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Quando lo scarto diventa arte e incontra il cinema. L'originale iniziativa al via in viale Aldo Moro

Da Stefano Accorsi a Bellocchio e Pupi Avati. Loro i protagonisti dell'iniziativa ospitata dall’assemblea legislativa regionale, negli spazi di viale Aldo Moro 50, da venerdì 8 a giovedì 21 aprile

Qualsiasi materiale di scarto può essere recuperato e trovare una “nuova vita” come, ad esempio, trasformarsi in un’opera d’arte. È il messaggio lanciato con la mostra “Emilia-Romagna terra di cineasti”, promossa dal Gruppo Hera e ospitata dall’assemblea legislativa regionale, negli spazi espositivi di viale Aldo Moro 50, da venerdì 8 a giovedì 21 aprile.

Attraverso il riciclo di oggetti non più utilizzati, ponendo così attenzione sul potenziale dell’economia circolare, sono stati realizzati dei ritratti di attori e registi legati al nostro territorio, per biografia o per l’ambientazione delle loro pellicole: Pierpaolo Pasolini, Marco Bellocchio, Pupi Avati, Monica Vitti, Stefano Accorsi, Elio Germano e tanti altri, a dimostrazione che il mondo del cinema in questa regione ha trovato terreno fertile. Ogni personaggio è stato rappresentato attraverso l’uso, quasi sempre, di un solo materiale. Cavi elettrici per immortalare Pasolini intento a conversare con Laura Betti e Goffredo Parise. Per riprodurre Monica Vitti, fotografata sul set di “Deserto rosso” di Antonioni, sono state utilizzate cialde di caffè e fili di rame. E poi cerniere per Gerard Depardieu, diretto da Bertolucci in Novecento, scarti di cartiera per Marco Bellocchio. Sono solo alcune fra le tante curiosità che sarà possibile scoprire nella mostra.

“Emilia-Romagna terra di cineasti” rientra nel progetto del Gruppo Hera “SCART, il lato bello e utile del rifiuto”, che da oltre vent'anni promuove il recupero e il riuso delle risorse in campo artistico, per raggiungere, grazie al linguaggio trasversale e universale dell'arte, un pubblico sempre più vasto, sensibile e disposto a un’attenta riflessione sull'importanza di perseguire uno sviluppo economico e industriale che mantenga la sostenibilità al primo posto. Curata da Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione Cineteca di Bologna, questa originale esposizione è stata realizzata grazie a un’accurata selezione dei materiali e al coinvolgimento di studenti e docenti delle Accademie di Belle arti di Bologna, Ravenna e Firenze che hanno potuto attingere, per nutrire il proprio estro, anche dallo straordinario archivio documentale messo loro a disposizione dalla Cineteca.

“La tutela dell’ambiente e la svolta verso un’economia circolare -ha sottolineato la presidente Emma Petitti- sono temi sui quali l’Assemblea legislativa pone un’attenzione costante. I cambiamenti climatici, economici e sociali in corso impongono a tutti noi una seria riflessione e l’arte, attraverso i suoi linguaggi, offre ottimi stimoli. La mostra ‘Emilia-Romagna terra di cineasti’, che abbiamo il piacere di ospitare, ne è la dimostrazione. Ringrazio il Gruppo Hera per l’impegno profuso nel diffondere, anche attraverso iniziative come questa, la cultura della sostenibilità ambientale e i tanti artisti che hanno messo il proprio talento al servizio di una finalità importante, in maniera originale e con risultati davvero straordinari. Il mio auspicio è che questo progetto, oltre all’alto valore creativo, possa sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini a comportamenti virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente”.

“Con questa mostra vogliamo rendere omaggio al grande cinema di questo territorio -ha spiegato Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera- e lo facciamo anche con la consapevolezza che un’epoca come la nostra, segnata da profonde ferite, ha estremo bisogno di dare spazio, occasioni e ossigeno alla risorsa più imprescindibile per progettare un futuro diverso: l’immaginazione. Inoltre, con il nostro progetto Scart vogliamo dare a tutti la possibilità di riflettere sul valore del recupero e dell’economia circolare, ammirando la bellezza ricavata da materiali considerati ormai privi di valore, cui vengono conferiti, tramite la virtù creativa, nuova vita e indiscutibile pregio”.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con ingresso libero.  

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