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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Le 10 mostre di febbraio da non perdere

Febbraio diventa il mese dell'arte visto che ospita Arte Fiera e Art City: sulla scia della settimana dedicata all'arte contemporanea sono tantissime le mostre e le installazioni da visitare

4. "Verità e illusioni". Figure in cera del Settecento bolognese al Museo Davia Bargellini

Fino al 12 marzo 2023 la mostra "Verità e illusioni". Figure in cera del Settecento bolognese al Museo Davia Bargellini. La mostra, curata da Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Ilaria Bianchi e Irene Graziani, si configura come il primo evento espositivo organicamente incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese durante il Settecento. Espressione artistica scarsamente indagata dal circuito accademico, proprio nel capoluogo emiliano, durante il XVIII secolo, la produzione scultorea in cera ebbe un ruolo di primaria importanza godendo di fortuna e apprezzamento da parte di una committenza per lo più ecclesiastica e nobiliare. Promossa dai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi afferente al Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, l’esposizione intende far conoscere al pubblico e rivalutare in una giusta prospettiva l’indubbia qualità di quanto ancora sopravvive di questa  produzione. A partire dal nucleo di opere conservato al Museo Davia Bargellini, il progetto espositivo traccia un dettagliato panorama dell’officina ceroplastica a Bologna riunendo per la prima volta 18 opere, di cui 16 figure in cera e 2 terrecotte, presenti in raccolte museali ed edifici di culto cittadini, potendo inoltre godere del prestito di pezzi appartenenti a collezioni private

5. "L'altro Rinascimento" sarà ospitata nelle sale del Museo Palazzo Poggi

Da giovedì 8 dicembre 2022 a lunedì 10 aprile 2023 la mostra "L'altro Rinascimento" sarà ospitata nelle sale del Museo Palazzo Poggi. C'è un episodio del Rinascimento italiano tanto importante quanto poco conosciuto, forse perché messo in ombra dai capolavori dell’arte e dell’architettura che tutto il mondo riconosce. È il risveglio delle scienze naturali. Protagonisti ne sono stati un piccolo gruppo di medici, farmacisti e naturalisti, tra cui spicca Ulisse Aldrovandi, che per la prima volta uscirono a studiare animali e piante in natura, anziché solo sui libri, muovendo i primi passi verso la scienza come la conosciamo oggi. La mostra L’Altro Rinascimento è un’occasione unica per rivivere questo straordinario episodio della cultura europea. Grazie a testimonianze scientifiche e a opere d’arte mai finora riunite. Grazie alla ricchissima raccolta di oggetti appartenuti ad Aldrovandi custodita dall’Università di Bologna. Grazie a un racconto che prende per mano ogni visitatore e lo accompagna in un viaggio per scoprire come, da antichi, abbiamo cominciato a essere moderni.

6. Giorgio Morandi: le opere della collezione Catanese

Fino al 26 febbraio 2023 Il Museo Morandi ospitterà un importante nucleo di lavori di Giorgio Morandi provenienti dalla collezione privata di Antonio e Matilde Catanese. La mostra, curata da Mariella Gnani, presenta 27 opere appartenenti a una raccolta nata dalla passione dei coniugi Catanese, che iniziano ad acquistare fin dagli anni Sessanta i primi Morandi, dando prova del loro gusto raffinato e lungimirante in una città come Milano, che nel Novecento ebbe un ruolo fondamentale nel mondo dell’arte e del collezionismo in particolare. La collezione Catanese, rappresenta “un microcosmo esemplare per decifrare e intendere l’attività di Morandi”, come evidenzia Maria Cristina Bandera, storica dell'arte, membro del Consiglio Direttivo e della Commissione Scientifica della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi. Ciò soprattutto grazie al numero di opere presenti nella raccolta, realizzate in un arco temporale che copre quasi tutti gli anni dell’attività del maestro bolognese e che affrontano tutti i temi e le tecniche da lui trattati, nonché per l'indubbia rilevanza dei pezzi che ne fanno parte.

7. Mostra personale sull’artista tedesco Gerold Miller

KAPPA-NÖUN (via Imelda Lambertini San Lazzaro) dedica una personale all’artista tedesco Gerold Miller a cura di Valerio Dehò, promossa da Marco Ghigi in collaborazione con Artesilva. Gerold Miller ha iniziato agli esordi nel 1991 a coniugare la domanda fondamentale dell’arte concettuale “cos’è arte?”, con una chiara visione che comunque bisognava fare un passo ancora in avanti e realizzare delle opere che recepissero questo significato, ma che avessero anche una forma e una qualità indiscutibili. Per fare questo è partito considerando per esempio il rapporto tra la cornice, l’opera e l’ambiente, ha fatto diventare ed “entrare” nelle sue opere anche le pareti, i muri su cui venivano collocate. Miller, quindi, ha lavorato sul confine tra il concetto e il quadro-cornice, tra il quadro bidimensionale e la scultura, tra la scultura e l’ambiente. Un operare estetico rigoroso perché su questa precisione e qualità si sviluppa tutta la poetica dell’artista tedesco.

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