'NYC visions' allo Spazio San Giorgio
Sede Spazio San Giorgio arte contemporanea
Date 7 marzo 2015 -14 marzo 2015
Opening sabato 7 marzo h. 18.00
Spazio San Giorgio arte contemporanea, dal 7 al 14 marzo presenta NCY VISIONS, mostra collettiva degli artisti Buli, Lidia Santarossa, Franco Cioni, Anna Malaverdi.
New York in questa esposizione é la meta di un viaggio perenne tra la realtà e la sua infinita interpretazione. Un viaggio nel cuore del pop attraverso diversi stili.
Buli, Lidia Santarossa, Franco Cioni, Anna Malverdi. Quattro artisti che attarverso la tela e la pittura si cimentano a dare forma e colore a una delle città simbolo del XX secolo, New York.
Un'icona senza tempo che trova vita nello spazio della pittura, un luogo-prisma dalle mille mila moltitudini di sfaccettature che ha da sempre ispirato opere, dalla musica, al teatro, dal cinema alla moda.
A New York tutto può succedere, e una volta stati é come un amore difficile da dimenticare. Allora non rimane che imprimere quelle percezioni tra realtà e fantasia sul supporto bidimensionale della tela.
Buli sceglie scorci tra il caratteristico traffico trafitto di luci e insegne pubblicitarie, i taxi gialli e la notte, uno sguardo notturno in corsa, di una città che non dorme mai. Anche all'alba insegne industriali come la Coca-Cola vengono tagliate a metà dallo sguardo. Una pittura dalle campiture piatte e terse di colore.
Tra il dettagliato e il minimale Buli riesce a dare anima a una New York energica ed insonne, sofisticata e attenta alle rivoluzioni novecentiste dell'arte, dal pop al design. Di un'universalità infinitesimale diviene la forza oltreoceano.
Anche Lidia Santarossa sceglie un colore senza troppe profondità, alla luce rossastra di una timida Alba, anche la Statua della Libertà si tinge di un delicato e fruttato bordeaux. Sembra invece di cera, in un'altra opera, la donna più famosa nell'immaginario di libertà, dai toni giallastri e pastosi, stagliandosi su un á plat blu elettrico.L'artista sceglie un approccio pop nei confronti dell'icona, la statua della libertà, che reinterpreta sotto varie angolazioni e nuances. Il monumento diviene simbolo di uno sguardo d'amore che veste la realtà da icona immortale. La libertà é sacralizzata nel volgersi del colore, forte e luminoso.
Franco Cioni sceglie una pittura fotografica, più dettagliata, in bianco e nero, una pennellata languida e acquosa. É così che sceglie di rappresentare la solitudine di una camminata tra le luci che scontornate puntellano la strada che sembra perdersi all'orizzonte. Da una finestra ricoperta di pioggia si intuisce un grigissimo skyline metropolitano che perde la fissità dei confini celati dalle gocce deformeggianti. Da una New York pop ed esplosivaa si scivola qui in un'ambientazione più soft e riflessiva, quasi nostalgica.
Anna Malverdi ha uno sguardo che va dall'areo al basso. Se riesce a regalarci dall'alto la variegata fioritura di grattacieli e palazzi ombreggiandoli di un blu marino, torna dal basso nella strada, non troppo affollata, questa volta dona all'atmosfera una consistenza più fumosa e priva di peso, come se tutto fluttuasse nello spazio di una visione. Evanescente e vibrante la pennellata si fa più leggera e minuziosa, nebbiosa. Atmosferica.
Perché di visioni si tratta, tutti e quattro gli artisti danno un proprio taglio personale alla city americana, ci aggiungono quel tocco autobiografico che imprime sulla superficie nuove geografie mentali.
Gli artisti ridisegnano e configurano la Grande Mela attarverso prospettive intime, e tecniche variegate. Scelgono di consumare la loro espressività attarverso simboli come monumenti od opere d'arte, strade, luci, solitudini, ed orizzonti. Tutto diventa corpo. La città diventa organica e come tale viene dissezionata dallo sguardo coraggioso e silenzioso degli artisti.
New York esprime il suo eroismo e il suo eterno vibrare tramite pennellate precise e libere.
Quattro sguardi diversi, quattro modi di dipingere che si incontrano sui crocevia newyorkesi tra fascino e malinconia.