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Le 10 mostre di giugno da non perdere

Altri 30 giorni per vedere le esposizioni più belle in città: un viaggio nella cultura giapponese, scienza e arte che si fondono per mano di un grande artista, la Bologna storica e tanto altro dal primo all'ultimo giorno di giugno

Cosa vedere a Bologna nel mese di giugno? Le mostre aperte in città sono tutte bellissime, ma ce ne sono alcune che davvero bisogna vedere a tutti i costi. E c'è anche chi ci torna...qui sotto un decalogo con le imperdibili (secondo noi) e nella nostra agenda anche tutte le altre! Buona visita...

I concerti di giugno da non perdere 

Le sagre di giugno e luglio a Bologna e provincia 

1. Yōkai: le antiche stampe dei mostri giapponesi 

Dopo il grande successo alla Villa Reale di Monza, la mostra Yōkai è arrivata a Bologna, a Palazzo Pallavicini. Le antiche stampe dei mostri giapponesi arriva a Bologna, al Palazzo Pallavicini, dal 7 aprile al 23 luglio 2023. Ideata e prodotta da Vertigo Syndrome e curata da Paolo Linetti, massimo esperto di arte giapponese e curatore di importanti collezioni private, la mostra presenta al pubblico occidentale il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica, attraverso più di duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche, libri rari, abiti, armi, un’armatura samurai. In esposizione anche una straordinaria collezione di netsuke, 77 piccole sculture in avorio un tempo usate come fermaglio. Fino al 23 lug 2023 a Palazzo Pallavicini, via San Felice 24. 

2. Viaggio verso l’ignoto: Lucio Saffaro

A Palazzo Fava la mostra Viaggio verso l’ignoto. Si tratta di una mostra dedicata alla figura di Lucio Saffaro, artista tra i più originali del secondo Novecento in Italia, e curata da Claudio Cerritelli e Gisella Vismara. La mostra presenterà circa un centinaio di opere tra dipinti, grafiche e libri, offrendo uno sguardo esaustivo sulla sua ricerca dal 1954 al 1997. Saffaro è una figura autonoma rispetto al mondo dell'arte: si è trasferito a Bologna nel 1945 e ha continuato a coltivare i suoi interessi artistici, letterari e filosofico-speculativi.
La mostra mostrerà le molteplici dimensioni esplorate da Saffaro, tra cui identificazioni simboliche, monumenti e ritratti immaginari, visioni allegoriche, poliedri e immagini metafisiche.

3. Andreas Gursky. Visual Spaces of Today

Fondazione MAST presenta dal 25 maggio 2023 al 7 gennaio  2024 la mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, curata da Urs Stahel insieme al fotografo tedesco Andreas Gursky. La mostra antologica, la prima in Italia dell’artista, segna l’inizio della celebrazione di due ricorrenze: i 100 anni dell’impresa G.D e i 10 anni di Fondazione MAST. Ispirati dall'acronimo di MAST - Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia - gli spazi visuali delle opere fotografiche selezionate da Urs Stahel e Andreas Gursky per la mostra riflettono questi mondi tematici. Le potenti immagini dell’artista tedesco aprono e rivelano nuove modalità di concepire
il lavoro, l'economia e la globalizzazione, svelano visioni concrete di siti produttivi, centri di movimentazione delle merci, templi del consumo, nodi di trasporto, luoghi di produzione energetica e alimentare, sedi dell’industria finanziaria. La mostra comprende 40 immagini dell’artista che vive e lavora a Düsseldorf: abbraccia un arco di tempo che va dai primi lavori (Krefeld, Hühner, 1989) alle opere più recenti (V&R II e V&R III, 2022), copre grandi distanze tra Salerno (1990) e Hong Kong (2020) e combina la moderna industria del turismo (Rimini, 2003) con processi di produzione millenari (Salinas, 2021). Andreas Gursky è considerato uno dei maggiori artisti del nostro tempo. Il suo nome, in particolare negli anni Novanta, è stato associato alle “fotografie di grande formato”. Le sue immagini sono oggi divenute vere e proprie icone contemporanee e hanno contribuito a stabilire lo status della fotografia come arte e quindi come oggetto di collezione sia per i musei sia per i privati.

4. Warhol, Haring e Basquiat a Palazzo Belloni

Per la prima volta in Italia, a Bologna a Palazzo Belloni dall’11 marzo al 18 giugno 2023, il padre della Pop Art e i suoi due figli spirituali in una mostra unica che racchiude le opere più iconiche di Warhol, Haring e Basquiat. Un sodalizio spirituale che nacque nel mondo della musica e dei clubs della New York underground anni ’80, quando l’arte “avveniva” di notte.  La mostra Warhol Haring Basquiat, prodotta da Next Exhibition con la curatela del Dottor Edoardo Falcioni, nasce proprio con l’intento di ricostruire il clima di creatività che si poteva respirare nei luoghi di incontro dove i tre artisti trasformarono gli eccessi degli anni ’80 in arte.Palazzo Belloni, Via de' Gombruti, 13/a - Bologna (fino al 18 giugno 2023)

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