L'altro Napoleone, l'uomo dietro il mito: "Tre sorelle per cinque fratelli"
Si torna al Teatro Comunale di Bologna con "L'altro Napoleone, l'uomo dietro il mito - "Tre sorelle per cinque fratelli". Appuntamento il 17 novembre alle 19.00.
Secondo Stendhal, “per Napoleone sarebbe stato meglio non avere una famiglia”. Ma le cose non sono così semplici. La storia di Napoleone, infatti, racchiude un paradosso: da una parte questi è un uomo solo, come sempre capita a coloro che detengono il potere, dall’altra ha una famiglia dietro le spalle, o meglio un clan. Un clan corso, isolano, che lo influenza molto; in una prima fase lo sostiene e lo spalleggia, nutre le sue ambizioni, lo aiuta nell’ascesa. Basti pensare a Luciano, decisivo per la presa di potere di Brumaio. Poi, però, fratelli e sorelle si fanno più avidi, pretenziosi, desiderosi di posti, potere, denaro. Napoleone ne è spesso esasperato, tanto che a sant’Elena dichiarerà: “Mi sono sacrificato per degli sciocchi!”. Restano indimenticabili le discussioni in famiglia per l’incoronazione del Sacro, tanto che l’Imperatore esclama: “Finirete per convincervi che tutto questo ci è stato lasciato da nostro padre!”. Al tempo stesso egli si fida di loro, li ritiene indispensabili per “il sistema multicefalo” che ha in mente, li pone a capo dei più bei regni d’Europa. Giovanni Villa e Alessandra Necci esaminano in dettaglio Giuseppe, Luciano, Elisa, Luigi, Paolina, Carolina e Girolamo Bonaparte. Raccontano della loro ascesa all’ombra del fratello, dei difetti e dei pregi di ciascuno, del ruolo rivestito nell’epopea, scavando negli aneddoti e servendosi delle immagini per renderli più vicini. Senza trascurare il comportamento e il destino di ciascuno dopo la caduta.