"Non c’è acqua più fresca" con Giuseppe Battiston
Giuseppe Battiston il 18 gennaio è al Teatro Duse con lo spettacolo "Non c’è acqua più fresca".
La prima volta che lessi le poesie in friulano di Pasolini ero un ragazzo, uno studente, le trovai difficili, le lasciai lì…
Poi negli anni - come accade spesso con le cose messe da parte o lasciate sul comodino - ritornandoci, compresi perché, da ragazzo, inconsapevole, immaturo, forse, non mi era stato possibile comprendere quei versi, che invece parlavano a me dei miei luoghi, i luoghi della mia infanzia.
Quelle parole così mie, quei suoni, proprio gli stessi di mio padre, quella lingua che si parlava a tavola, mi raccontavano quella terra di "primule e temporali", di feste e sagre paesane, di vento, di corse in bicicletta a perdifiato, dell'avvicendarsi delle stagioni nel lavoro dei contadini.
Di colori, suoni e profumi. Di quello che fu la guerra e ciò che venne dopo e dopo ancora e di me e di noi, e di quell'acqua:
Fontana di aga dal me país.
A no è aga pí fres-cia che tal me país.
Fontana di rustic amòur.
Insomma i miei ricordi invece di assumere i toni malinconici del passato, si sono ravvivati, fatti nuovi, simili a sogni, e ho così immaginato di poter raccontare un aspetto di quella vita e di quel tempo che nella poesia di Pasolini si fanno memoria collettiva.