Istituto Ramazzini di Bologna, ha condotto da pioniere in questo campo, sono note da tempo.

Il moltiplicarsi degli agenti inquinanti potenzialmente pericolosi per la salute umana, da quelli chimici alle radiofrequenze, aprono sempre nuovi campi di indagine. Si tratta di un campo di ricerca spesso ostacolato da forti interessi economici che si contrappongono a chi denuncia, documentandola, la pericolosità insita in materiali, cibi e oggetti d’uso comune.

Fino dalle origini l’Istituto Ramazzini ha fatto dell’indipendenza la propria missione, seguendo con coerenza la strada tracciata da Maltoni e incrociando la propria esperienza con quella di ricercatori di chiara fama che operano in tutto il mondo.

È ad alcuni di loro che l’Istituto Ramazzini ha chiesto di dare vita a un Comitato Scientifico internazionale - che si riunirà per la prima volta il 7 e 8 aprile a Bologna – che valuterà l’attività scientifica, i risultati ottenuti e il piano strategico di ricerca dei prossimi anni, dando ancora più valore alle ricerche effettuate e ai risultati ottenuti in questi oltre 40 anni.

Il Comitato sarà guidato da Philip John Landrigan, pediatra e epidemiologo, in prima linea a livello internazionale nell’impegno per assicurare la salute ai bambini, tema la quale ha dedicato numerosi libri e pubblicazioni. Attualmente, oltre all’impegno in organismi per la tutela della salute dell’infanzia, è presidente del Dipartimento di Medicina Preventiva presso il prestigioso Mount Sinai Medical Center di New York City.

Del Comitato fanno parte Pietro Comba, direttore del reparto di Epidemiologia ambientale dell’Istituto Superiore di Sanità; Kristina Thayer, direttore dell’Ufficio di valutazione dell’Istituto Nazionale delle Scienze Ambientali e per la Salute degli Stati Uniti; Brune Drisse, responsabile dell’Ufficio del Centro di ricerche sulla tossicologia ambientale dell’OMS di Ginevra; Lennart Hardell, oncologo, dell’Ospedale Universitario di Orebro, Svezia; Melissa McDiarmid, professoressa di medicina, epidemiologia e salute pubblica e direttore della Divisione di medicina ambientale e del lavoro dell’Università del Maryland (USA).

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