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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Le mostre di gennaio da non perdere

Opere russe, opere messicane, tanta America e artisti italiani: ecco le esposizioni da non perdere per cominciare bene questo 2018

Gennaio mese dell'arte, gennaio mese di Arte Fiera ma anche di imperdibili mostre: fra musei, palazzi storici e gallerie ecco le mostre da non perdere nel mese di gennaio a Bologna e provincia: 

1. "REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky"

Dal 12 dicembre 2017 il MAMbo propone REVOLUTIJA, una grande mostra realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.

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2. THE WALL 

"The WALL”, la mostra a Palazzo Belloni. Il Muro, oggetto culturale, archetipo e superficie, è al centro della nuova mostra “the WALL” firmata da con-fine Art srl, allestita a Bologna dal 24 novembre 2017 al 6 maggio 2018. Segue Bologna Experience e Dalì Experience, proseguendo un percorso che ha inaugurato un nuovo concetto di mostra: il fruitore è libero di esplorare attivamente uno spazio moltiplicato da soluzioni tecnologiche e creative. Tre progetti che hanno reso lo storico Palazzo Belloni un luogo liminale, dove si incontrano linguaggi ed esperienze.

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3. "Duchamp, Magritte, Dalì - I Rivoluzionari del '900": la mostra

Dal 16 ottobre 2017 all’11 febbraio 2018, Palazzo Albergati di Bologna ospita una grande anteprima internazionale, una straordinaria mostra dedicata a quei nomi del mondo dell’arte che hanno rivoluzionato il Novecento. Oltre duecento opere, tutte provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme. Duchamp, Magritte, Dalì, Ernst, Tanguy, Man Ray, Calder, Picabia e molti altri, tutti insieme per raccontare un periodo di creatività geniale e straordinaria. La determinazione a rivoluzionare l’arte, a rompere col passato e inventare un mondo nuovo, è raccontata con grande ricchezza narrativa nella mostra attraverso le cinque sezioni tematiche:Accostamenti meravigliosi, Desiderio: musa e abuso, L’automatismo e la sua evoluzione; Biomorfismo e metamorfosi e Illusione e paesaggio onirico.

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4. México: “La mostra Sospesa” Orozco, Rivera Y Siqueiros

México “La Mostra Sospesa” Orozco, Rivera Y Siqueiros: 68 opere tra le più significative della pittura muralista messicana, riconosciute patrimonio nazionale messicano e appartenenti al Museo Carrillo Gil, al Museo Nacional de Arte e al Museo de Veracruz. La mostra si compone per la quasi totalità, di olii e disegni ad alto contenuto politico che testimoniano, in modo efficace e coinvolgente, la poetica dei tre muralisti, emblema della modernità messicana nel mondo. Alle opere esposte si affianca un’ampia documentazione dei murales originali, realizzata con moderne tecnologie di video animazione HD che consentono di ammirare e localizzare le opere principali dei tre muralisti nelle varie città del Messico. Fino al 18 febbraio 2018. 

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5. Roberto Daolio: la mostra al Mambo

Al MAMbo la mostra Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico d'arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale, a cura di Uliana Zanetti con la collaborazione di Giulia Pezzoli e Barbara Secci. Con il focus espositivo ROBERTO DAOLIO. Vita e incontri di un critico d'arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale, visibile dall'8 dicembre 2017 al 6 maggio 2018, il MAMbo presenta una selezione di opere d'arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi Stefano Daolio e Antonio Pascarella.  Le opere, quasi sempre di piccolo formato e spesso accompagnate da una dedica, sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d'arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. Fino al 6 maggio 2018. 

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6. Omaggio alla femminilità della Belle Epoque da Toulouse-Lautrec a Ehrenberger

Il mito della Belle Époque, con la sua immagine di età dell'oro animata da un'incredibile euforia, è il riflesso del respiro europeo e del desiderio d'innovazione che hanno segnato fondamentali cambiamenti nella società, nel gusto, negli stili di vita e nella comunicazione dell'età contemporanea. Questo clima effervescente, ancora capace di coinvolgere il pubblico, rivive al MAGI'900 in un allestimento costruito sul filo sottile della seduzione femminile, uno dei temi più trasversali percorsi dalle arti visive tra Ottocento e Novecento. Bellissime e intriganti, oggetti del desiderio ma anche consapevoli e ormai proiettate verso l'emancipazione, le donne rappresentate nell'arte, nella decorazione, nell'editoria, nella moda e nella pubblicità furono migliaia, e i loro tratti, sospesi tra realtà e immaginario, sono ancora oggi riconoscibili come icone di uno stile ineguagliato. Fino al 31 genniao 2018

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